Capitolo 58.

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Levi's pov.

Afferrai dolcemente la mano del ragazzo, facendo scorrere i miei polpastrelli sul suo palmo fino ad intrecciare le dita con le sue.

Lo trascinai indietreggiando lontano dalla vettura.
Lui continuò a fissarmi con uno sguardo completamente perso nei miei occhi che lo stavano guidando verso la camera numero 13.

Non era un granchè distante e con quel gioco di sguardi la camminata durò ancora meno; nessuno osò parlare perché entrambi ci stavamo gridando tutto tramite gli occhi.

Arrivati alla fatidica porta, con un giro di chiavi la aprii facendo passare prima il ragazzo con una valigia in mano per poi entrare io portandone dentro un'altra.
Accostammo i bagagli ai lati della porta chiudendola nuovamente a chiave.

Appena mi girai vidi Eren già seduto sul letto con uno sguardo voglioso fisso sul mio, ovviamente non me lo feci ripetere due volte.

Mentre mi avvicinai ripensai al primo vero e proprio contatto con lui, tralasciando quindi la frontata dataci il giorno in cui Eren entrò in squadra.
Mi tornò alla mente la sera della festa di inizio anno, dove ubriaco, il ragazzo mi fece praticamente un servizio completo. Al solo pensiero mi scappò un accennato sorriso.

Il moro si afferrò il labbro inferiore con i denti sistemandosi meglio sopra le coperte ed aspettando impaziente il mio arrivo.
Alzai velocemente un sopracciglio lanciandogli uno sguardo provocatorio.

Eren's pov.

Lo stavo aspettando impaziente, il suo passo era rallentato appositamente e la mia schiena si era riempita di brividi d'eccitazione.

Mi raggiunse ed io istintivamente mi abbandonai stendendomi sotto di lui.
Circondò la mia figura con entrambe le mani appoggiare sul materasso.

"Eppure sembra essere passato così poco..."
Sussurrò lui, perso per qualche istante nei suoi pensieri.

Allungai una mano verso l'alto sfiorando la guancia del ragazzo.
"Così poco da cosa?"
Chiesi non togliendo lo sguardo dal suo.

"Dal nostro primo incontro... dal nostro primo rapporto... e invece ormai sono quasi due anni."
Mi confidò in un sussurro sempre più basso e sensuale.

Ci riflettei pure io per qualche momento passandomi davanti tutta la nostra storia, al come ci fossimo conosciuti e al come fossimo arrivati fino a quel punto.
"Sono stati i due anni più belli della mia vita"
Ammisi poi.

Mi rivolse un lieve e delicato sorriso rispondendo.
"Lo stesso per me moccioso."

"E ora vediamo di lasciare un ricordo indelebile di noi in questo college stanotte."
Riprese poi, abbassandosi il giusto per poter baciare le mie labbra vogliose.

Gli afferrai istintivamente il viso con entrambe le mani mentre il nostro bacio prendeva forma.
Le nostre lingue erano diventate un tutt'uno fra loro condividendo gli stessi respiri.

Il ragazzo sopra di me iniziò a far passare le sue dita sotto la mia maglia assaporandone ogni lembo di pelle.
Alzai entrambe le braccia lasciandomi sfilare l'indumento seguito da morsi e baci.
Rimasi a petto nudo, dei brividi iniziarono a farsi strada lungo tutta la mia schiena.

La maglia finì in un punto indefinito della stanza e nessuno gli diede troppa importanza.
Si posizionò dritto sopra di me, iniziando ad alzare anche il suo indumento in modo lento e sensuale.

Il mio respiro cominciò a farsi veloce e i miei occhi non riuscirono a staccarsi dal corpo del corvino che mano a mano si mostrò per intero.

I suoi muscoli si contrassero al minimo movimento rendendo il suo fisico ancora più accentuato nella penombra della stanza.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 𝟐  ➣ ᴇʀᴇʀɪ    *in revisione*Où les histoires vivent. Découvrez maintenant