33.

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"Cosa ci fai qui a Daegu?" chiese dalla felicità Jimin all'altro ragazzo, ancora legati in un abbraccio.
"Beh, i miei hanno un lavoro da portare a termine qui, staremo poco più di 3 mesi" parlò facendo intuire a Jimin che i genitori di quest'ultimo non avessero cambiato lavoro.
"Come farai con la scuola?" domandò, curioso.
"mi porterò avanti il programma con professori privati" rispose.
"È grandioso! sono così felice di vederti!" lo strinse più a se.
"Si Jimin, Busan non è più la stessa senza te" lo guardò negli occhi Taehyung, staccandosi da quell'abbraccio.
"Mi sei mancato un sacco, non ci siamo più sentiti poi" mise il broncio, ricordandosi i primi tempi del suo trasferimento.
"beh, ora siamo insieme!" e si riabbracciarono.

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Taehyung, dopo aver accompagnato Jimin a fare compere, passò tutta la serata a casa del moro. Sua madre era così contenta del suo stabilimento provvisorio, era comunque felice di vederlo, dopotutto erano passati 3 anni.
"Cosa mi racconti? Cosa hai fatto in questi tre lunghissimi anni?" chiese curioso il rosso.
"niente, studio, mangiare e dormire; tutto molto monotono" rise, lasciando i piccoli particolari.
"e tu?" chiese, poi.
"ho scoperto che..." pensò prima di proferire parola.
"che?" ripetè, invece, l'altro.
"che sono gay" finì, e Jimin sgranò gli occhi.
"oddio, e perché non me l'hai mai detto?" chiese con un pizzico di delusione nella sua voce.
"eri appena partito, infatti l'ho scoperto in quel tempo perché..." si bloccò di nuovo.
"perché?" imitò il più piccolo solo di pochi mesi, quasi perdendo la pazienza di quelle piccole interruzioni che lo irritavano
"perché ero innamorato di te"

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urla. justcallmemaar

Care. [ Yoonmin ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora