7.

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"Ciao Cho. Stai...stai molto bene così" Harry era davanti alla ragazza che quel giorno si era legata i capelli lisci in una coda di cavallo, sotto al cappotto e la sciarpa di Corvonero si intravedeva un bel vestito blu abbinato a delle calze nere e sembrava si fosse colorata le labbra con del rossetto rosa pastello.
"Grazie Harry, anche tu"
I due si incamminarono sotto la neve di gennaio con le mani congelate dentro le tasche.
Per scaldarsi entrarono ai "Tre manici di Scopa" un bel locale gestito da una donna tutto pepe: madam Rosmerta.
Si sedettero e ordinarono subito due boccali di calda Burrobirra.
Rimasero in silenzio per un po' finché Cho provò a cominciare una conversazione "Allora...come vanno le cose? Riesci a stare dietro all'Es e a tutto il resto?" Harry finì di bere e rispose "Si, me la cavo. Anche se la Umbridge non facilita le cose"
"Eh si. Sta proprio stravolgendo la scuola" Annuirono entrambi e ricominciarono a sorseggiare nervosi le proprie bevande.
"E tu invece? Come te la passi?" Harry si pentì subito di averlo chiesto. Temette si ricordasse di Cedric e cominciasse a piangere lì, in pubblico.
"Bene. Anche se sono un po' stressata per...tutto."
Per fortuna non andò avanti e non pianse. Finirono le loro burrobirre e rimasero li ancora un po' a parlare del più e del meno.

"Harry ho un'idea. Seguimi, andiamo via da qui" disse la ragazza all'improvviso prendendolo per mano e trascinandolo fuori dal locale.
Camminarono un po' fino a raggiungere una via poco trafficata.
Si ripararono dalla neve sotto lo stipite di una porta vecchia e mezza distrutta.
"Harry...vorrei dimostrarti quanto mi piaci e quanto apprezzi tutto ciò che fai."disse arrossendo vistosamente. Appoggiò la mano sulla guancia del ragazzo e si avvicinò per baciarlo.
In quei pochi istanti Harry avrebbe voluto voltarsi e andarsene, proprio come avrebbe voluto reagire durante i primi attacchi di Malfoy.
Ma rimase lì e lasciò che la corvina iniziasse un bacio che avrebbe fatto rimanere senza fiato un qualsiasi altro ragazzo.
Lei era del tutto presa, con gli occhi chiusi, teneva la testa del ragazzo tra le mani e tentava di stargli più vicino possibile.
Harry invece aveva tenuto le mani ciondoloni lungo i fianchi, lo sguardo impassibile, quasi apatico, di chi avrebbe voluto che la cosa durasse il meno possibile. Ed era così.
Chiunque, con una vera cotta per Cho, si sarebbe lasciato trasportare dimenticando tutto intorno a lui, ma non Harry, infatti riuscì ad udire dei passi.
Passi che per qualche ragione gli sembrarono familiari.
Senza sapere il motivo, d'un tratto, prese i fianchi della ragazza, mise fine alla poca distanza tra loro e socchiuse gli occhi.
Intanto un ragazzo biondo aveva svoltato l'angolo, li aveva visti e stava cercando di capire chi fossero.
Quando lo intuì si irrigidì sul posto.
Per pochi secondi rimase lì a guardarli, poi decise di porre fine alla cosa. Come se una scarica di gelosia gli avesse attraversato il corpo.
"Potter e...la Chang? Stai tentando di mangiarle la faccia o cosa?" La voce acida e sprezzante di Malfoy fece sobbalzare Cho che si girò per capire chi fosse. Harry invece lo aveva visto arrivare e rimase tranquillo al suo posto "Malfoy. Vai in giro a rovinare momenti come questi a tutti, o sei solo geloso?" Harry lo disse facendogli intendere che probabilmente la gelosia la provava per lui, ma Cho questo ovviamente non lo capì "ma cosa dici? Geloso di me? Ma se non mi ha mai guardata" ora lei teneva le braccia incrociate e sfoggiava un'espressione alquanto scocciata.
