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Appena finisco il turno da Addy's raggiungo la piccola libreria che si trova a pochi passi dal locale. Appena entro sento subito l'odore familiare dei libri che si trovano in ogni lato e vado verso l'ufficio di Sam per salutarlo. Ha aperto questa libreria con sua moglie Melanie e dopo la sua morte ha trovato rifugio in questo posto che hanno costruito insieme con tanti anni di sacrifici.

-Ciao Sam. Come va?- busso due volte alla porta aperta per attirare la sua attenzione e poi mi affaccio

-Bene. Stanco come sempre, ma felice di vederti- risponde da adulatore qual è

-Tuo nipote non è ancora arrivato per darti una mano?- come molti pensano, non si guadagna molto in una libreria. La gente ora preferisce il digitale così Sam fa fatica a restare aperto e a stare dietro a tutto. Io quando posso lo aiuto e da poco ha chiesto al nipote di passare qui dato che è estate e siamo in vacanza dalla scuola.

-Dovrebbe arrivare a momenti. Magari ti piace- mi fa l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo

-Devo andare- rispondo. Non capisco perché tutti mi vogliano trovare un ragazzo. Sto bene anche da sola.

-Ho dei nuovi libri per te. Sono al solito posto- dice sorridente con la voce stanca, ma felice.

-Sei il migliore- lo indico con un dito per poi andare al piano di sopra.

Ho un piano tutto per me. Non ci viene mai nessuno qui perché le persone stanno sempre giù, in mezzo ad altra gente, così l'ho ribattezzato come mio rifugio segreto. Dove posso sedermi a terra appoggiandomi contro la libreria alle mie spalle, studiando tutti i libri che potrei leggere, guardando la libreria difronte a me.

Sono qui da ore ormai. Ho perso la cognizione del tempo e si è fatto tardi così decido di dare una mano a Sam, ma prima finisco il capitolo che sto leggendo.

-Mi dispiace, ma è ora di chiusura- sento una voce dal piano di sotto e poi il campanello sopra la porta che tentenna quando viene aperta. Dev'essere arrivato il nipote di Sam. Rimetto il libro al suo posto e, dopo aver raccolto le mie cose, scendo giù.

-Tu? Non ti facevo tipo da libreria- dico vedendo Dylan mettere a posto alcuni libri sugli scaffali

-E che tipo sarei sentiamo- risponde sorridendo quando si accorge che sono io

-Un patito del football o di qualsiasi sport. Mi sbaglio forse?- mi avvicino con le braccia incrociate

-No, ma ho svariati interessi. Questa è la libreria di mio nonno. Sono venuto per dargli una mano durante l'estate-

-Faith. Vedo che hai conosciuto mio nipote Dylan- arriva Sam

-Lui è tuo nipote? Non ci credo- dico dando voce a quello che penso. Quante probabilità c'erano? In un libro o in una delle mie storie molte forse. Anzi sarebbe stato certo, ma questa è la vita vera. Le cose non sono mai così semplici.

-Tu sei quella che lo aiuta? Devi ammettere che l'universo ha proprio senso dell'umorismo- dice Dylan ridacchiando.

-È solo un caso. Una coincidenza. Esistono sai?-

-Ora sto iniziando a crederci e devo dire che mi piacciono. Mi devi un appuntamento- risponde compiaciuto

-Questo lo vedremo. Notte Sam- lo abbraccio

-Buona notte- dico a Dylan uscendo fuori dalla libreria e andando verso Malcom, mio fratello, che è venuto a prendermi. Dylan mi manda un messaggio appena salgo in auto:

Sto scoprendo sempre più cose di te. E questo mi piace. Pensa al nostro appuntamento. Buona notte.

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