capitolo 25

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Liam pov's

Sono ormai due mesi che Justin è partito e ogni sera ci chiama per parlare e scherzare. Niall sente molto la sua mancanza, era il suo compagno di giochi e complice negli scherzi e, tra i due, era quello più ragionevole e calmo. 

Insomma, erano un duo perfetto.

Quando Justin chiama, Niall è il primo a prendere il telefono e ci fa aspettare ore prima di passarcelo. Zayn incomincia ad odiarlo.

A proposito di Zayn, ultimamente è diventato molto freddo e scontroso, peggio del solito. L'unico con cui parla normalmente è Louis, non avrebbe mai le palle di rispondergli male anche perché ci rimetterebbe non tanto lui quanto il suo sedere.

Harry crede che sia per il fatto dell'università e del poco tempo a disposizione per lo studio che gli rimane quando torna dal lavoro. 

Louis ha finito l'università due anni fa, laureandosi, mentre Zayn sta finendo il suo ultimo anno. E, da quello che vediamo, non sembra propriamente una passeggiata.

Oggi, infatti, non è tornato a pranzo, si è fermato nella biblioteca dell'università e non à la prima volta che succede.

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Sono le otto di sera e Zayn ancora non è tornato, Louis sta facendo avanti e indietro per tutto il salotto e sembra in procinto di una crisi di nervi. 

"Ma si può sapere dov'è finito quell'idiota?" urla incazzato chiamandolo una seconda volta al telefono senza risultato, ovviamente, visto che sbuffa e si passa una mano sulla faccia 

"Sta tranquillo" interviene Harry "magari è ancora all'università a studiare, lo sai come è fatto".

"No, è impossibile. L'università chiude alle sette e, ogni volta che esce, manda un messaggio o chiama qualcuno di noi" osserva Louis pensieroso 

"Magari ha perso l'autobus" dice senza pensarci Niall 

"Lui ha la macchina" ringhia Louis "ma non per molto" aggiunge sottovoce.

"Porta pazienza Lou, vedrai che arriverà fra poco" cerco di tranquillizzarlo

Zayn pov's

Cazzo sono in ritardo bestiale. Sono uscito dall'università alle sette con il telefono completamente scarico e ho corso fini a casa di Josh per ricaricarlo visto che abita a due minuti di distanza dalla biblioteca. Solo che il telefono non ne voleva sapere di accendersi e siamo stati un ora a capire cosa avesse, abbiamo chiamato suo padre che dopo mezz'ora è riuscito ad accederlo e a farlo caricare ma sono subito corso via visto che ormai erano le otto e i miei fratelli saranno sicuramente preoccupati a morte. 

Spengo l'auto davanti al vialetto e con un gran respiro e tanta forza di volontà mi avvicino alla porta di casa. Prendo le chiavi e la apro cercando di fare meno rumore possibile anche se so che tutti i miei fratelli sono in salotto.

Niall è il primo a saltarmi addosso appena mi vede "hey biondino" dico sorridendo e prendendolo in braccio 

"Zayn, ci hai fatto preoccupare, non rispondevi al telefono" dice Harry avvicinandosi e alzandosi in punta per darmi un bacio sulla guancia 

"Lo so, lo so ma ho avuto un piccolo contrattempo" dico massaggiandomi gli occhi per la stanchezza 

Liam mi guarda dal divano facendomi un sorriso per poi farmi un cenno con gli occhi verso Louis che mi guarda senza dire nulla. Non mi va di affrontare una discussione ora, non ho né le forze né le capacità per farlo.

"MI dispiace davvero tanto per avervi fatto preoccupare" dico mentre metto giù Niall "non succederà più, lo giuro" affermo mentre Louis si avvicina e si mette davanti a me. Abbasso lo sguardo avendo paura di un potenziale schiaffo ma, l'unica cosa che succede, è lui che allunga una mano verso di me 

"Le chiavi della macchina" reclama serio. 

Guardo confuso la sua mano e poi riporto lo sguardo sui suoi occhi "cosa?" chiedo infatti "la macchina mi serve, devo andarci all'università" protesto febbrilmente 

"All'università posso accompagnarti io senza problemi, oppure puoi prendere il bus"

"No, Louis, ti prego. Non levarmi la macchina"  lo supplico disperato. Sarebbe troppo imbarazzante andare all'università accompagnato da mio fratello.

"La prossima volta non mi farai morire di paura. Per una settimana starai senza macchina"

Lo so che ha ragione e che sono stato un irresponsabile ma non può mettermi in punizione come un ragazzino "No, non te le do le chiavi, sei uno stronzo" dico senza pensarci.

Vedo Louis serrare la mascella e assottigliare lo sguardo "non te lo ripeterò due volte, dammi la fottuta chiave" dice con voce tagliente

Vedo Niall indietreggiare lontano da me e andarsi a rifugiare tra le bracia di Liam.

Sospiro e a malincuore gli metto le chiavi sul palmo "bene" dice "ora fila in camera" ordina indicando con il braccio il piano superiore.

Borbotto ma obbedisco e mi chiudo in camera buttandomi sul letto stile sacco di patate, nel mentre sento il telefono squillare:

"Pronto?" rispondo con la faccia nel cuscino 

"E' così che saluti il tuo migliore amico che oggi ti ha  salvato le chiappe, nel vero senso della parola" ridacchia.

"Non me le hai salvate" rido "ma poteva andare peggio" sospiro.

"Che ti ha detto?

"Detto nulla, non mi parla molto. Più che altro mi ha levato la macchina" sospiro.

"Ma ora come farai a venire all'università?

"Mi accompagna lui o prendo il bus." 

"Dio Zee non credo esista cosa più imbarazzante" dice ridacchiando. 

"Non dirlo a me, credo si diverta a punirmi o, quanto meno, a mettermi in imbarazzo" sospiro sconsolato.

"Non dire così, lo sai che ti ama" mi riprende bonariamente.

"Credo sia il caso di prendere in considerazione di cambiare casa" dico piano.

"E i tuoi fratelli?"

"Hanno già Louis che si comporta da padre e poi Liam sta per compiere 18 anni quindi non rimarrebbe da solo" gli spiego 

"Come vuoi ma pensaci bene" mi dice lui "comunque ora vado, è tornata mia mamma, ciao zee" mi saluta mandandomi uno schiocco, che dovrebbe essere un bacio, per telefono.

Io rido e lo saluto. 





Qualcuno però aveva ascoltato tutta la conversazione, dan dan daannnn

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Scusate per l'attesa ma la voglia è quel che è. 

La seconda parte uscirà presto e dopo quella ci saranno altri due capitoli e poi metterò la storia: completa.

Scusate per gli errori e per tutto il resto.

Detto questo: mangiate carote, ridete tanto, fate sogni perv e state lontano dai cucchia

-all the love Chiara 

una grande famiglia Where stories live. Discover now