27 Vecchia preghiera, nuova fata

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Subito dopo l'arrivo dei compagni venne organizzata una grande festa; cocktail e birra scorrevano per la gilda come l'acqua in un fiume, senza limiti. Mirajane aiutò Kinana a servire tutto ciò che i commensali ordinavano, compreso degli stuzzichini leggeri. Lucy, Levy, Juvia ed Erza erano sedute attorno al bancone, ad ammirare il party che proseguiva con una serenità innaturale. Quando il turno di Kinana terminò, la ragazza si fermò davanti alle compagne; su richiesta della barista, le parlarono di quel che era accaduto sull'isola di Tenro: le prove dell'esame, l'arrivo di Grimoire Heart, e Acnologia. Kinana ascoltò tutto con gli occhi spalancati, incredule sul racconto che le stavano raccontando; sembrava una bambina in un negozio di giocattoli, una bambina immersa in un mondo apparentemente immaginario.
"Meno male che state bene", commentò alla fine.
"Sì" rispose Erza "tutti noi stiamo bene. È questa la cosa fondamentale".
"Mi dispiace che abbiate perso sette anni di vita".
"Siamo noi ad essere dispiaciuti" disse Lucy "per noi non sembra essere passato neanche un giorno, ma in realtà sono stati ben molti. Non oso immaginare come dev'essere stata la gilda credendoci morti".
Kinana fece per aprir bocca quando lei e gli altri lo sentirono: un pugno battere tre volte la superficie lignea della porta, potenti come tuoni. Mirajane non fece in tempo a muovere un passo che le ante dell'entrata si aprirono con una lentezza solenne; nella sala entrò una figura che si fermò al centro. Era alta e grottesca, ricoperta con un mantello bianco che ricopriva tutto il corpo, tranne i piedi; la testa era coperta dal cappuccio, e il volto da un foulard nero. L'unica cosa che si vedeva bene del viso era la fascia che comprendeva la punta del naso: il resto era nascosta dalla penombra. Kinana riconobbe lo straniero: era lo stesso che aveva coperto al mercato, salvandola da un fruttivendolo arrabbiato.
"Dové il master Makarov?", domandò lo sconosciuto.
La voce era mascherata dal foulard che portava, e l'unica cosa che si capiva era che era maschile. Altro non si sapeva.
"Sono io il nuovo master" disse Macao "è a me che ti devi rivolgere".
"Lei? Bene".
La figura fece qualche passo verso il master di quarta generazione.
"È questa Fairy Tail? Avevo sentito dire che era fallita".
"Ci stiamo ancora lavorando. Che cosa desideri?".
"Ho saputo che questa gilda si è scontrata con Artemis Niota".
In un secondo, la felicità di Natsu che aveva riservato per la festa si trasformò in rabbia, tutto grazie alla pronuncia di quel maledetto nome.
"Artemis?! Che sai di lei?!", urlò.
Lo sconosciuto si voltò a guardare il rosato.
"Ho a disposizione delle informazioni che potrebbero interessarvi, e ho intenzione di condividerle con voi, se...".
"Se cosa?".
"Se mi ammetterete alla gilda".
I membri si guardarono tra loro, indecisi sul da farsi.
"Perché vorresti essere uno di noi?", domandò Macao.
"Se devo essere sincero" rispose lo sconosciuto tornando a guardare lui "quando mi hanno parlato di Fairy Tail, mi hanno parlato di una grande famiglia, dove i suoi membri si aiutano tra loro".
"Ti hanno detto la pura verità".
"E poi...io facevo parte di una gilda oscura, e mi pento di questa scelta. Io credo che entrare in una gilda della luce mi aiuterà a redimermi".
"Decisione molto nobile. Per curiosità, a quale gilda appartenevi?".
La risposta dello sconosciuto fu lapidaria.
"Oraciòn Seis".
I presenti si ammutolirono; bastò quelle due parole per ridurre al silenzio un'intera gilda, come se qualcuno, dall'esterno, avesse privato il mondo dai suoni. La figura ne approfittò per svestirsi del travestimento con grande teatralità, rivelando la propria immagine: corpo atletico e snello, capelli dritti e castani tendenti al rosso, pelle abbronzata, occhi grandi e violacei...Natsu, Lucy, Gray e Erza lo riconobbero: Cobra. Il suo sguardo era freddo e glaciale come quello di un tempo; anche se erano passati sette anni, non era cambiato affatto.
