15 Io sono qui per te

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Natsu diede un forte pugno a Zero sul mento - spingendolo verso l'alto - poi gli diede una testata violentissima sul petto, illuminando interamente la sala di luce dorata. L'uomo venne scaraventato addosso alla parete come un sacco da boxe, facendola quasi esplodere dal colpo. Si creò un leggero filo di fumo, ma quando si dissolse, Natsu poté vedere Zero rimettersi in piedi, seppur claudicante.
"Stupidi..." disse l'uomo ghignando "voi stupidi ragazzini credete veramente di potermi fermare? La distruzione è nelle mie vene e voi non potete fare nulla!".
Improvvisamente, il suo corpo si ricoprì di un'aura nerastra, un'aura intrisa di malignità e odio; la nebbia mutò leggermente la propria forma alle sue spalle, assumendo delle forme umane. Queste avevano grandi occhi bianchi, ma erano privi di sguardo, come veri e propri spettri: le bocche erano aperte, da cui uscivano dei lamenti insopportabili, simili ai versi che facevano i condannati a morte durante la loro estenuante agonia.
"Ma che cosa?-", si bloccò Natsu.
Non riuscì a finire che gli spettri lo attaccarono, avvolgendolo completamente come una coperta calda ed asfissiante in pieno estate. Natsu si ritrovò in un altro mondo. Era completamente nero e lì la gravità non esisteva: gli unici rumori che si sentivano erano i lamenti degli spettri, come provenienti direttamente dall'aldilà. Il ragazzo non riusciva a percepire il proprio corpo: aveva la sensazione di non averne uno, e che la sua essenza si fosse mescolata con le anime dei dannati. Quando fu certo della propria fine incombente, cominciò ad udire una voce che lo chiamava da chissà dove.

"Vedi di muoverti Natsu!".

Il ragazzo ebbe un colpo. Quella voce...non la udiva da tanto, troppo tempo. Era lui. Era Igneel.

"Sei una delusione per me. Come puoi dire di essere figlio di Igneel se ti arrendi così? Esci da e sconfiggi Zero! La salvezza del mondo dipende da questo!".

Poi scomparve, così come era comparsa. Natsu si riscosse e improvvisamente cominciò a percepire il proprio corpo; con la sola forza di volontà, abbandonò quel mondo di spettri e ritornò nel mondo reale. Le Fiamme della Colpa lo avvolsero come un abbraccio, ricaricando un'altra volta Natsu.
"Non serve una grande potenza magica per sconfiggerti" disse, più serio che mai "basta il legame che ci lega! Perché la vera forza di Fairy Tail sta nella sua unione!".
Zero rimase allibito dalle sue parole, sentendo le proprie gambe immobilizzarsi, come fatte di pietra. Natsu caricò un Pugno di Ferro e riempì l'uomo di pugni, impedendogli di difendersi: il ragazzo continuò a colpirlo, finché Zero non crollò esanime sulla pietra. Era stato sconfitto.
Natsu respirava affannosamente per l'immenso potere usato, ma finalmente il suo nemico era stato battuto: l'unica cosa che mancava era distruggere la lacrima. Diede fuoco ai propri piedi e si sollevò in aria, poi quando fu a un niente dalla sfera verde smeraldo la colpì con un pugno potentissimo, utilizzando la tecnica del Gomito Fiammante.
In un'esplosione di luce la lacrima si frammentò in mille pezzi, e nello stesso istante anche le altre cinque fecero la sua stessa fine, distrutte da Gray, Lucy, Ikia, Erza e Wendy. Poi ci fu il finimondo: lo strano ragno chiamato da tutti Nirvana cominciò ad autodistruggersi, cominciando a crollare sulle sue stesse fondamenta. La città posta su esso cominciò a crollare, distruggendosi pezzo per pezzo. Tra le macerie che si accomulavano e le pareti che si stavano dissolvendo, i ragazzi riuscirono a scappare dal colosso di metallo, riunendosi poco dopo in un angolo tranquillo della foresta. C'erano tutti: i membri di Fairy Tail - compreso Gerard - Wendy e Charle, quelli di Blue Pegasus ed infine quelli di Lamia Scale, con Jura affiancato da Richard, vero nome di Hoteye.
Videro il Nirvana cadere come un castello di carte al vento, sollevando un polverone di terra altissimo.
Poi lì calò il silenzio.
"È finita..." commentò sollevata Lucy "ce l'abbiamo fatta!".
"Così sembrerebbe", disse Erza.
Natsu era stanchissimo e l'unica cosa che voleva era tornare alla gilda per riposarsi, ma quando si voltò per andarsene sbatté la faccia contro un qualcosa di invisibile. Subito dopo si sviluppò attorno al gruppo una barriera magica di forma quadrata, composta da geroglifici che soltanto Levy o Freed avrebbero potuto tradurre.
"Ehi ma che cosa?-".
Gray si bloccò nel veder arrivare un gruppo formoso di uomini armati, tutti vestiti con stampato sopra la tunica lo stemma dell'esercito del Consiglio della Magia. L'uomo che stava in testa al gruppo doveva essere il capo. Era alto con un fisico asciutto e perfetto; portava gli occhiali da vista e i capelli legati dietro la nuca con un codino, neri come la pece. Il suo sguardo era serio, come un vero generale.
"Io sono Maha" si presentò "generale dell'esercito del Consiglio della Magia".
"Siete stati voi a fare questo?!", gli urlò Natsu.
"Sì, ma solo perché dovevamo arrestare lui", disse indicando Richard.
Il gruppo si voltò a guardare quest'ultimo.
"Aspettate" disse Jura "Richard non è più un nemico-".
"Lascia stare" lo interruppe Richard "va bene così" poi guardò i soldati "io non mi oppongo. Fate ciò che dovete".

To The Stars ~Nalu~Where stories live. Discover now