20 Salvataggio

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Lucy non si era resa conto di essere stata via tutto il pomeriggio; quando uscì dal Boccale Nero, il sole era appena calato e il cielo era leggermente bluastro. Le stelle erano appena accennate e c'erano poche nuvole. Lucy corse come se non ci fosse un domani: la salvaguardia di Natsu dipendeva da lei, e non avrebbe permesso che una troia come Destiney gli facesse del male. Quando vide la gilda, tirò un sospiro di sollievo; quando entrò, vide soltanto Mirajane dietro al bancone e qualche altro mago che conosceva soltanto di vista.
"Mira!" le urlò, andando da lei "Sai dov'è Natsu?".
"No, perché?".
"Destiney? Tu sai se è con lui?".
"Non lo so, ma mi spieghi cosa sta succedendo?".
Lucy corse via senza risponderle.

Salito sul letto, Natsu chiuse la finestra, guardando attentamente la strada che stava davanti alla casa di Lucy, assicurandosi che Destiney non lo avesse seguito. Vedendo che lei non c'era, Natsu si mise seduto composto, tirando un sospiro di sollievo. All'improvviso, sentì alle sue spalle il vetro della finestra battere e per un attimo temette che fosse Destiney; si voltò lentamente, e invece di vedere il volto abbronzato della nuova compagna vide il muso bluastro di Happy.
"Happy!" esclamò Natsu contentissimo, aprendo la finestra all'Exceed "Meno male che sei tu".
"Perché? Destiney dové?".
"Non lo so ma spero che sia lontano da qui".
"Perché?".
"Perché?! Perché è una stalker! Mi ha trascinato in tutta Magnolia, costringendomi a farle fare da Cicerone. Non ho mai passato un giorno orribile come quello di oggi!".
Happy non commentò, ma chiese soltanto una cosa:
"E Lucy? Ti sei dichiarato?".
Natsu sospirò.
"No. Destiney non mi lasciava mai solo. L'ho dovuta far ubriacare in un pub per potermi allontanare senza che lei opponesse resistenza".
"Ma Natsu! Glielo dovrai dire a Lucy prima o poi!".
Il rosato fece quel suo solito ma inconfondibile sorriso soddisfatto.
"Tranquillo Happy. Glielo dirò appena la incontro".
Poi la porta della camera si aprì di colpo. Natsu era più che convinto di vedere il volto meraviglioso di Lucy, e invece vide quello deformato dall'alcool di Destiney; la mora era dritta in piedi, ma sudava a dirotto e le guance erano arrossate.
"Dov'eri andato Natsu?" domandò lei ghignando "Volevo farti vedere un gioco stupendo".
"Ma davvero?" chiese il rosato, preoccupato per la sua incolumità "E che gioco sarebbe? Quello della bottiglia?".
"No...".
La ragazza chiuse la porta a chiave e gli si avvicinò con passo galante, togliendosi gli stivali poco a poco che si avvicinava al letto.
"Ehm..." mormorò Natsu "Destiney? Che stai-".
"Sh..." lo zittì poggiando l'indice sulle sue labbra, con voce provocante "non peggiorare la situazione".

La notte era ormai calata e non c'era traccia di Natsu o Destiney per Magnolia; Lucy ormai era esausta e non riusciva a muovere un passo.
Non aveva altra scelta se non tornare a casa. Con le poche forze rimanenti, si mise in marcia; per fortuna si trovava vicino al canale, quindi le sarebbe bastato percorrerlo per andare a casa. Era stravolta, e non ci voleva molto perché svenisse dalla stanchezza. Quando cominciò a vedere le forme del suo appartamento, sentì delle urla provenire da lì; erano acute, e Lucy sapeva perfettamente di chi erano: Natsu. Quelle urla diedero alla ragazza la forza necessaria per correre, anche se i muscoli e i tendini imploravano pietà: giunta davanti casa, tirò fuori le chiavi e aprì la porta. La chiuse immediatamente e corse in camera sua, facendosi guidare dalle urla continue di Natsu. Quando aprì la porta, impallidì sul posto: Natsu era sdraiato sul letto con le braccia legate dietro la schiena, così come le caviglie. L'unico abito che portava era l'intimo: la sciarpa e i vestiti erano sparsi per la camera alla rinfusa. Seduta sull'inguine del ragazzo c'era Destiney: lei invece si era tolta soltanto gli stivali e la giacca bianca, anch'essi gettati sul pavimento a casaccio. In un angolo della camera Lucy vide la borsa di Destiney muoversi, e dai versi che si sentiva uscire da lì doveva esserci Happy. La biondina guardò Natsu, e la sua confusione si trasformò in rabbia: il petto del ragazzo era pieno di tagli rossi, e come se non bastasse Destiney teneva tra le mani una piccola frusta, le cui punte metalliche perdevano sangue. La collera della maga stellare divenne sovrumana, come Natsu non aveva mai visto.
"Tu..." mormorò adirata "hai fatto del male a Natsu...in casa mia...?".
"Non sapevo che era casa tua", si scusò inutilmente Destiney.
La biondina non ci vide più dalla rabbia ed evocò Virgo.
"Devo essere punita padroncina?", disse lo Spirito Stellare.
"Qui l'unica persona che dev'essere punita è lei" indicò la mora "sbarazzati di lei".
"Sì padroncina".
Virgo guardò Destiney e i suoi occhi divennero improvvisamente verdi, poi partì come un razzo, caricando un potentissimo cazzotto sul naso della mora, scaraventandola fuori dalla finestra. Destiney cadde nel fiume, creando un'altissima colonna d'acqua; fatto il suo dovere, Virgo chinò la testa e scomparve.

To The Stars ~Nalu~Where stories live. Discover now