Capitolo 7

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GB.
Metà giornata scolastica passata con quel pensiero in testa e sapere che il Golden Boy della scuola mi aveva messo nello zaino due prevendite mi metteva confusione. Che obbiettivo aveva? Quali erano le sue intenzioni? Non credo che fosse nella sua lista fare il buon samaritano spendendo dei soldi per me e la mia migliore amica.
-Ma comunque non voglio che sappia che lo so, lasciamolo con il dubbio- dico riprendendo il pezzo di carta.
-Torniamo di la, saremo ragazze ma non sono scemi, potrebbero capire che sappiamo qualcosa- aggiunge Nadia, prendendo anche lei il mio stesso drink.
-Noi faremo finta di niente, loro possono pensare qualsiasi cosa- ribatto inclinando la testa su un lato e riempendo nuovamente il bicchiere, nonostante non fosse vuoto.
Subito dopo questa breve chiacchierata torniamo subito al giardino sul retro. In quel momento entra un ragazzo, sicuramente l'amico di cui ha parlato Dani poco prima. Infatti va a salutarlo tornando poi sulla porta, accogliendo già altra gente.
-Dovrebbe farlo lui, è il padrone di casa- mormoro confusa ad Anna, osservando poi Thomas alzarsi.
E ora che vuole?
Ci passa accanto e va anche lui alla porta, appoggiandosi al muro con la schiena, una mano nella tasca anteriore dei jeans e un sorriso che più finto di quello non poteva esserci, almeno in quel momento.
-Bene, che inizi la festa- dice Dani per spezzare il silenzio che stava regnando per l'ultima volta in quella serata.
La gente inizia ad entrare e subito mi bevo un sorso del drink rosa acceso quasi rosso, ovvero vodka alla fragola con dentro del succo d'arancia.
-È incredibile come la gente si stia riversando qua dentro tutta in un momento, prima eravamo soltanto in nove- ammette Nadia appoggiando le braccia sullo schienale del divanetto e poco dopo sulle spalle mie e di Giada.
-Meglio se arriva più gente, ci divertiamo di più, anche se prevedo che in mezz'ora l'alcol sarà tutto finito, e ci si perderà più facilmente- ammetto, dicendo l'ultima frase sottovoce, a quel punto non mi avrebbe sentita più nessuno.
Le ragazze si alzano chiedendomi se avessi voglia di ballare con loro, ma ricevendo la risposta che ovviamente si sarebbero aspettate, ovvero che le avrei raggiunte più tardi, se ne vanno con un finto broncio in viso.
Cosa stava succedendo? Se mai fosse successo in passato sarei stata più che contenta, conosco Thomas da abbastanza tempo, per quanto riguarda la durata della conoscenza, e la superficialità delle voci che hanno fatto girare.
Tra questi pensieri e il ritornare alla realtà c'è un breve passo, che la mia mente compie come se fosse un salto nel vuoto, facendomi scuotere la testa.
-So che te le ha messe lui le prevendite, me ne ha parlato- dice Dani avvicinandosi, forse si è accorto che per qualche secondo il mio sguardo ha seguito il suo amico fino alla porta.
Scusate un secondo...che cosa?
-Ti ha detto che aveva due prevendite per me e la mia amica?- gli domando, girando il viso verso di lui, soffermandomi un momento sugli occhi scuri.
-Mi ha solo chiesto se avevo altre due prevendite, sapeva che Anna le stava cercando ma senza successo, e sa che senza di lei non vai da nessuna parte- spiega, come se le stesse dicendo al posto suo obbligatoriamente.
-Apprezzo la cosa, perché ora ho legato con altre ragazze, ma- inizio a dire prima di venir interrotta da lui.
-Ma? Grace, non mi ha detto molto, anzi nulla, ma so che centri tu, perché io ho sempre proposto delle feste il venerdì sera, ma lui ha chiesto del gruppo- dice, aggiungendo un altro motivo per rendermi ancora più confusa.
-Dani, okay, è stato un gesto carino darmi le prevendite e tutto, ma non era necessario tutto questo, considerato che un'ora fa l'ho visto paccarsi una del secondo o del terzo- ribatto alzando le sopracciglia come se la mia frase fosse legge.
-Sappiamo tutti com'è Thomas, per lui è normale- dice lui, come se volesse avere l'ultima parola.
-No Dani, non è normale, lui non è normale, e lo conosciamo da anni, prima non era così- dico sospirando, come a ricordare il periodo in cui è cambiato.
-Sai perché lo fa, o lo ha fatto, se vogliamo usare i tempi giusti- dice prima di alzarsi e porgermi la mano dove non c'è la bottiglia di birra.
-Che vuoi fare?- domando aggrottando le sopracciglia prima di bere un altro sorso del mio drink e alzarmi senza il suo aiuto.
-Casa mia, io ti invito a ballare, da bravo ospitante...con le tue amiche ovviamente, vieni con me a chiamare qualcuno?- chiede poi, lasciandosi cadere lungo il fianco il braccio che aveva avvicinato a me.
-Basta che non ci sia lui- rispondo annuendo e affiancandolo mentre cammino verso l'interno della casa.
Una volta dentro, muovo le labbra a tempo con il testo della canzone, seguendo il proprietario della casa verso un gruppo di ragazzi che poi ci seguono fino a che non troviamo le mie amiche, che a quanto pare mi stavano cercando, le quali mi chiedono subito dove fossi stata.
