Capitolo 4

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Passano le ore, mamma è tornata e mi sono messa a studiare non appena ho sentito la porta di casa aprirsi, ho fatto la solita merenda delle 17 e alle 18 sono filata sotto la doccia per darmi una lavata ai capelli.
È venerdì sera ed esco spesso in serata, anche solo per prendere un drink. Di solito vado in centro con Anna o in gruppo con altre persone e ci divertiamo fino a che non è ora di tornare a casa.
Prendo il telefono e scrivo sul gruppo delle ragazze con le quali andrò alla festa.
《Sta sera vi va di uscire per bere qualcosa? Non so se sia una scusa per festeggiare il costume di Halloween che ho appena comprato, ma mi sento in vena, e poi è venerdì sera》mando, Anna visualizza subito e risponde con un "conta su di me", almeno per queste situazioni non rimane incredula a quello che dico.
《Io ci sono》scrive Giada con uno smile dell'alieno alla fine.
《Idem per me, i miei sono via e non mi va di stare sola》dice invece Nadia in un audio, nel quale si sente chiaramente uno dei suoi gatti miagolare, probabilmente per il cibo.
《Io sono fuori con le altre e dicono di sì, quindi conta anche su di noi..a che ora e dove?》domanda Layla.
《Per le...20:30 in Piazza di Spagna? O dove vi è più comodo》domando, sperando che a loro andasse bene.
Visualizzo la conferma da tutte e sei e mi asciugo i capelli di fretta, lunghi come sono ci metto un po', quindi preferisco tenere il tempo per me occupandomi del trucco, quello posso cambiarlo, i miei capelli rimarranno sempre in condizioni indescrivibili.
Mamma esce a fare la spesa e io sono di nuovo sola a casa, si, i miei genitori sono separati e mia madre non ha un compagno, mentre mio padre il contrario.
Rimetto della musica e occupo il bagno come se avessi vinto una battaglia, qualche trucco di qua, un po' dall'altra parte, in questo momento posso permettermelo. Un semplice e leggero smokey eye sulla tonalità ramata, del mascara e il lavoro è fatto: è il mio trucco preferito e lo uso praticamente per qualsiasi cosa, feste incluse. Almeno a quelle alle quali vado.
Sono le 19:45 e sto andando avanti e indietro per il piano, da casa mia alla fermata della metro ci vogliono circa cinque-sei minuti di camminata, poi chissà se passa o meno, quanto tempo ci mette per passare e per arrivare in centro, e se arrivo in anticipo vado a fare un giro un po' più lungo, cosa che non mi dispiace se riesce a distrarmi.
Una volta timbrato il biglietto per la metro scendo le scale e seguo i corridoi, arrivando alla banchina giusto in tempo per prendere il mezzo, salgo e faccio partire la playlist in maniera casuale. Ci sto quindici minuti o poco meno ad arrivare, quindi per le 20:10 sono arrivata.
Scendo dalla metro ascoltando Only girl in the world e inizio a farmi tutta Via del corso a piedi, guardandomi intorno come se fossi una turista, con un piccolo sorriso sulle labbra e fermandomi ad ogni vetrina, entrando anche in uno o due negozi per vedere delle scarpe da ginnastica o qualche maglietta e vestito, nonostante sia autunno io mi fermo ugualmente davanti alle cose più leggere.
Compro una gonna a campana nera, dopo tanto tempo che la cerco riesco ad averne una. Quando andavo al negozio o non le avevano o non c'era la mia taglia, quindi ne approfitto. Una volta uscita continuo a percorrere la via, guardando l'ora e accelerando il passo per arrivare in tempo.
Arrivo la alle 20:25 e mi siedo sulla scalinata, leggermente in alto per poter vedere l'arrivo delle mie amiche.
Ad un certo punto qualcuno mi copre gli occhi con le mani, non riconosco quelle di Anna, quindi drizzo la schiena e mi appoggio con le mie agli scalini.
-Chiunque tu sia, non è buona cosa sorprendere alle spalle qualcuno potenzialmente pericoloso- dico alzando le sopracciglia, poi la persona si siede accanto a me, ritrovandomi così Nadia con un sorriso divertito.
-Ehi, sei in anticipo anche tu- le dico facendole notare l'ora.
-Si, ero nei dintorni già da un po' e mi sono fatta un giro- mi risponde prendendomi una cuffietta sorridendo.
Le do il telefono per farle cambiare canzone e iniziò a muovere la testa a tempo di Rude Boy.
