So difendermi da sola

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Sono seduta su uno sgabello del primo bar che ho trovato, ormai da ore.

La tazza di cappuccino che avevo ordinato ormai sarà ghiaccio..
"Se osservi ancora un po' quella tazzina la consumi haha"

Una voce estranea, arriva al mio orecchio destro, mi volto e, seduto a due sgabelli più in là, mi ritrovo un anziano signore con folta barba grigia, che mi fissa con un leggero sorriso.

"Ti dispiace?"

Mi indica lo sgabello alla mia destra e io annuisco leggermente.
Si alza dal sul posto è si accomoda vicino a me, portando con se il suo bicchiere.

"Giacomo, faresti un'altro cappuccino a questa bella signorina, ormai il suo sarà freddo!"

Il barista mi fa un sorriso e mi porta subito un altro cappuccino.

"Offro io"

"Non c'è alcun bisogno, non si disturbo signore"
Gli rivolgo un sorriso tirato, anche perché non sono proprio dell'umore giusto...

"Io sono Filip comunque, mi fai sentire ancora più vecchio di quello che sono haha"

La sua voce è bassa, e gentile.

"Scusa Filip, ma ho avuto una brutta giornata.."

Bevo un sorso del mio cappuccino e continuò a tenere la testa bassa.

"Cosa c'è che ti tormenta mia cara?"

Sollevo lo sguardo per incontrare i suoi occhi marroni.

"Perché è tutto così complicato...?"

Domando, in sussurro, più a me stessa che che al questo anziano signore.

"Credi che la vita sia tutto rose e fiori?
Mia cara ragazza bisogna cadere per poi rialzarsi per far vedere alla vita che siamo più forti di lei!E per quanto essa ci piegherà noi non ci spezzeremo mai!"

Ha ragione, ma io non so più cosa sia vero e cosa falso, tutto quello che mi raccontavano da bambina, non era storie inventate, erano vere!
Racconti di centauri e fauini, vampiri, e licantropi!
Sono tutte cose vere!

Ma in tutti questi anni ho vissuto su un'altro pianeta?

"Lei crede nelle Streghe Filip?"
"Perché questa domanda?"

"Cosa ricorda dei racconti che i suoi genitori le raccontavano?
Ma io non parlo di quei racconti, del per sempre felici e contenti, parlo di racconti su creature mitologiche, streghe cattive!"

Filip sembra rifletterci su, si tocca la barba e poi risponde.

"Bhe sai c'è un racconto in particolare che adoravo quando ero bambino!"

Fa una pausa, beve dal bicchiere non so quale bevanda e riprende.

"Da bambino amavo la leggenda di una strega, che insieme alla sua amica umana, avevamo instaurato un bellissimo rapporto, ma questa amicizia, non era destinata a durare, perché l'umana si era innamorata dello stesso ragazzo di cui la povera strega si era infatuata...

Quando l'umana lo scoprì ruppero la loro amicizia dopo una pesante litigata, l'umana disse che era una lurida strega, che non valeva niente, e che se l'avessero impiccata e messa al rogo, sarebbe stata una liberazione!

In quel momento qualcosa dentro la strega si spezzò, si frantumò, probabilmente il suo cuore!
La strega si trasformò in qualcosa di oscuro, e senza alcuna pietà uccise l'umana.

La settimane dopo fu condannata a morte..ma ella riuscì a sfuggire, e non fu mai più ritrovata!"

Conoscevo questa leggenda, è la più famosa tra noi streghe.

"Perché le è rimasta così impressa questa storia?"
"Perché ci fa capire che dentro ogni uno di noi c'è una parte oscura, pronta a balzare fuori quando qualcosa dentro di noi si spezza!
Non fraintendermi, io sto dalla parte della strega, credi che se l'umana non avesse avuto doti magiche sarebbe stata ferma, o le avrebbe scagliato addosso un incantesimo?"

"Crede che abbia fatto bene?"

"Dico solamente che c'è chi non da vedere la sua parte oscura e riesce a reprimerla, ma a volte, dopo averla repressa per tanto tempo questa esplode!
Questo e successo alla strega, e l'umana non avendo doti magiche ha usato l'unica arma a sua disposizione, le offese, così lei ha tirato fuori la sua parte oscura, offendendola!"

Tossisce un po' e beve un sorso d'acqua dal bicchiere che gli ha gentilmente offerto il barista.

"E per rispondere alla tua domanda, dentro tutto noi si nasconde una piccola strega, che è pronta ad uscire, appena non riusciamo più a reprimere la rabbia o il nervosismo!"

"Mi ha fatto piacere parlare con lei Filip, ma adesso devo tornare a casa, e cercare di non far uscire la strega che c'è dentro di me!"

Faccio una risatina nervosa, lascio una banconota sul ripiano del bancone ed esco dal bar, senza voltarmi indietro...

~ ~ ~

"Il mio nervosismo fa alzare un vento gelido per le stradine del mio paese...ma in questo momento non sento il freddo, perché ho il fuoco che mi ribolle nelle vene, e scorre in tutto il mio corpo!

Ormai l'oscurità della sera incombe su di me...

"Hey bambolina"

Mi volto e dietro di me un ragazzo, sicuramente ubriaco mi guarda con un ghigno che non mi piace per niente.
Non rispondo e continuo camminare.

"Hey dove pensi di andare?Potrei farti divertire!"

Mi sento afferrar per la vita è una mano mi tappa la bocca per impedirmi di urlare.

Mi fa sbattere la schiena su un muro, in un vicolo.

"Lasciami bastardo!"

Tento di divincolarmi dalla sua presa, ma è bella salda.

"Ora ci divertiamo bambolina, sta zitta!"

Il suo alito puzza di Alcol..reprimo un conato di vomito...

Tenta di togliermi la cintura, ma metto una mano sul suo collo e una scarica elettrica lo fa cadere a terra.

Respiro affannosamente.

"Brutto figlio di puttana!"

Urlo e gli tirò un calcio sullo stomaco, mentre si sta contorcendo ancora per le scariche elettriche che gli dato.

Ma non sono ancora soddisfatta..

Calmati Jenny...devi calmarti..non farlo..!

Non so ascolto ai miei pensieri razionali e agisco!
Punto verso di lui le miei mani aperte, e da esse fuoriesce il fuoco!

Continuo a scagliare fuoco verso di lui, mentre le sue urla di dolore mi arrivano dritte al cervello.
Solamente quando l'ho ridotto in cenere, distolgo le mani, e il fuoco cessa di uscire.

Nessuna lacrima bagna il mio viso, non provo pena, o rimorso!
Forse dovrei, ma non provo nulla in questo momento.

Spazio all'autrice
Questo capilo è molto lungo, spero vi piaccia, commentate e votate per favore , fatevi sapere grazie mille in anticipo!!

The burning girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora