Capitolo 6

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BUONA LETTURA. XX

EVELYN

Stavo facendo avanti e indietro per la sala ormai da dieci minuti. Avevo indossato il meglio che riuscii a trovare nel mio armadio pur di fare buona impressione. Quando entrai nell'edificio, vidi una ragazza seduta dietro una scrivania nella grande hall. Era tutto così bianco e moderno li dentro. Più volte mi ritrovai a guardarmi intorno per osservare ogni minimo particolare. Quadri, mobili, scaffali, finestre. Tutto. Dopo aver detto alla segretaria il mio nome, mi consigliò di aspettare in sala d'attesa mentre lei sarebbe andata ad avvertire il direttore del mio arrivo. Erano passati diversi minuti e cominciai a sospettare che quella povera donna fosse caduta dalle scale e nessuno se ne fosse accorto. Posai una mano sulla testa con l'intenzione di spostarmi i capelli, ma poi ricordai di averli legati in una coda alta così lasciai perdere prima di rovinare tutto. Passai più volte davanti lo specchio accanto alle poltroncine in pelle per assicurarmi di avere il vestito a posto. Avevo indossato un tubino nero semplice e senza maniche, i miei soliti tacchi neri e il braccialetto di Luke, quello che mi regalò alla cerimonia di laurea. Da allora non lo avevo mai indossato, non che fosse brutto anzi, lo adoravo. Tuttavia Luke se se ne accorse perciò mi costrinse a metterlo. Io sperai solo mi portasse fortuna.

"Miss. Callaghan?" mi chiamò la ragazza. Nessuno mi aveva mai chiamata 'Miss'.

Mi girai di scatto. Dovevo darmi una calmata. "Si?"

"Il signor Walker può riceverla ora." mi sorrise cordialmente.

Mi passai le mani sul vestito cercando di raddrizzarlo nonostante fosse già una tavola poi seguii la ragazza lungo il corridoio. Notai che sulla camicetta aveva una targa con su scritto Megan. Bel nome.

Superammo varie porte per poi entrare in ascensore. Megan premette il tasto del terzo piano e l'ascensore cominciò a salire. L'ansia mi stava uccidendo e Megan non era d'aiuto. Poteva anche dire qualcosa per smorzare la tensione, era così professionale.

Le porte si aprirono e Megan mi disse si seguirla ancora una volta. Si fermò davanti una porta con una targa sopra. 'Mr. Robert Walker' c'era scritto. Megan bussò per poi aprire leggermente la porta.

"Mr. Walker, la signorina Callaghan è qui." l'avvertì.

"Falla entrare." disse una voce bassa.

Megan mi sorrise per poi farmi cenno di proseguire. Entrai esitante nell'ufficio mentre la ragazza richiuse la porta alle mie spalle.

"Salve." sorrisi cordiale.

"Miss. Callaghan. Finalmente la conosco." l'uomo mi sorrise calorosamente mentre si alzò dalla sua comoda sedia girevole per raggiungermi vicino la porta. Aveva i capelli di un castano scuro e si muoveva con nonchalance nel suo completo elegante. Mi strinse la mano con una stretta decisa per poi mettere entrambe le mani in tasca.

"Uhm, si. Suppongo che la signorina Davids le abbia già parlato di me.."

"Parlato? Per poco non scriveva un romanzo su di lei." rise. Maledii mentalmente Elizabeth per la sua insistenza. Pover'uomo, chissà quante ne aveva dovute passare per colpa della mia migliore amica.

"Spero un romanzo bello."

"Sorprendente direi." sorrise. "Prego, si accomodi." mi fece cenno con la mano di sedermi. Mi accomodai mentre lui fece la stessa cosa dall'altro lato della scrivania.

"La signorina Davids mi ha parlato molto di lei. Ha anche provveduto a portarmi un suo curriculum. Vi conoscete bene, immagino."

"Si, da molti anni." annuii.

"Lo immaginavo. La sua amica mi ha detto che lei ha a che fare con la fotografia dalla tenera età. E' corretto?"

"Si. Era una delle tante passioni di mio padre e mi coinvolse parecchio." dissi ricordando la prima volta che mio padre mi fece prendere in mano una delle sue macchine fotografiche.

Over Light 2 [Luke Hemmings] Where stories live. Discover now