21 Dichiarazione

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Lucy salì sopra il letto e scavalcò Natsu per guardare fuori dalla finestra; vide con un piacere mai provato prima Destiney uscire dal canale, bagnata fradicia. I loro sguardi si incontrarono; era come guardare la propria nemesi allo specchio, e ognuna portava sul volto un ghigno che l'altra non avrebbe dimenticato.
"Ci rivedremo, Lucy Heartphilia. Questa è una promessa".
Poi corse via, tremando per il freddo.
Lucy sospirò; non sapeva cosa voleva dire Destiney, ma non era quella la sua priorità al momento. Si voltò e iniziò a liberare i polsi di Natsu.
"Le caviglie mi arrangio" disse lui "tu libera Happy".
Lei annuì. Subito dopo aver liberato i polsi al ragazzo, scese dal letto e s'inginocchiò nell'angolo a destra rispetto alla porta, liberando l'Exceed dalla borsa.
"Dové?" urlò appena uscito "È qui? Ti prego dimmi di no!".
"Lucy l'ha cacciata prima", gli rispose Natsu, una volta essersi liberato le caviglie.
La ragazza chiuse la porta e prese da un cassetto una valigetta bianca, contrassegnata con una croce rossa, poi s'inginocchiò davanti al letto, aprendo il contenitore.
"Che vuoi fare?", le domandò Natsu.
"Ti voglio curare. Sdraiati a pancia in su".
Il rosato obbedì, soffocando dei versi di dolore. Lucy prese del cotone assieme al disinfettante e cominciò a tamponare le ferite di Natsu; le gambe e le braccia erano sane, ma il petto era pieno di tagli sparsi tra i muscoli scolpiti e i polsi - così come le caviglie - presentavano dei segni di legatura violacei.
"Grazie", disse all'improvviso Natsu, guardando Lucy.
"Figurati".
"Non solo per questo. Grazie anche per avermi salvato da Destiney".
"È stato un piacere. Vederla scaraventata fuori dalla finestra è stato mitico".
"Già, miticissimo".
Guardò Happy, e questo indicò la ragazza con un cenno del mento; Natsu annuì e si mise seduto a gambe incrociate, guardando la biondina.
"Ma cosa-?".
"Senti Lucy" la interruppe "ricordi che dovevo dirti una cosa?".
"Sì".
"Ecco..." arrossi' leggermente "senti, da quando Oraciòn Seis è stata sconfitta, ho cominciato a provare per te un qualcosa che va ben oltre l'amicizia".
La ragazza capì dove volesse andare a parare Natsu; la sua felicità non poteva essere paragonata con nulla, ma invece di urlare o di abbracciare il ragazzo, pianse, coprendosi il volto. Il rosato era confuso: si era aspettato di vedere Lucy urlare di gioia o dirgli semplicemente che non era il suo tipo, ma non piangere. Che le aveva fatto per farla rattristare in quel modo? Che si fosse esposto in malo modo? Non lo sapeva, ma una cosa era certa: faceva schifo in amore.
"M-mi dispiace Lucy" si scusò abbassando la testa "se è per quello che ho detto-".
"No no" lo interruppe la biondina "tranquillo Natsu" sorrise asciugandosi gli occhi "è solo che...nessun ragazzo si è mai dichiarato a me".
"Questo non lo capisco, perché sei splendida".
Lei alzò di scatto la testa per guardarlo.
"Per te sarò bella, ma quando c'era il servizio fotografico alla gilda il fotografo non mi ha minimamente calcolato. È andato direttamente da Erza o Mirajane".
"Il fotografo è un vero idiota".
"Lo so. Ho tentato di essere notata per il servizio ma-".
"Con idiota intendevo dire che è stato stupido a non averti fotografato. Saresti sicuramente in prima pagina".
Lucy abbracciò il ragazzo circondandolo in vita con le sue braccia snelle; Natsu ricambiò l'abbraccio, dandole un leggero bacio sulla guancia. Voleva stare in quella posizione per sempre, abbracciato a Lucy come un koala su un albero di eucalipto; il suo profumo era come il suo tipo di fuoco preferito, un profumo e un'essenza buonissimi. L'effetto collaterale di quel momento? Gli acciacchi al petto. Natsu fu costretto a separarsi da Lucy e a raddrizzare la schiena; non tutte le ferite erano state curate affondo.
"Fai attenzione" gli disse Lucy "non ho ancora finito di curarti".
"Vero. Procedi infermiera".
Sorrise e lei lo ricambiò; il rosato si sdraiò e la biondina proseguì con le cure. Il suo tocco si era fatto più leggero e delicato rispetto a prima, come una piuma - ma sicuro e deciso come quello di un vero dottore - tant'è che Natsu si addormentò. La procedura richiese un'altra mezz'ora, ma il lavoro fu ottimo; tutti i tagli erano stati disinfettati e quelli più piccoli si erano già cicatrizzati.
Fatto il suo dovere, Lucy poté addormentarsi in pace.

Fu il sole della mattina seguente a svegliare Natsu, un sole potente e accecante, per niente filtrato da delle nuvole bianche, assenti quel giorno. Sveglio, il ragazzo si mise seduto, guardandosi attorno: la camera era ridotta a un macello, e il suo compagno di avventure Happy stava ronfando in fondo al letto. Guardando poi a destra, vide anche Lucy: era in ginocchio sul pavimento, con la tempia posta sui gomiti ripiegati - appoggiati sul materasso - addormentata come una bambina.
Natsu sorrise soltanto vederla, ma in quel momento Happy sbadiglio', dicendo:
"Buongiorno-".
Il ragazzo lo zittì prima che l'Exceed potesse proseguire, indicando con lo sguardo Lucy dormiente.
"Che facciamo?", sussurrò Happy.
"Sistemiamo la camera come meglio possiamo. Aspetteremmo Luce nella gilda".
"Aye sir!".
Si misero al lavoro; Natsu scese lentamente dal letto e assieme ad Happy iniziò a mettere in ordine la stanza come meglio poté, cercando di non fare casino. Dopo qualche minuto la camera era in ordine, tranne ovviamente il letto: Natsu si vestì e, prima di andarsene, baciò la fronte a Lucy, scostando lentamente i ciuffi di capelli che la ricoprivano.
Poi uscì.

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