4.

19.1K 797 307
                                    

Quell'anno Harry aveva avuto molto a cui pensare.
Tenere testa alla Umbridge e alle sue idee, capire perché il preside non gli aveva ancora rivolto la parola, i compiti e le lezioni, per non parlare del nuovo caso 'Malfoy è del tutto impazzito e devo rimetterlo in riga' che aveva fatto rimanere Harry sveglio molte notti.
Di certo non si aspettava che Hermione lo sobbarcasse di altri pensieri.
Ma così fece con un'idea interessante ma assurda.
L'argomento era sorto durante una partita a scacchi tra Harry e Ron. Hermione stava leggendo il libro di Magia contro le arti oscure e pareva molto pensierosa. D'un tratto prese a lamentarsi "cosa li leggiamo a fare questi incantesimi se non possiamo praticarli?"
Harry aveva alzato lo sguardo, mentre la sua torre veniva letteralmente distrutta da un cavallo di Ron.
"In effetti è un vero problema. Se non impariamo ad usarli avremo meno possibilità di proteggerci contro Voldemort e i suoi Mangiamorte."
Aveva detto sbuffando.
"Se Tu-sai-chi è veramente risorto come dici tu... prevedo che sarà veramente necessario sapersi difendere"
Aveva puntualizzato Hermione preoccupata.
"Certo, ma finché la Umbridge continua a scorrazzare per il castello, non possiamo fare nulla" aveva ricordato Ron.
"In verità..." i due amici guardarono curiosi la riccia, chiedendole di proseguire
"Avevo pensato che...sembra una follia ma...Harry può insegnarceli. Lui ha saputo affrontare più volte Tu-sai-chi e ne è uscito indenne sempre"
Harry rimase paralizzato a fissarla con gli occhi sbarrati
"Ma Hermione sono sempre stato aiutato, non ero solo io..."
"Andiamo non essere modesto" lo aveva interrotto lei pungente
"Ok ma. Anche se volessi, chi vorrebbe partecipare? Nessuno mi crede."
Ma anche a questo Hermione aveva una risposta
"Tranquillo, molti in questo periodo pensano che la Gazzetta del Profeta abbia una versione un po' forzata"
Ron che era stato tutto il tempo ad ascoltare intervenne "ok, mettiamo che ci sia gente favorevole e che Harry voglia farlo, ma dove lo facciamo senza che il rospo ci trovi?"
"A questo ci penseremo. Prima pensiamo a raccogliere adesioni."

E così i tre avevano organizzato una riunione in un bar poco frequentato di Hogsmade e molta gente era venuta.
Harry aveva spiegato che i pericoli là fuori erano reali, e che bisognava imparare per saper agire.
Poi tutti avevano firmato il giuramento che impediva di spifferare tutto alla Umbridge.
Anche se all'inizio Harry era titubante, l'esercito di Silente era stato creato.
Avevano anche trovato il luogo dove esercitarsi: la Stanza delle necessità.
Una stanza segreta che appariva solo a chi ne aveva bisogno.
Così Harry organizzava incontri dove spiegava le principali fatture da scagliare per proteggersi.

Durante una di queste lezioni, nel periodo che si avvicinava a Natale, Harry aveva lasciato che tutti si esercitassero con la fattura Expecto Patronum.
Per ora lui era l'unico a saperlo fare in modo completo, ma prevedeva che per gennaio tutto avrebbero saputo farlo.
Come tutte le altre lezioni anche Cho Chang si era unita al gruppo insieme alla sua amica Marietta.
La prima non era riuscita a togliere gli occhi di dosso da Harry per un attimo.
Lo chiamava, gli chiedeva aiuto e cercava più contatto possibile. Harry ovviamente ne era felice. Era da un anno che aveva preso una cotta per Cho.
Quando tutti se ne andarono, (anche i suoi amici lo lasciarono lasciandosi occhiate complici), rimase solo con lei. Era emozionato.
Grovigli di vischio si stendevano sopra di loro e lui sperava in un bacio.
A pensarci bene, il primo bacio che avesse mai dato lo aveva dato a...Malfoy.
Scacciò subito questo pensiero; aveva bisogno di baciare una ragazza, semplicemente per eliminare ogni dubbio sulla sua eterosessualità.
Così dopo essersi avvicinati, i due si baciarono.
Non vi meraviglierete se vi dico che fu deludente per Harry. Non potè fare a meno di paragonarlo a quello del Serpeverde.
Non provò la passione provata con lui, Cho era distaccata e inoltre, Harry si accorse, le sue guance erano umide di pianto, il che peggiorò la situazione.
Sembrava che il bacio durasse secoli. Finalmente si separarono ed Harry andò via deluso, e ancora più confuso. C'era una ragione se il bacio del ragazzo gli era piaciuto di più di quello della corvonero?
-
Le vacanze di Natale erano arrivate ed Harry si trovava a Grimmauld Place, la vecchia casa di Sirius Black, il suo padrino, che abitava lí per non essere catturato (ingiustamente) e riportato ad Azkaban.
La casa era stata occupata anche da tutta la famiglia Weasley, la più allegra e affettuosa famiglia inglese, da Hermione e dalla neocoppia formata da Lupin e Tonks.
Il clima era vivace e Natalizio, Sirius su di giri per tutti quegli ospiti e  Molly Weasley sempre indaffarata.
Un Natale perfetto secondo Harry.

La giornata cominciò con lo scarto dei regali (ovviamente tutti ricevettero il famoso maglione fatto a mano della signora Weasley) e continuò con un pranzo davvero delizioso.

"Harry ti va di fare una partita a Quiddich?" avevano chiesto i gemelli dopo il pranzo. Così Fred, George, Ron, Harry e anche Ginny si erano ritrovati in giardino ghermiti di scope.
Harry non potè fare a meno di pensare al noioso Natale che aveva scampato in casa Dursley.

La sera, stanco ma felice si coricò nella stanza che divideva con Ron "non vi ringrazierò mai abbastanza per i bei momenti che mi fate passare tu e gli altri" disse sorridendo
"Wow Harry, il panettone ti ha reso sdolcinato?" Risero.
"A parte gli scherzi. Sirius sembra veramente felice, come la prenderà quando ce ne andremo? Fra qualche giorno." Aveva chiesto Ron leggermente preoccupato
"Lo verremo  a trovare ancora. Spero non si deprima troppo qua da solo."
"Non è solo...c'è Kreacher" disse Ron senza riuscire a trattenere una risata
"Cavolo quell'elfo è proprio inquietante" risero ancora, poi si diedero la buonanotte e si addormentarono subito, pieni per tutto il cibo che avevano mangiato.

Arrivò presto il momento di ritornare ad Hogwarts, così Harry abbracciò forte il suo padrino e partì con gli altri di malavoglia.
Si era divertito così tanto che non aveva mai pensato a tutti i suoi problemi. Ma ritornando al castello gli si erano presentati più irrisolti che mai.
Decise di volerne risolvere almeno uno.
Esatto, quello di Malfoy. Forse il più difficile da accettare ma anche il più veloce.
Un detto babbano dice: fuori il dente, fuori il dolore, e così si decise.
Appena lo avrebbe trovato solo, beh si sarebbe dato coraggio e lo avrebbe baciato, semplicemente.

———
Oggi, 31 luglio, è il compleanno di Harry Potter!!
Auguri😍😘🍬❤️

La travolgente verità    -DRARRY-Where stories live. Discover now