10 Jura dei dieci Maghi Sacri

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I due contendenti atterrarono con violenza al centro di una delle strade che serpeggiavano tra gli edifici, scure e dure come le rocce; Cobra e Natsu erano esausti, ma soltanto il ragazzo abbronzato riuscì a rimettersi in piedi, seppur claudicante. Era infuriato: quel maledetto fiammifero lo aveva sconfitto miseramente, aveva osato sfidare il membro più forte di Oraciòn Seis, ma gliela avrebbe fatta pagare. Mentre Natsu si rimetteva in piedi - anche lui debolmente - Cobra raccolse tutte le energie rimanenti ed gli urlò:
"Ruggito-".
Stava per finire la frase e sputare un vortice di veleno quando un qualcosa di nero lo colpì in pieno petto, con origini alle spalle del rosato. Natsu si voltò, vedendo colui che l'aveva salvato: Brain, il suo acerrimo nemico. Il Dragon Slayer di Fuoco non disse nulla, venendo interrotto dal master nemico:
"Mi hai profondamente deluso Cobra" disse guardando il ragazzo abbronzato "sei soltanto un debole. Non meriti di stare con noi, noi che siamo la gilda più forte di tutte. Come te ce ne sono altri. Sei un pezzo della scacchiera sostituibile con un pezzo ben più forte".
Quella dichiarazione fu come una pugnalata al petto per Cobra; nessuno gli aveva mai dato del debole, nemmeno inutile. Come se quelle parole gli avessero strappato le energie rimanenti, si lasciò cadere sulla superficie della strada, con lo sguardo rivolto al cielo notturno.
Lo stress e la rabbia si tramutarono in lacrime vere e proprie.
"La mia preghiera era sentire la voce del mio unico amico...".
Nel suo campo visivo entrò il muso di Cubellios: i suoi occhi erano paragonabili soltanto agli smeraldi, quelli appena estratti, quelli scintillanti alla luce lunare.
"Cubellios...", mormorò a fil di voce Cobra.
Natsu era infuriato; sì, Cobra era un suo nemico, ma non poteva accettare che il master di una gilda trattasse in quel modo un suo compagno.
"Farabutto!" urlò guardando Brain "Come ti permetti?! È pur sempre un tuo compagno!".
Il nemico lo guardò con indifferenza.
"Noi siamo persone, non oggetti interscambiabili!" proseguì il giovane "Cobra è pur sempre un tuo compagno, e io prenderò le sue difese se sarà necessario!".
Il Dragon Slayer Velenoso non volle credere alle proprie orecchie: un membro di Fairy Tail, una gilda della luce, era disposto a fronteggiare un uomo così pericoloso per difendere un suo avversario. Roba da non credere. Come se la situazione non fosse già strana di suo, in quel momento comparve il team composto da Lucy, Gray, Wendy, Charle e Jura, interrompendo la discussione tra Natsu e Brain.
"Jura" disse l'uomo l'abbronzato, guardando quello pelato "il più debole dei dieci Maghi Sacri".
Ghigno' e attaccò Jura con la magia, ma quest'ultimo si protesse con la roccia. Fu così che iniziò lo scontro.
Fu uno scontro alla pari: entrambi i guerrieri erano potentissimi e gli attacchi e le difese erano di pari potere. Ciò nonostante, ci furono dei momenti in cui ogni guerriero aveva i propri alti e bassi, venendo colpito o colpendo il nemico. Nessuno intervenne: i ragazzi stavano lì, in piedi, a contemplare lo scontro tra due titani della magia. Jura sembrava essere più esausto rispetto a Brain, ma ci fu un colpo di scena quando riuscì a deviare un attacco da parte del nemico, riuscendo poi a seppellirlo con dei enormi massi magici. Infine diede il colpo di grazia schiacciandoli con delle mani magiche. Dal corpo del nemico si staccarono le pietre, come una calamita che aveva perso il proprio potere magnetico; sconfitto e privo di poteri, Brain cadde con la faccia in su, mentre scompariva dal volto una parte del tatuaggio.

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