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-Cosa ti hanno detto mio fratello e i suoi amici?- chiedo a Dylan mentre stiamo andando da Sam

-Niente. È una cosa tra maschi-

-Così adesso hai anche dei segreti con mio fratello alle mie spalle?- cerco di farlo sentire in colpa

-Sai che sono sempre sincero con te, ma non posso dirtelo. Scusa- dice parcheggiando davanti una casa con la staccionata bianca e il prato perfettamente tosato. Sì, è proprio la casa di Sam questa.

Sam è davvero contento di vederci a casa sua. Ora sta preparando il tè mentre io sto curiosando in giro. Ci sono foto della moglie ovunque. Loro da giovani, loro da bambini, foto del loro matrimonio. Sono davvero carini.

-Era bellissima. Si vede che eravate innamorati- vado verso il divano e mi siedo accanto a Dylan

-Tu mi ricordi molto lei, sai? Anche lei aveva quella luce che hai tu negli occhi- Sam torna in salotto con un vassoio e col tè appoggiandolo sul tavolo

-Quale luce?- chiedo prendendo una tazza

-Quella luce che mi dice che potrai fare qualsiasi cosa tu voglia nella vita. Grandi cose- risponde Dylan guardandomi negli occhi. Gli prendo la mano avvicinandomi a lui

-Da quanti anni siete sposati?- chiedo

-Grazie per non aver usato il passato. Siamo sposati da 53 anni questa domenica. È morta due anni fa-

-Wow. Vorrei avere un amore così-

-Come?- chiede Dylan

-Vero. Eterno. Speciale. Unico. E soprattutto mio-

-Quante aspettative. Ora mi sento sotto pressione- ridacchia stringendomi la mano intrecciata nella sua

-Sono sicura che sia qui con noi ora. Ad ascoltare di come la lusinghiamo- dico rivolta a Sam

-Nonna era grandiosa, ma non credo sia qui ora. Sarebbe troppo anche per lei-

-Lui non è credente Faith- spiega Sam un po' dispiaciuto

-Cosa? Davvero? Non lo sapevo-

-E questo cambia qualcosa?- chiede Dylan

-Non lo so. Forse- lo stuzzico

-Ecco che ci risiamo con le risposte evasive-

-Ecco una risposta concreta. Sono sicura che ci stia guardando da lassù- dico a Sam

-Perché credi?- mi chiede Dylan

-Perché tu no?-

-L'ho chiesto prima io-

-Okay- faccio un sospiro e mi rivolgo ad entrambi

-Io credo perché ho fede. Infondo è anche il mio nome no? Cioè, ho fede in qualsiasi cosa. Credo tu l'abbia capito ormai. Perché non anche in Dio? È come la mia risposta alla domanda: Perché esisto? Che senso ha la mia vita? Che senso ha la vita in generale e la nostra esistenza? Credo che sia tutto scritto da qualche parte. Io ho fede nel mio destino perché le cose importanti sono già scritte, ma alcune si possono cambiare. È un pensiero contorto, me ne rendo conto e non so neanche bene come esprimerlo. Ma credo che ognuno di noi abbia uno scopo nella vita. E quello scopo è scritto nel nostro destino come ad esempio la nostra morte. Ma se vogliamo fermamente qualcosa e facciamo di tutto per ottenerla anche se non è scritto, il nostro destino potrebbe cambiare e a quel punto, e solo in quel caso, potremmo dire che siamo noi gli artefici del nostro destino e che lo scriviamo noi. È come se fossimo i personaggi di una storia in un gigantesco libro e dovessimo uscire fuori traccia per scrivere il nostro cammino. È molto filosofico, lo so. Ho pensieri filosofici continuamente. Mi sono interrogata per anni sull'esistenza di Dio. Prima non mi definivo cristiana, ma ora sì, perché ora credo. E per rispondere alla tua domanda, semplicemente ho smesso di chiedermi se Dio esiste o meno e ho iniziato a credere. Ad avere fede-

-Ecco quella luce di cui parlavo- interviene Sam

-Non l'avevo mai vista così- risponde Dylan

-Io credo che chiunque abbia fede in qualcosa, qualsiasi cosa. Quindi perché non averne anche in Dio? Ad esempio io so che non esiste Babbo Natale, ma essendo il Natale la mia festa preferita ci voglio credere per vivere a pieno il Natale-

Dylan mi avvolge le spalle con il suo braccio per avvicinarmi a lui e poi mi bacia. Mi guarda con occhi diversi, non so decifrare bene come però. Mi sto innamorando di lui pian piano e non m'importa. So che ad un certo punto soffrirò, ma voglio viverlo fino in fondo.

-Solo tu sei in grado di farmi vedere il mondo con occhi diversi. E mi piace guardarlo attraverso i tuoi- mi tira a sé così finisco seduta sulle sue gambe e mi accarezza i capelli. Restiamo a parlare con Sam fin quando lui non annuncia di essere stanco così Dylan mi riporta a casa. 

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