30 Ricordi affiorati •Kinabra•

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Natsu si svegliò che erano le dieci: lo aveva capito grazie all'orologio che era appeso sopra la porta, completamente illuminato dalla luce del sole. Il ragazzo si guardò attorno: il pavimento attorno a sé era ricoperto di pezzi di cotone insanguinati e di garze tagliate male, senza scordare le boccette di disinfettante vuote. Natsu guardò anche Lucy. Per non essere un medico, aveva fatto un buon lavoro: le piccole ferite che la ragazza portava dietro la testa erano state ben curate, e il cranio era fasciato. Il respiro era calmo, e il battito regolare. Natsu si alzò ed andò in bagno a lavarsi la faccia: gli occhi erano rossi e portava delle enormi occhiaie, nere come l'inchiostro. Non aveva dormito affatto, e non riusciva a capire come si fosse addormentato, quando aveva promesso a sé stesso di rimanere sveglio e vigile; si asciugò il volto e tornò in camera, poi si vestì ed andò in salotto. A quanto vide, anche la notte di Erik doveva essere stata movimentata: Kinana stava dormendo sdraiata sul divano, con la testa fasciata e una coperta tirata fino allo sterno. Erik dormiva in ginocchio sul pavimento, con la tempia posta sui gomiti ripiegati, appoggiati sul divano. Natsu ebbe un'idea malvagia: in punta di piedi, andò verso il comò più vicino e prese da un cassetto il primo pennarello che trovò, poi si avvicinò ad Erik. Non fece neanche in tempo a togliere il cappuccio che il Dragon Slayer Velenoso parlò, senza aprire gli occhi.
"Prova solo a farmi i baffi con quello e ti faccio fuori".
Aprì gli occhi e si mise in ginocchio a mo' di samurai, stroppicciadoseli con una mano: seppur abbronzato, gli occhi erano chiaramente rossi per l'insonnia, ed erano ben visibili anche le occhiaie.
"Che mi sai dire su Kinana?", gli domandò Natsu.
"Oltre ad una commozione celebrale e tre costole rotte? Non c'è niente da aggiungere".
"Neanche Lucy è ridotta molto meglio".
"Posso immaginare".
Il rosato udì alle spalle dei passi sul pavimento e si voltò: Lucy stava a malapena in piedi, vestita col pigiama. Seppur debole, era sorridente.
"Lucy!" la sgridò Natsu, andando da lei, aiutandola a sorreggersi "Dovresti essere a letto".
"Volevo vedere come stava Kinana", rispose lei.
"Non meglio di te", commentò Erik.
"In che senso?".
Lucy si avvicinò al divano, sorretta da Natsu.
"Cos'ha?", domandò preoccupata.
"Una commozione celebrale e tre costole rotte".
"Mio Dio. Sapete qualcosa di Levy?".
"No" le rispose il fidanzato "ma pensavo di andare da Gajeel a parlare della questione" guardò anche Erik "vieni con me?".
"Volentieri" si concentrò su Lucy "ci pensi tu a Kinana?".
"Certamente. Voi ragazzi andate".
Loro annuirono.

Lucy rimase a contemplare la camera da letto: l'aveva sistemata per bene, pronta per la notte successiva. Il letto era fatto, il pavimento pulito e gli oggetti per la medicazione gettati nell'immondizia. Quando andò in cucina per preparare il pranzo, rimase di sasso: Kinana era in piedi dietro ai fornelli, mentre preparava un qualcosa che Lucy non comprese.
"Che ci fai in piedi? Dovresti riposarti".
La ragazza si voltò a guardarla: le guance erano segnate e gli occhi rossi, ma non per l'insonnia, ma per le lacrime.
"Ciao Lucy", salutò debolmente, tornando a guardare i fornelli.
"Cos'hai Kinana? Sembra che tu abbia pianto".
La viola spense il gas e chiuse la pentola col coperchio, poi si voltò, mettendosi proprio dritta davanti a Lucy.
"Sì, ho pianto. Erik non mi ha sentita farlo".
"Non temere. I ragazzi hanno deciso di investigare-".
"Non riguarda stanotte. Ieri sera, a causa dei colpi...ho ricordato tutto".
Lucy impallidì.
"Davvero? Che ricordi?".
Kinana iniziò a piangere, chiudendo gli occhi, per non incrociare il proprio sguardo con quello dell'amica; sussurrò qualcosa, ma Lucy non comprese.
"Cos'hai detto?", le chiese la biondina.
"Io sono Cubellios".
L'amica non comprese.
"Cubellios? Spiegati meglio".
"Spiegarmi meglio?! Io sono Cubellios, il serpente di Cobra, la bestia che ti ha avvelenata sette anni fa!".
Ricominciò a piangere, ma Lucy l'accompagnò verso il divano, facendola sedere lì.
"Racconta tutto dal principio".
Kinana si asciugò gli occhi e parlò.
"Io sono innanzitutto un Animalis".
"Una cosa?".
"Devi sapere che tutti i maghi possiedono dentro di sé un animale totem, ma solo pochi ne hanno le caratteristiche e la capacità di trasformarsi in esso. Quei maghi sono gli Animalis, e io sono una di loro".
"E in cosa ti trasformi?".
"Se ti dicessi un serpente gigante dalla pelle viola, cosa ti viene in mente?".
Lucy temette di capire.
"Oddio...".
"Sì. Io sono Cubellios, il serpente di Cobra".
"Ma perché non sei mai entrata in modalità umana?".
"Devi sapere che io e Erik eravamo degli schiavi rinchiusi nella Torre del Paradiso, così come gli ex membri della Oraciòn Seis. Io ero innamorata di lui, ma ero troppo timida per dichiararmi, così mi trasformai in un serpente e divenni sua amica. Il problema, era che essendo una bambina non conoscevo bene i miei poteri, quindi non fui mai in grado di tornare alla normalità".
Fece una pausa.
"Poi, sette anni fa, riuscì a scappare da Cobra e diventai Kinana, ma dopo alcuni anni, cominciai a sentire la sua voce che mi chiamava, così tornai ad essere Cubellios e mi riavvicinai a Cobra. Poi ci fu lo scontro contro Artemis e tornai ad essere Kinana, ma stavolta i miei ricordi sparirono, tranne quelli di Fairy Tail".
Sospirò.
"Che posso fare? Erik non sa che sono Cubellios".
"Dovresti dirglielo. La prenderà sicuramente bene".
"Credi veramente che crederà alla mia storia?".
"Ne sono più che sicura".

To The Stars ~Nalu~Where stories live. Discover now