"Voi mi conoscete come Cobra" disse "ma il mio vero nome è sempre stato Erik".
Kinana divenne paonazzo; adesso aveva potuto sentire la sua vera voce...l'aveva già sentita, nei suoi sogni, una voce dolce e seducente. Alla fine capì: era lui che la chiamava. Non aveva alcun dubbio.
"Hai il fegato di entrare in questa gilda" disse Gray "con tutto quello che hai fatto".
"Sì" rispose Erik "vi ho quasi ucciso, e tentato di attivare il Nirvana, ma lui" indicò col l'indice Gajeel "ha distrutto casa vostra, quasi tutta Magnolia, e per cosa? Per un solo e unico membro. Chi è adesso che ha causato maggior calamità distruttive?".
La sopportazione di Natsu raggiunse il limite, per questo urlò:
"Maledetto!".
Caricò un Pugno di Ferro, con come destinazione il volto del nuovo arrivato; questo non fece niente, se non bloccare il pugno con una mano.
"Non voglio più essere un vostro nemico" disse con una fredda determinazione "voglio cambiare, ed essere uno di voi. Lasciate che tenti".
Il rosato non lo ascoltò e con la mano libera gli diede un cazzotto sullo zigomo, colpendolo in pieno; poi proseguì. Con un dolore che non comprendeva, Kinana vide Natsu continuare a picchiare Erik, riempiendolo di calci e pugni; la cosa che la faceva stare ancora più male, era che quest'ultimo non ricambiava alcun attacco. Subiva i colpi e basta, senza mai difendersi, eppure li poteva benissimo parare dato il suo udito impeccabile.
"Basta Natsu!" urlò Lucy al rosato "Va a finire che lo uccidi!".
"Meglio così!", rispose lui.
"Per favore smettila!".
"No! Questo stronzo ti ha quasi ucciso!".
Il dolore si trasformò in rabbia, e la pazienza di Kinana si esaurì del tutto: uscì dal bancone e con determinazione andò da Natsu, bloccandogli le braccia dietro la schiena. Il ragazzo si dimeno' con ferocia, quindi dovette scataventarlo verso la porta; il rosato si mise in piedi quasi subito, quindi Kinana si posizionò davanti ad Erik, intenta a proteggerlo.
"Spostati Kinana" disse Natsu "non sai cos'ha fatto quel maledetto".
"No. Io non mi sposto".
La sua determinazione era così profonda che stupì tutti quanti; tutti conoscevano Kinana per la sua dolcezza e generosità, non tanto per la sua forza interiore. Il ragazzo non l'ascoltò e caricò un pugno per colpire Erik, ma lei lo bloccò con una mano: la sua presa divenne irremovibile e glaciale, come il suo sguardo. Quella era una forza che non le era mai appartenuta.
"Ti ho detto di lasciare stare Erik", disse.
Natsu aumentò la forza, ma la ragazza contrattaccò, scaraventando l'avversario verso la porta lasciando semplicemente il pugno, chiusa precedentemente da Mirajane; il rosato sbatté il retro della nuca e cadde per terra, ma quando alzò gli occhi divenne bianco come un lenzuolo. Kinana era a pochi centimetri da lui, con uno sguardo così duro e severo che avrebbe fatto rabbrividire chiunque, ma in realtà erano gli occhi a terrorizzare Natsu: erano rimasti verdi - attraversata da sottilissime vene color oro - ma la pupilla si era raddrizzata e posizionata verticalmente, come quella dei serpenti. Kinana gli diede le spalle ed andò da Erik - aiutandolo a mettersi in piedi - sorreggendolo mettendosi un suo braccio dietro le spalle.
"Mi occupero' io di lui" disse "ma appena starà meglio, voglio che ciascuno di voi gli chieda scusa per non essere intervenuto. Chiaro?".
Nessuno aveva mai visto Kinana così ferrea e decisa, e quel spettacolo impressionò tutti. Senza ulteriori indugi, la ragazza portò Erik al piano superiore.



Angolo Autore:

Eh già, come avete ben capito, la "ship misteriosa" è la Kinabra🐍🐍🐍
So che è poco shippata, ma Cobra/Erik è il mio secondo personaggio preferito, quindi...perché no?
Come ho già detto nel capitolo precedente, per il momento la Nalu verrà sospesa, ma solo MOMENTANEAMENTE. Non so dire sinceramente quanti capitoli saranno in totale (forse 4, ma FORSE) ma una cosa è certa: dopo questi capitoli, la Nalu continuerà a regnare sovrana, e la Kinabra sarà spostata al secondo posto.

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