Edge of Tomorrow. Capitolo 2

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Capitolo 2

All our times have come

Here but now they're gone

Seasons don't fear the reaper

Nor do the wind, the sun or the rain, we can be like they are

Come on baby, don't fear the reaper

Baby take my hand, don't fear the reaper

We'll be able to fly, don't fear the reaper

Baby, I'm your man

Liam si svegliò di soprassalto. Quella canzone, la sua sveglia. Perché suonava di sabato ... e poi ... L'odore di Theo non c'era. Era nella sua stanza a casa sua. Non aveva alcun senso. Si era addormentato a casa McCall. Ma era di nuovo a casa. Com'era possibile? Afferrò il suo telefono ancora sul comodino dove lo aveva lasciato due giorni fa e vide che aveva due messaggi: uno da sua madre che si scusava per essere uscito di casa presto per un'emergenza di lavoro e un altro da Mason che gli ricordava di parlare con Theo. La sua fronte si corrugò mentre guardava l'app del calendario. Era venerdì. Di nuovo. Ma come era possibile?!

Inciampò dal letto, la sua mente confusa. Ricordava vividamente tanti dettagli del giorno prima o quello che pensava fosse il giorno prima. Chiaramente non lo era visto che era ancora venerdì. Liam si passò una mano tremante tra i capelli e si spostò in bagno per fare una doccia. Come si aspettava, l'acqua era fredda. Questo era completamente folle. Stava avendo la sensazione più intensa di déjà vu che gli fosse mai capitata. Era tutto uguale ... significava che ...

Ignorando il pensiero 'non chiamare Theo perchè sei stato uno stronzo' del giorno prima, Liam compose il numero della chimera rigorosamente nella memoria. A ogni squillo, sentiva il battito del cuore che balbettava e infine Theo rispose.

"Liam?" La sua voce era più aspra del solito, ma sembrava perfetta a Liam. "Cosa c'è che non va? E' successo qualcosa?"

"No, no. Non è successo niente'' rispose Liam, asciugandosi le lacrime dagli occhi e ridendo un po' per quanto in ansia suonava Theo, anche se era mezzo addormentato. "Niente. Ho solo ... Ho bisogno di parlarti. Volevo ascoltare la tua voce. E dirti che mi dispiace tanto per ieri sera."

Theo era insolitamente silenzioso, e Liam sentì i secondi allungarsi. Ma sarebbe rimasto zitto finché ne avesse avuto bisogno. Alla fine, dopo un minuto, il più grande sospirò.

"Ok" mormorò. Era poco convinto e rassegnato. Il petto di Liam si serrò. "Va tutto bene, Liam. Capisco."

''No, non lo fai, e no, non è davvero okay. Ma ne parleremo a scuola. Se... vuoi parlare."

"Sì, lo so. Voglio dire, voglio parlare. Ci vediamo presto. Hai bisogno di un passaggio?"

Liam si ricordò del serbatoio del gas vuoto. Ma poi ricordò anche che a Theo piaceva fare la doccia prima di andare a scuola. Perché dormiva nel suo fottuto camion invece che in un letto con un bagno che lo aspettavano in una casa piena di gente a cui importava di lui.

"Liam?"

"Oh, giusto. No. Sto bene. Fai quello che devi fare e ci vediamo tra poco"

"Okay" Theo fece una pausa. "Ehi, Liam?"

''Sì?"

"Grazie per aver chiamato"

"Non ringraziarmi per non essere uno stronzo, amico" brontolò Liam. "Ma figurati. Prima che tu vada- Theo? "

Tutti pazzi per la Thiam 💕 (parte 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora