33 Un Natale particolare •parte 3• (Nalu)

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25 Dicembre

Dopo un'estenuante agonia, arrivò il Natale: Magnolia era addobbata con luci colorate e ghirlande sfarzose, senza che il governo badasse a spese. La cosa più bella era che stava nevicando: fiocchi candidi e biancastri scendevano con pigrizia sul terreno e sulle case, trasformando la città in un regno di pura luce bianca. Sui marciapiedi c'erano decine e decine di bambini che giocavano tra loro, lottando con le palle di neve; l'acqua del canale era ghiacciata e c'era addirittura chi ci pattinava sopra, come fosse un pala ghiaccio.

Tu vai pure. Ti raggiungero' tra pochissimo.
Questo aveva detto Lucy prima che Natsu andasse alla gilda. Era sinceramente preoccupato, dato che tutti gli altri compagni erano già arrivati: lei non era la classica ragazza che ci metteva chissà quanto a prepararsi, e anche se era Natale non doveva per forza vestirsi come se stesse per andare a un ballo di gala.
"Qualche problema?", gli domandò Erik, affiancandosi a Natsu.
"Lucy ci sta mettendo troppo ad arrivare. Kinana non è con te?".
"Mi ha detto che doveva fare una cosa, ma non è ancora arrivata".
"Che stiano architettando qualcosa alle nostre spalle?".
"Molto probabilmente".
Poi le ragazze arrivarono, ma il loro outfit fece far venire la bava ai due Dragon Slayer: Lucy e Kinana erano vestite come degli elfi di Babbo Natale, con dei adorabili costumi verdi e rossi. Entrambe portavano delle scarpe coi riccioli e in testa un copricapo appuntito; in mano avevano una sporta colorata, chiuse con una cordicella. Natsu ebbe bisogno del crick per sistemare la mascella che era letteralmente caduta alla sola vista di Lucy.
"Che ne pensi?", gli domandò la ragazza avvicinandosi a lui.
"Sei...veramente splendida. E adorabile!".
"Grazie! L'ho comprato ieri visto che era in offerta".
"Sei carinissima".
La baciò sulle labbra e ne approfittò per rubarle dalla mano la sporta col regalo.
"Ehi furfante!" Lucy si riprese la sporta "Non è ancora arrivato lo scambio dei regali".
"Ma Lucy!".
"Porta pazienza".
"Perfino a Natale sei senza cuore".
La ragazza gli fece la linguaccia ed andò a mettere il pacco regalo sotto all'albero.
"Ehi gente!" urlò il master, seduto sul bancone, vestito con un costume da Babbo Natale "Buon Natale a tutti, e che la festa abbia inizio!".

Tutti i tavoli erano stati riuniti per formarne uno più grande, e sopra erano stati messi più tovaglie, poi anche tovaglioli, posate e bicchieri. Poi il buffet ebbe inizio: c'erano antipasti, primi, secondi e vari dolci, senza scordare gli alcolici e le diverse bevande che la casa offriva. Lucy, Levy e Kinana si sedettero vicine per mangiare, rispettivamente davanti a Natsu, Gajeel ed Erik. I primi due si comportarono bene, ma le fidanzate erano più che convinte che dal giorno dopo avrebbero continuato ad azzuffarsi. Durante l'ora del dolce, si sentì Mirajane parlare al microfono, quindi tutti si voltarono a guardarla.
"Prima di fare il brindisi, ci sono tre cantanti che vorrebbero esibirsi. Avanti col primo!".
Lucy si voltò per vedere Natsu, ma vide che lui e gli altri due Dragon Slayer erano spariti, poi quando tornò a guardare il microfono, rimase sconcertata: pronto a cantare c'era Natsu.
"Questa canzone la voglio dedicare alla ragazza della mia vita", disse guardando la fidanzata.
Prese un respiro profondo ed iniziò a cantare senza strumenti: la canzone era molto movimentata, ma in fondo Lucy non poteva pretendere che cantasse una canzone d'amore, ma anche quella aveva un meraviglioso testo. Era veramente bravo, più di quanto si potesse aspettare (canta Immortals dei Fall Out Boy, ecco qui👇)

Quando finì di cantare, tutti applaudirono soddisfatti: Natsu fece un inchino teatrale, tornando a sedersi di fronte a Lucy.
"Come sono andato?".
"Sei stato fantastico! Perché non mi hai mai detto che sapevi cantare?".
"Non era una cosa di cui mi piaceva vantarmi", disse arrossendo.
Era adorabile quando arrossiva.
"Ehi gente!".
Lucy non avrebbe voluto credere alla voce che aveva appena sentito, e si dovette voltare per confermare i suoi sospetti: come immaginava, dietro al microfono c'era Gajeel, vestito elegante con l'abito da sera bianco e accompagnato dalla sua chitarra elettrica.
"Oggi voglio esibirmi per dimostrare a tutti voi che sono migliorato nel canto".
Levy in quel momento gli urlò scherzosamente:
"Allontanati dal quel microfono! Sarai comunque stonato come una campana!".
"Fottiti Levy", gli rispose il fidanzato.
"Ti aspetto a casa".
Gajeel le fece il dito medio e cominciò a cantare: la sua era decisamente una canzone adatta a lui, ma Levy dovette ammettere che era migliorato. Il testo era azzeccato e così anche il ritmo, molto energetico e ricco di chitarra elettrica (canta Phantom Self dei Sepoltura👇)

Quando finì, ci fu un piccolo applauso: molto meno convinto rispetto a Natsu, ma comunque non ci fu nessuno che si lamentò. Dopo Gajeel cantò addirittura anche Erik: la sua era una vera canzone d'amore, dedicata a Kinana. Dopo di lui cantò anche la fidanzata, sostituendo Mirajane per un malessere. Dopo tutte le performance, venne il momento del brindisi: tutti alzarono boccali, calici o semplici bicchieri, ascoltando le parole del master.
"In così poco tempo, sono accadute molte cose, belle e brutte. Questo dev'essere un giorno di festa, ma non dimentichiamo chi, come Lisanna o Gildarts, sta festeggiando il Natale lassù, quindi è a loro che dedico questo brindisi. A voi ragazzi miei".
"A voi!", urlarono in coro i membri della gilda.
Poi tutti bevvero contemporaneamente.

Dopo il brindisi, venne il momento tanto atteso: lo scambio dei regali. Lucy era terrorizzata: l'ora era arrivata. Avrebbe saputo se Natsu avrebbe accettato la figlia; come diceva il detto, o la va o la spacca.
Andò sotto l'albero e prese la sporta col regalo dentro, poi andò dal ragazzo, sedendosi davanti a lui.
"Ecco qua. Contento adesso?".
Il ragazzo tolse la cordicella e infilò la testa per guardare dentro, ma dopo neanche un istante la tirò fuori.
"Mi stai prendendo in giro?".
"Per niente".
Natsu tirò fuori dal pacco il regalo: la sciarpa ben cucita che gli aveva regalato Igneel, strappata davanti ai suoi occhi da Artemis anni prima. Non gli sembrava vera quella sciarpa, e per questo la annuso' profondamente; anche se profumava di lavanda, riusciva ancora a percepire l'odore di suo padre. Era letteralmente sconvolto, ma ciò nonostante riuscì ad indossare la sciarpa: ormai quell'indumento era diventato una parte di sé, incollato al corpo col miele. Lucy non poteva fargli regalo migliore.
"Grazie Lucy!".
La abbracciò stringendola a sé, fa fu in quel momento che percepì un qualcosa: non era l'odore dello shampoo, non era un profumo particolare, ma proprio un qualcosa di estraneo e di vivo, proveniente dal ventre. Si separò da Lucy e ci appoggiò sopra la fronte: sentì un battito, e un qualcosa che si muoveva freneticamente.
"L-Lucy...?" balbetto' separandosi dal ventre "che cosa...?".
"Sarai padre".
La ragazza lo disse sorridente, nella speranza che anche Natsu lo avrebbe fatto. Lui rimase calmo, ma quella era la quiete prima del disastro.
"È IL GIORNO PIÙ BELLO DELLA MIA VITA!", esclamò senza mezze misure.
Non poteva essere più felice: quella notizia gli aveva colmato il cuore di una felicità che non sapeva esprimersi. Una felicità mai provata, una felicità imparagonabile con niente.
"GRAZIE LUCY!".
Abbracciò la ragazza senza esitazione: era merito suo se la sua vita aveva preso quella svolta, e non trovava le parole per ringraziarla abbastanza.
"È un maschio o una femmina?", domandò separandosi da lei.
"Femmina".
Natsu le alzò dolcemente la maglietta del costume e poggiò in maniera delicata l'orecchio sul ventre: il battito di sua figlia era dolcissimo, e in quel momento si stava muovendo, non facendo altro che calciare.
"Vuoi uscire, vero piccola?", sussurrò al ventre, baciandolo.
Lucy quasi si commosse; era da tempo che non vedeva Natsu così contento, e doveva ammettere che stava maturando, anche se avrebbe continuato a fare le sue bravate. Il ragazzo si allontanò dal ventre, mettendosi composto.
"Adesso tocca a me".
Andò verso l'albero di Natale e tornò con un pacchetto confezionato; una volta seduto, glielo porse. La ragazza strappò la carta regalo e, vedendo cosa aveva tra le mani, rimase allibita: quello era un libro, il suo libro, quello che aveva lavorato per tanto tempo. La copertina era di pelle scura, col titolo inciso in essa a grandi caratteri, rilegato in oro: il nome e cognome della scrittrice erano incisi in basso, nel fondo, scritto anch'esso con la rilegatura dorata, però col font corsivo. Lucy era senza parole.
"Agli inizi di dicembre ho incontrato il direttore della più grande casa editrice di Magnolia e gli ho mostrato il tuo libro. Ne è rimasto sorpreso e ha deciso di pubblicarlo: quella che hai in mano è una delle tre milioni di copie che ha venduto fin'ora. Sta sfondando le librerie".
Le parole di Natsu non avevano valore per Lucy: la ragazza era stra felicissima e non esitò a saltargli addosso, abbracciandogli il collo.
"Grazie Natsu!".
Affondò le labbra sulle sue, e in quel momento le parvero più dolci del solito.
"Ti amo Salamander".
"Anch'io, Luce".

Angolo Autore:

Piaciuto il capitolo???
Ripeto quello che ho detto nel capitolo precedente: il prossimo sarà uguale a questo, ma col punto di vista sulla Kinabra. Spero vi possa piacere.

To The Stars ~Nalu~Where stories live. Discover now