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Quella settimana per Harry fu terribile. Ogni sera doveva recarsi nell'ufficio della Umbridge, restare un'ora a scrivere 'non devo dire bugie', per poi ritornare in Sala Comune e intingere la mano in un unguento preparato da Hermione per avere sollievo dal dolore.
Era come un incubo, ma la cosa che lo faceva sentire meglio era continuare a fare lezione all'Es, proprio prima degli incontri con la Umbridge.
Era la forma massima di ribellione per lui, e si sentiva soddisfatto anche nel sapere che la donna li cercava disperatamente.

Un'altra cosa che lo distraeva dall'odio per la professoressa, era che ogni volta che Harry usciva dalla stanza del rospo, Malfoy lo aspettava lì davanti per lanciargli frecciatine; i due battibeccavano un po', per poi separarsi prima di veder arrivare Ron, che veniva a recuperare ogni giorno l'amico per accompagnarlo in Sala Comune, onde evitare che si cacciasse in guai peggiori.
Sapere che il Serpeverde lo aspettava fuori dalla porta, dava ad Harry un motivo di distrazione dal dolore e dalla rabbia.
Si perdeva nei suoi pensieri, immaginandosi Malfoy fuori, appoggiato al muro, che si mordicchiava le unghie, preoccupato per lui; e si sentiva soddisfatto, anzi, alcune volte aveva finito per ridacchiare, facendo infuriare la Umbridge che gli aveva dato  alcuni minuti in più di punizione.
Questo accadde anche L 'ultimo giorno di punizione, così la Umbridge disse smielata "vedo che vogliamo finire in bellezza! Che ne dici di rimanere un altro quarto d'ora?" e così Harry scrisse più del dovuto, sanguinando più del dovuto, sempre stringendo i denti.
Quando finalmente fu libero, sorrise al biondo che lo guardava torvo e si avvicinò a lui.
"Ancora qui Malfoy? Ma non ti preoccupare, oggi era l'ultimo giorno"
Disse Harry incrociando le braccia al petto e alzando leggermente il mento.
Malfoy sbuffò spazientito senza smettere di mescolare i colori dei loro occhi in uno sguardo intenso.
"Vengo qui solo per ricordarmi quali metodi usa la Umbridge, per evitare che mi venga in testa l'idea di tradirla" rispose dopo un lungo silenzio "E perché mai dovrebbe venirti in mente l'idea di tradirla? Pensavo ti piacesse la sua crudeltà" Chiese Harry arrossendo leggermente, pensando nel profondo che la questione riguardasse anche lui. Malfoy non rispose ma abbassò lo sguardo  imbarazzato.
Poi decise di cambiare argomento "Tu e il tuo stupido gruppetto ribelle avete le ore contate" disse tagliente, staccandosi dal muro e assumendo una posizione più dritta possibile. "So che vi ritrovate in un posto a noi ignoto, un posto che so esistere. Me lo hai nominato tu, Caldo, illuminato e quasi impossibile da trovare" Malfoy si era ricordato delle parole di Harry nella stanza dei sotterranei. Il moro non aveva pensato molto alle conseguenze di quell'affermazione e di sicuro non aveva pensato che Malfoy le avrebbe ricordate così bene. "Non so di cosa parli, ma anche se fosse vero, non ci trovereste" rispose Harry pronto, avvicinandosi di qualche passo "Scoprirò cosa combini. Tutto per metterti nei casini" disse Malfoy avvicinandosi a sua volta.
I petti e i nasi dei due si sfiorarono ed entrambi ghignarono. "Non pensare che per il fatto che mi vedi più spesso, tu riesca a farmi sfuggire qualcosa di più" disse Harry prima di appoggiare la bocca sulle sue labbra morbide color pesca, lentamente e dolcemente.
Sentirono dei passi in lontananza e Malfoy si staccò facendo alcuni passi all'indietro per squadrarlo mordendosi il labbro. "scusa ma non ci tengo a cadere ancora per terra. Io vado." disse sprezzante prima di voltarsi e andarsene. Harry si trattenne dallo scusarsi e gli guardò ancora il fondoschiena strizzato dentro i pantaloni del completo nero prima di voltarsi verso Ron, che era appena comparso accanto a lui.
"Hey amico! Finalmente la punizione è finita. Ora promettimi che non farai più cazzate!" Esclamò Ron, forse più felice di Harry. "Non lo prometto ma, ci proverò" rispose Harry sorridendo raggiante al rosso.
I due si incamminarono verso la Signora Grassa.
"Allora, cosa voleva Malfoy?" Chiese Ron dopo un lungo silenzio, scandito dai loro passi sul pavimento "Come?" Chiese Harry allarmandosi "Quando sono arrivato si era appena girato per andare via" disse Ron notando  la strana reazione dell'amico "Ah...stava solo passando di lì. Sai, essendo il servetto della Umbridge gira spesso vicino al suo ufficio, immagino." Tentò di rispondere Harry, senza far tremare la voce.
Ron annuí e non chiese altro sull'argomento.
Varcarono il buco del ritratto e trovarono Hermione seduta sul divano, con in grembo una ciotola colma di un liquido verdastro.
"Eccovi finalmente" disse porgendo ad Harry la ciotola.
Harry non perse tempo, si sedette e vi immerse la mano sospirando di sollievo e guardando i suoi amici con lo sguardo rilassato. "Da adesso non provare più a..."
"Si si, ci proverò Hermione" la interruppe pronto il moro, volendo evitare ogni discussione.
A loro si unì, quasi subito, Ginny Weasley, che si sedette vicino ad Harry sorridente.
"Ciao Ragazzi"
"Ciao Ginny" risposero in coro i tre.
La rossa cominciò a guardare Harry arrossendo vistosamente, evidentemente insicura se parlargli o meno.
"Come...ti fa male?" Chiese infine indicandogli la mano immersa dentro l'intruglio verde.
"No,.ora non più" disse Harry sorridendole e procurandole un tremore della voce quando proseguì "Mi fa piacere. Senti...pensavo" fu interrotta da un battere d'ali frenetico proveniente da una finestra semi chiusa.
Ron si alzò e andò ad aprire in modo da far entrare un grande gufo marrone, che nessuno di loro aveva mai visto prima.
Il volatile planò leggiadro fino alla spalla di Harry, poi gli becchettò l'orecchio con insistenza.
"Ok ok, adesso" esclamò il moro afferrando la lettera legata alla sua zampa. Quando lo fece, il gufo volò a riposarsi su un traliccio lí vicino.
Normalmente Harry condivideva il contenuto delle lettere che riceveva, anche perchè quasi sempre provenivano da Sirius, ma quella volta, non seppe perché, ma sentiva di che non avrebbe dovuto farlo.
E meno male, perché indovinate un po' da chi proveniva quella lettera?

La travolgente verità    -DRARRY-Where stories live. Discover now