-Ero con Dani a parlare nel giardino, ci avete lasciati la ricordate? Poco dopo che si è alzato anche Thomas- rispondo dando una sistemata ai miei capelli, che si erano un po' afflosciati sulle spalle in questo arco di tempo.
-Chi c'è a mettere la musica?- domanda Anna a Nadia, le quali si mettono subito a ballare con un sorriso divertito dopo che l'ultima le ha risposto.
Silenzio di qualche secondo, e poi inizia The Boy Does Nothing, cavolo da quanto non la sentivo.
-Mio dio ragazze, è del 2008 questa canzone, non posso crederci che qualcuno se la ricordi- dico accennando una risata, totalmente improvvisa.
-Vedi? Ti piace, ora rilassati Grace e, soprattutto, balla, è una festa- mi incita Anna prendendomi una mano.
-Va bene, va bene, balliamo- dico sbuffando ma con un sorriso divertito sulle labbra, finendo il mio drink a collo tanto per liberarmi il più velocemente del bicchiere ingombrante e magari avere quel brio in più che mi dovrebbe consentire di ballare senza pensare a nulla.
E devo dire che ha anche funzionato, subito dopo sono davanti a Nadia e Anna che scuoto leggermente la testa, cantando con un tono di voce normale la canzone che ci ha messo allegria in quel momento.
-Visto? Te l'avevo detto che ne sarebbe valsa la pena- mi rinfaccia una delle ragazze mentre balliamo. Ad un certo punto mi giro verso Dani e mi avvicino per chiedergli una cosa.
-Dani, sapevate che eravamo al bar per caso?- chiedo, più vicina al suo orecchio. Lui mi risponde facendo no con la testa, poi si avvicina a sua volta.
-Io non lo sapevo, poi gli altri non lo so, forse Nadia ha avvisato qualcuno- risponde per poi guardarmi negli occhi, e invece di fare così lo tiro leggermente da parte dove c'è più possibilità di parlare senza fare avanti e indietro con il busto.
-Nadia era con me prima di andare al bar, non è possibile, forse nel pomeriggio, ma va in classe con voi due, e non so se ha contatti con gli altri- replico alzando le spalle.
-A me e Thomas non ha detto nulla, dopo vedrò se lui sapeva qualcosa o meno, okay?- mi chiede inclinando la testa su un lato e accennando un sorriso.
Annuisco in risposta e poi gli faccio segno con la mano di tornare da dove siamo venuti, ricominciando infine a ballare come prima.
Questo venerdì ha decisamente cambiato le cose, prima di allora era successo poche volte che parlassi così con Dani, e ora si rivela essere il prototipo del migliore amico ideale, come nei film o serie tv americane, ma qua sono quasi tutti prototipo o esempio di qualcosa già relativamente esistente. Tranne Anna e le altre, loro sono speciali, ma nulla mi avrebbe impedito di approfittare della situazione. Vedrò come lunedì andranno le cose e da li deciderò cosa fare.
-Nadia per che ora andiamo da te?- domando alla ragazza dopo esser entrate in cucina.
-Quando vogliamo, dobbiamo solo calcolare che il taxi ci mette un po' ad arrivare qua sotto- risponde con un sorriso sulle labbra.
-Cos'è quel sorrisetto?- le domando alzando un sopracciglio, o almeno provandoci visto che non sono mai stata bravissima a farlo.
-Tu e Dani? Dov'eravate e perché? Su tigre- risponde, incitandomi a rispondere.
-Non penso sia il momento Nadia, ma comunque gli ho solo chiesto se sapevano che saremmo state al bar sta sera- spiego stringendomi nelle spalle e prendendo un altro bicchiere.
-Che hai preso?- mi chiede squadrando la parte superiore del mio corpo, fissando più il bicchiere che me.
-Caipiroska alla fragola, chi ha messo questi drink nella lista è davvero un genio- rispondo ridacchiando e bevendo un sorso, consigliandole poi di berlo a sua volta. Le faccio assaggiare un sorso e dopo una piccola smorfia per aver bevuto troppo velocemente, si riempie anche lei un bicchiere.
-Come ha fatto a cambiare così radicalmente questa giornata? L'ultima volta che ho parlato con Dani è stato tanto tempo fa, e ora, all'improvviso torniamo, per così dire, a parlare come se nulla fosse- dico prendendo un bel respiro prima di bere un sorso del drink e guardare verso l'entrata, a quest'ora non entra più nessuno, quindi vedo Dani con Thomas e altri ragazzi del loro piccolo gruppo.
-Quello che è successo tempo fa è passato Grace, se ora è tornato così c'è un motivo, evidentemente hanno deciso di dimenticare la cosa e vogliono fare qualcosa- ipotizza lei, appoggiandosi al bancone accanto a me.
-Non lo so, non capisco come vogliano far finta di niente- dico girando il viso verso di lei.
-Non sappiamo se vogliono far finta di niente, dovresti chiederlo a...- inizia a dire, ma la interrompo in tempo.
-Parlerò con Dani, meglio che niente se proprio vuoi metterla in questo modo- dico, non so nemmeno io con che convinzione, e poi torniamo entrambe dalle altre.

|ANGOLO AUTORE|
Oggi è lunedì, ed ecco qua un altro capitolo.
Adesso che Grace sa tutto, cosa ne farà di questa informazione? La sfrutterà o andrà al sodo con Thomas?
Potete trovare la playlist sul mio account: Michela Schistad


Not an ordinary dayWhere stories live. Discover now