11.

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Il tramonto che si specchiava scintillando sulle acque del lago Nero ricordò ad Harry, per qualche motivo, che subito dopo la lezione con Piton si sarebbe dovuto precipitare nella Stanza delle Necessità per la sua di lezione.
Si mosse a rientrare nel castello e raggiungere il corridoio del quinto piano. Nonostante fosse in ritardo camminò con calma tenendo le mani dentro le tasche, ancora scosso dalla lezione di Occlumanzia.
Magari Piton aveva pensato che fosse stato un episodio separato, non aveva ancora scoperto le altre volte. Questo pensiero confortò lievemente il ragazzo che intanto aveva appena salito l'ultimo gradino per il quinto piano.
Camminò qualche metro e svoltò il primo angolo a destra, per prendere una scorciatoia.
Era la prima volta che decideva di prendere quella strada, se avesse proceduto come al solito avrebbe concluso la giornata senza ulteriori stress. Ma invece quel giorno aveva deciso di cambiare rotta.
Così, guidato dal destino, si era trovato davanti il biondo serpeverde, probabilmente in pattuglia per conto della Umbridge.
"Malfoy" esclamò Harry spalancando gli occhi. "Potter, ovunque vada ci sei tu" rispose la serpe ghignando e alzando una mano in segno di saluto (gesto che solitamente non faceva nemmeno ai suoi amici più cari). Quando si ritrovarono a un metro di distanza Harry si decise a parlare, anche se balbettando "Malfoy...io...devo dirti..." divenne rosso in viso e cominciò a trovare le sue scarpe molto interessanti.
Quando rialzò lo sguardo Malfoy si era avvicinato ancora e lo guardava con la testa leggermente inclinata in avanti.
"Potter, vuoi dirmi cosa c'è?" Disse infine stufo di sentir blaterare. Harry non riuscì comunque a trovare le parole adatte, come se il biondo lo avesse stregato. Malfoy allora lo prese per i fianchi e lo avvicinò a se sussurrando "ti sciolgo io la lingua" per poi avvicinarsi con il volto, lasciando che i due nasi si sfiorassero.
Un improvviso vociare e un suono di passi proveniente da dietro di lui risvegliò Harry dall'incantesimo degli occhi grigi.
Mise le mani sul petto di Malfoy per allontanarlo da lui, ma il biondo sembrava non voler rinunciare a baciarlo. Si era avvicinato ancora, appoggiando le labbra tiepide sulle sue, sorridendo compiaciuto.
"Sta...arrivando qualcuno..." riuscì a dire Harry prima di essere zittito dalla lingua di Malfoy.
Riuscì a staccarsi dicendo "Piton ha scoperto di noi" in tempo per far allontanare Malfoy da lui, abbastanza da non destare sospetti.
"Harry sei tu?" Ron dietro di lui lo aveva visto e si stava avvicinando seguito da Hermione e qualche altro membro dell'ES. Sembrava che tutti si fossero stufati di aspettare e avessero deciso di andarsene.
"Si. Scusate il ritardo, sono stato trattenuto più del dovuto da Piton" rispose l'occhialuto lanciando un'occhiata a Malfoy, che era rimasto fermo immobile e con gli occhi sbarrati dopo la notizia.
"Malfoy che ci fai qui?" Chiese Hermione allarmata nel vedere una guardia della Umbridge vicino al loro luogo segreto per le esercitazioni
"Stavo..." per un attimo parve dimenticare le parole, ma poi si scrollò le spalle e rispose a tono, ritornando il solito Malfoy. "Stavo giusto dicendo alle sfregiato di levarsi dai piedi, ma adesso preferisco evitare la vostra zona. Ci vediamo falliti" disse sprezzante girando i tacchi e cominciando  a camminare diritto e sicuro di se, come suo solito.
Harry si scoprì a guardargli le spalle e il fondoschiena prima di girarsi verso i suoi amici.
"Scusate ancora"
"Tranquillo, posso fermare tutti. Siamo ancora in tempo" rispose Neville, comparendo da dietro Ron. Era il più migliorato e il più volenteroso di tutto l'Es e in questi tempi non si sarebbe fatto scappare nessuna lezione.
Ritornarono tutti dentro la stanza, controllando prima che Malfoy non li avesse seguiti e la lezione fu portata avanti come al solito.
-
Quando Harry ritornò nel dormitorio, gli si fermò il cuore dopo aver visto un pezzo di carta ben piegato sul suo cuscino.
Lo prese e decise di leggerlo nascondendolo ai suoi amici; qualcosa gli diceva che riguardava Malfoy.

Incontriamoci alla torre di astronomia. Dobbiamo parlare.

Non gli ci volle molto per capire che il biglietto gli era stato recapitato proprio da Malfoy. Come aveva fatto per farlo arrivare nel dormitorio dei grifondoro era un mistero, ma era stato sicuramente lui.
Sgusciò fuori dalla stanza e uscì dal buco del ritratto senza farsi sentire o vedere dai suoi amici, ancora seduti davanti al camino.
Il cuore cominciò a battergli veloce nel petto, come se volesse uscire per raggiungere più velocemente il ragazzo che lo aspettava alla torre.
Raggiunta la base delle scale si accorse di essere affaticato per la corsa e si fermò un attimo, per non arrivare da Malfoy rosso in viso e trafelato. Stava veramente cercando di apparire al meglio davanti a lui? Da quando gli importava?
Mentre saliva le scale si fece prendere dall'agitazione. Che cosa gli avrebbe detto? Come si sarebbe comportato dopo la notizia di quel pomeriggio?
"Potter. Cominciavo a stufarmi di aspettare" lo accolse imbronciato il biondo. Era in piedi vicino al terrazzo che dava sulla foresta Proibita con le braccia incrociate al petto.
"Perchè volevi vedermi?" Chiese stupidamente Harry mentre lo raggiungeva.
"Mi hai detto che Piton sa di... noi" rispose il biondo abbassando lo sguardo per un secondo.
"Si, sai..." fu interrotto bruscamente da una domanda che lo colpì dritto allo stomaco "Ma noi, cosa siamo?"
"Che...che intendi?"
"Potter, prima ci odiavamo. Ma adesso? Due persone che si odiano non si saltano addosso ogni volta che si vedono. Lo fanno ma non in quel modo" Malfoy appoggiò l'avambraccio alla colonna dietro di lui  per girarsi a guardare negli occhi Harry, che intanto si era messo al suo fianco.
"Tu non mi odi Malfoy?" Chiese Harry con un filo di agitazione nella voce
"Non più credo... da quando hai ricambiato il bacio, sai prima della partita..." Harry alzò un soppracciglio
"Non farti strane idee. Ho solo smesso di disprezzarti."
"Malfoy neanche io ti odio più, credo. Forse perchè le cose sono cambiate nettamente tra di noi."
Malfoy sospirò portandosi la mano alla fronte "tutta colpa mia. Non avrei dovuto cominciare. Non credevo che questo casino avrebbe coinvolto anche me, volevo solo darti fastidio" Harry non potè fare a meno di ridere "Tu che ti prendi la colpa? Chi sei? Che ne hai fatto di Draco Malfoy?" Disse ironico, pensando anche al fatto che prima di allora, mai Malfoy si sarebbe sognato di parlargli seriamente di un argomento simile.
"È anche colpa tua. Non dovevi ricambiare" disse sorridendo leggermente "Il mio intento era quello di farti smettere. Non è colpa mia se la cosa ti è piaciuta" in un certo senso avevano ripreso a litigare, anche se sorridevano entrambi.
"Non dirmi che a te non è piaciuto" riprese il biondo ghignando "Per quanto mi costi ammetterlo, si mi è piaciuto, alla fine" Rispose Harry arrossendo leggermente. "Ormai non possiamo più nascondere il fatto di essere gay, Potter" per il corvino fu come una pugnalata al cuore; non aveva ancora voluto ammetterlo, ma così non si poteva più evitare di nasconderlo. Erano gay, altrimenti non si spiegava l'attrazione reciproca
"Potter chiariamo: tu non mi piaci. Trovo solo che tu sia...insomma non sei niente male, per essere uno sfregiato"
Continuò Malfoy ignorando il turbamento di Harry, per evitare che il discorso cadesse nel sentimentale più di quanto fosse già sprofondato.
"Neanche tu sei male..."
"Non sono male? È bastato un mio bacio per farti cambiare idea sulla Chang e qualsiasi altra ragazza" disse la serpe ridendo e piantando l'indice dentro l'ombelico del suo interlocutore.
"E tu invece? Mi guardavi già prima o...?" Chiese Harry arrossendo ancora
"Beh forse si. Ma ancora non l'avevo capito." Rispose pronto il biondo guardandosi le scarpe.
Mentre parlavano Malfoy era sembrato più umano del solito; aveva mostrato, in parte, la sua vera natura, quella che nascondeva ogni giorno dietro una maschera di ostilità, forse per non venir ferito da nessuno.
"Ma quindi continuiamo a vederci...?" Chiese Harry dopo un silenzio imbarazzato "se vuoi continuare ad essere il mio giocattolo erotico, si"
"Wow. Non suona bene." Rispose Harry appoggiandosi una mano sul mento, capendo benissimo che il biondo voleva continuare a vederlo ma non lo voleva ammettere rinunciando ad essere il solito Malfoy.
"Allora niente...peggio per..."
"Scherzo. Tu sei il mio giocattolo, io il tuo. Per una volta siamo pari"
Disse Harry ridendo sotto ai baffi
"Non farti venire l'idea che adesso stiamo insieme o cose del genere..."
"Ho capito. Niente sentimenti."
Finalmente si erano chiariti. La pensavano allo stesso modo.
Anche se non lo sapevano, avevano cominciato ad avvicinarsi a piccoli passi.
"E per quanto riguarda Piton?"
" non credo che lo andrà a dire in giro. Nessuno lo crederebbe" disse Malfoy agitando una mano, come per scacciare il problema. "Ma come l'ha scoperto? Non credo tu ti sia confidato con lui"
Allora Harry dovette raccontare del sogno, di Silente e del corso di Occlumanzia.
"Quindi la prossima volta che ci vedremo potrebbe ripescare nella mia memoria la nostra conversazione, o altro" terminò con fare drammatico.
"Wow, hai proprio una vita incasinata" osservò Malfoy, guardandolo con uno sguardo misto a compassione e scherno
"Così da sempre" rispose Harry sorridendo leggermente.
"Quando hai la prossima lezione?"
"Non lo so. Mi scrive lui se devo andare" rispose Harry guardandolo interrogativo, aspettandosi forse una soluzione "allora ci penseremo. Può darsi che non ne voglia più sapere, dopo quello che ha visto" constatò Malfoy appoggiando la schiena alla colonna e tornando a guardare davanti a se. "Ok. Hai ragione" qui Malfoy avrebbe anche potuto far notare il fatto che gli avesse dato ragione, deridendolo. Ma invece si limitò a sorridere, cosa che sorprese piacevolmente l'occhialuto.
"Ora devo andare. Gli altri si chiederanno dove sono finito" lo informò infine il biondo avviandosi alle scale della torre. Prima che potesse andare Harry lo raggiunse, gli prese la cravatta avvicinandolo a se e gli stampò un bacio veloce sulle labbra "questo è per prima" Malfoy si lasciò sfuggire una breve risata sincera, che gli illuminò il volto creando una piccola fossetta al lato della bocca e facendo perdere un battito ad Harry, poi se ne andò dopo avergli rivolto un gesto di saluto.

La travolgente verità    -DRARRY-Where stories live. Discover now