"No Potter tu e la Chang non mi interessate. Stavo andando da Pansy, quando vi ho visti e volevo capire se eravate proprio voi"
Quel nome fece ribollire il sangue e le viscere di Harry, ma rimase zitto e lo guardò intensamente prima che ricominciasse a parlare "Chang sei sicura? Proprio lo sfregiato? Tra tutti i ragazzi che ci sono ad Hogwarts..." fece una smorfia e poi rise, una risata forzata.
Harry avrebbe voluto rispondere che anche lui poteva andare ad infastidire qualsiasi altro ragazzo, e che a quanto pare lo sfregiato non gli dispiaceva poi così tanto, ma rimase ancora zitto.
"Malfoy vattene" disse infine mettendo una mano sulla spalla di Cho, facendogli capire che aveva veramente interrotto qualcosa; anche se non era vero, non per lui.
Così il biondo ghignò sprezzante e sparì dietro alla curva.
"Forse è meglio andare da un'altra parte" disse Harry sperando in cuor suo che qualcos'altro li interrompesse.
"Hai ragione. Quel Malfoy è proprio uno stronzo" Harry non fece caso alle sue parole, invece pensò alla reazione di Malfoy e non riuscì a trattenere un sorriso.
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Harry si trovava ancora una volta davanti ai suoi amici, in sala Comune, ha fare il resoconto della situazione con Cho. Raccontò tutto, anche l'interruzione di Malfoy, tralasciando il fatto che il bacio non gli era piaciuto.
"Se non fosse arrivato Malfoy..." disse Ron alla fine lasciando intendere che pensava a cose poco caste.
Hermione tentò di non farci caso "Sono contenta per te. Sembra che le piaci molto." Sorrise, contagiando anche i suoi migliori amici
"Si, direi di sì" disse Harry ricordando la passione che lei aveva tentato di trasmettergli con quel bacio.
" ma adesso? Siete una coppia?" Chiese Ron, inesperto con queste cose.
"No...cioè...non lo so." Disse Harry, come svegliato da un incubo.
"Dovresti chiarire la cosa allora" suggerì Hermione un po' divertita "quando la rivedrò" chiarì il moro tentando di procrastinare la situazione.
Il rosso gli diede una pacca affettuosa sulla spalla "Con tutto quel che hai da pensare, questo è l'ultimo dei tuoi problemi" Harry gli sorrise e lo ringraziò mentalmente.
Era vero, non avrebbe neanche dovuto essere un serio problema. Ne aveva fin troppi.
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Quella notte non riusciva a dormire.
Continuava a rimuginare sulla sua reazione al bacio di Cho.
Questa era la prova definitiva che era gay o semplicemente era Cho che non gli piaceva?
O magari Malfoy baciava così bene da inibire i baci di chiunque altro lo facesse peggio.
Decise di alzarsi e andare a fare un giro. Certo con la Umbridge girare di notte per il castello era ancora più pericoloso, ma con il mantello dell'invisibilità si sentì più sicuro.

Era molto tardi, tutto era buio e non si intravedeva nessun professore.
Harry camminava lentamente, coperto dal mantello, e tentava di schiarirsi le idee.
Tutto era confuso. Non poteva di certo rimanere lucido e pensare a cose più gravi e urgenti (come la Umbridge o il preside che aveva fatto voto di silenzio con lui) senza capire il suo orientamento sessuale.
Credeva che baciando una ragazza, si sarebbe chiarito tutto, e sarebbe stato sicuro di essere etero.
Malfoy lo aveva proprio incasinato, aveva fatto bene il suo lavoro.
Ma chissà, forse anche lui aveva incasinato il biondo.
Mentre camminava e pensava notò della luce provenire da sotto la porta del bagno dei prefetti, bagno che aveva usato l'anno prima per capire il mistero dell'uovo d'oro del Torneo Tremaghi.
Sapeva la parola d'ordine è l'istinto gli diceva di entrare a vedere.
Così aprì silenziosamente la porta e sgusciò dentro.
Non serve nemmeno che vi dica chi trovò immerso nella grande vasca piena di schiuma.
Il biondo si era appoggiato con i gomiti al bordo della vasca e dava le spalle al nuovo arrivato.
Harry non pensò molto a quello che faceva, forse per la stanchezza, o per l'assurdità della situazione, così si tolse il pigiama e restò in boxer.
Si immerse lentamente dentro l'acqua e rimase immobile per un pò, ad ammirare la schiena del Serpeverde, che non si era ancora accorto di lui.
Cominciò a nuotare a rana verso l'ignaro ospite della stanza. Lo spostamento d'acqua mise in allerta il biondo che si girò un po' spaventato.
Quando vide Harry rilassò le spalle.
"Come mai non sono sorpreso di vederti, Potter?" La sua domanda rimbombò per tutta la stanza, "Perché volevi vedermi"rispose Harry alzando un sopracciglio, in segno di ovvietà.
Malfoy rise di scherno. " Potter. Ci ho pensato sai. Quando ti ho visto con la Chang, ho pensato di mettere fine a questo...gioco? Ma poi mi sono reso conto che, essere complice di un tradimento è ancora più eccitante" queste parole sorpresero Harry. Anche lui aveva pensato molto alla situazione?
" Tra me e Cho non c'è ancora niente di serio. Non tradisco nessuno" disse Harry, tentando di convincere se stesso, più che Malfoy.
"Come dici tu. Comunque ho trovato un altro modo di ricominciare a torturarti , più eccitante."
"Che intendi?" Chiese Harry avvicinandosi un po' a lui "lo vedrai" rispose il biondo avvicinandosi a sua volta. Harry questa volta fu più veloce. Lo prese per le spalle e lo spinse contro il bordo della piscina, avvicinando i due petti nudi e bagnati come aveva fatto Malfoy dentro la doccia.
Ghignò soddisfatto. Adesso era lui il predatore.
Gli baciò il collo mentre gli accarezzava gli addominali sodi. Salì fino all'attaccatura dell'orecchio e lì cominciò a morderglielo.
Malfoy, affannato cominciò a gemere e ad infilare le mani dentro i boxer del moro per accarezzargli le cosce.
Anche il moro gemette e continuò ad assaggiare la pelle della mandibola della serpe lasciando umidi baci fino al mento.
A quel punto, finalmente, appoggiò la bocca sulla sua e prese fra i denti il labbro inferiore del biondo.
Quello usò la lingua per allentare la presa, per poi farla scivolare alla ricerca della gemella.
Mentre interrompevano i loro respiri per mescolare le due lingue, presero ad accarezzare uno la schiena dell'altro.
Ormai entrambi non riuscivano più a frenare i gemiti.
Il bacio durò a lungo, i due prendevano brevi respiri ogni tanto, separandosi ma non completamente.
Harry interruppe il contatto solo quando sentì qualcosa premergli sull'inguine.
Rimanendo ancora molto vicino al suo viso, sussurrò sorridendo "Ho vinto"
"No. Devo ancora fare la mia mossa, allora si vedrà" rispose pronto il biondo.
Harry si spostò di lato, fece leva con le braccia e uscì dalla vasca, mentre il biondo lo seguiva con lo sguardo.
Prese un asciugamano e tentò di pulire le lenti degli occhiali.
"E tu? Rimani lì?" Chiese rimettendosi gli occhiali e notando che Malfoy rimanevo fermò al suo posto, dentro l'acqua. Quello  indicò qualcosa fuori dalla piscina. Harry allora si accorse di un cumulo di vestiti  poco lontano dalla vasca, su di essi spiccavano i boxer verdi della serpe.
Fu allora che Harry realizzò che fino a poco fa solo uno strato di tessuto li aveva divisi, e che con l'acqua resa torbida da diversi bagnoschiuma non se n'era accorto.
Si sentì le guance e le orecchie scottare "Oh..." ;Malfoy invece sembrava divertito dalla situazione. "Credevi che facessi il bagno vestito?" Lo disse ridendo.
Harry si girò e cominciò ad asciugarsi e vestirsi più in fretta possibile, sempre con lo sguardo di Malfoy addosso.
"Bene...allora...ciao" prese la bacchetta e uscì da quel bagno, dimenticandosi il Mantello.
Riuscì comunque a tornare a letto senza essere scoperto. Si coricò e finalmente si addormentò, distrutto.

La travolgente verità    -DRARRY-Место, где живут истории. Откройте их для себя