-Allora, tu hai un costume per la festa?- le domando girandomi leggermente verso di lei e spostando poi l'attenzione sulla piazza.
-Farò qualche trucco e basta credo, o se trovo qualcosa nell'armadio ve lo mostro- mi risponde, riferendosi al gruppo.
-A voi basta sapere che mi vestirò di rosso, dopo lo dico anche alle altre- dico passandomi la lingua tra le labbra, che pizzicava, tentata di dire cos'avevo comprato su internet quello stesso pomeriggio.
-Bello, sono certa che farai colpo- dice facendomi un occhiolino e dandomi una leggera spallata.
-Oh dai, mi accontento di essere single e guardare da lontano, per ora almeno- dico ridacchiando divertita e scuotendo la testa.
-Grace, siamo al liceo, almeno tutti nella vita hanno avuto il cuore spezzato, ma devi divertirti- mi dice inclinando la testa su un lato guardandomi.
-Lo so, ma non so come, e di certo non è cedendo ad un bel visetto che mi divertirò- dico sospirando ed imbronciandomi come una bambina.
-Ascolta...non saremo amiche come te e Anna, ma ci conosciamo ugualmente dall'inizio delle superiori, e anche le altre, pensa a Giada, al gruppo, anche se è per una festa potrebbe essere molto di più, cominciando da sta sera- spiega, prendendomi una mano e sorridendo dolcemente.
-Va bene, ah ecco, guardale, a quanto pare si sono trovate tutte in una volta- dico indicando con un dito il gruppo delle altre cinque che avanza verso di noi.
-Finalmente, dai, andiamo a divertirci, Nadia mi ha messo di buon umore- dico alzandomi e porgendo entrambe le braccia a due di loro, che me le afferrano e si incamminano verso un bar.
Essere in sette voleva dire sedersi in un punto abbastanza largo, non eravamo poche, quindi serviva spazio, e un angolo ampio del locale era perfetto, in perfetta vista sulla strada, dietro ad una finestra e non al fresco. Insomma era perfetto.
-Serve un'ultima cosa per la festa di Halloween, a meno che non vogliate girare per tutta la città dalle 3 del mattino fino all'ora di colazione dovremo dormire da qualche parte...chi avrebbe la casa libera?- domanda Giada bevendo un sorso del suo Cubalibre.
-Io, mia mamma è a Latina da alcuni amici e staranno la dal 31 di mattina fino al 4 di tarda mattina, tornerà la sera credo- rispondo sorridendo, e dando un sorso al mio Sex on the beach.
Ero appoggiata al divanetto del locale, e ogni tanto lanciavo lo sguardo fuori dalla finestra.
-Allora, qualche ragazzo vi ha già invitate alla festa? A parte Sofia che vedrà già li il suo- domando appoggiando il bracco lungo lo schienale e guardando le mie amiche.
-No, e a te? Come hai trovato i biglietti alla fine?- mi domanda Giada finendo il drink.
-Dopo l'ora di ginnastica ho trovato le due prevendite nello zaino con un biglietto che diceva "Per te e la tua amica Anna, contiamo sulla vostra presenza." firmato da GB, non conosco nessuno che abbia quelle iniziali- rispondo alzando le spalle come se la cosa in quel momento non mi toccasse, cercavo ancora di capire chi fosse.
-GB? Non hai magari riconosciuto che so...la calligrafia?- mi chiede Nadia accennando un sorriso e guardando poi il telefono.
-Era scritto al pc, l'anonimo non anonimo si è scomodato di fare pure quello- dico facendo il labbruccio, così la cosa sarebbe stata ancora più difficile.
-Ma a parte questo...non ci vuoi dare nemmeno un indizio sul vestito?- mi domanda Layla appoggiando i gomiti sulle ginocchia chinandosi così verso di me.
-Posso solo dirvi che è rosso, e a mio parere un po' inquietante- spiego accennando una risata, ricevendo poi un'occhiata da Anna, lei aveva capito sicuramente.
-Rosso e inquietante eh?- dice Nadia a mo di domanda.
-Dai, potete resistere fino a fine mese ragazze, non è molto- spiego ridacchiando e schiudendo le labbra dopo aver visto chi stava per passare di la.
-Ragazze, io vado in bagno- dico, alzandomi con forse troppa velocità e cercando di superare le loro gambe che un po' mi bloccavano il passaggio.

|ANGOLO AUTORE|
Scusate se anche oggi ho pubblicato un'ora dopo, meglio le 21 che nulla, ma storia ha avuto la meglio (figuriamoci), quindi eccoci qua, la playlist è su spotify! L'account è: Michela Schistad

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