36.

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Ah, Lunedì.
"Giornata di merda" iniziò subito Yoongi, con una delle sue frasi preferite.
Non aveva chiuso occhi per quel messaggio e voleva immediatamente parlarne con il suo amico.
Non aveva neanche voglia di andare a scuola, ma era stanco di ripetere sempre lo stesso anno.
Camminava per le strane di Daegu con lo sguardo pensieroso, fissando i suoi passi lenti e calmi.
Jimin si era divertito con Taehyung ieri sera, e non vedeva l'ora di vederlo il pomeriggio anche se quella risposta, ieri a casa sua, l'aveva lasciato sbalordito, ma tanto era passato, o almeno così lui pensava.
Erano nel corridoio aspettando il suono che avrebbe dato il via a tante ore di duro lavoro, e soprattutto, noia.
Jimin guardò Yoongi, con lo sguardo a terra e perso nella sua mente, mangiandosi le unghie delle sue mani, come se fosse nervoso.
Si avvicinò al ragazzo, con cautela.
"è più bello del solito" pensò, perché si, ogni volta che lo guardava, gli pareva sempre più bello.
Gli pareva un angelo, anche se, non era poi così buono.
I suoi lineamenti, i suoi capelli e tutto ciò che faceva parte di Yoongi piaceva a Jimin, eppure, Jimin non lo conosceva poi così bene.
Era passato così poco tempo ma Jimin era pronto a dargli il suo cuore, anche se, Yoongi l'avrebbe rotto con molta facilità, come stava già facendo, d'altronde.
"e-ehi" lo salutò titubante, pauroso della risposta del maggiore, che ritornò sulla terra, ricomponendosi.
"ciao Jimin"
"come stai Yoongi?" gli chiese, bisognoso di saperlo; notava che qualcosa non andasse in Min Yoongi e si stava leggermente preoccupando.
"sto bene, ora vado" si stava per allontanare ma il piccoletto lo prese per un braccio, bloccandolo.
"la verità" si impuntò, fissando Yoongi e attendendo una risposta.
"non sono affari tuoi" disse, mollando la presa del moro e andandosene.
La campanella suonò e Jimin si incamminò verso la sua classe.
"Giornata di merda"

Care. [ Yoonmin ]Where stories live. Discover now