7

157 11 0
                                    

Sono a lavoro e sto raccontando tutto di ieri sera a Clary. Della cena. Delle domande. Delle mie emozioni e lei è contentissima per me.

-Finalmente hai trovato quello giusto. Te lo meriti Faith- dice

-Sono sicura che anche tu troverai un ragazzo fantastico pronto ad amarti come meriti C- dico abbracciandola quando qualcuno fa un colpo di tosse per attirare la nostra attenzione. È Dylan. Non dice niente. Lascia solo un foglietto di carta sul bancone e poi va a sedersi ad un tavolo libero non smettendo mai di fissarmi. Io e Clary ci guardiamo per un attimo e poi subito leggiamo il biglietto: "Ti piace Dylan?" con una casella del "sì" e una del "no" sotto. Lo guardo per un secondo poi prendo la penna e aggiungo una nuova casella. Forse. Vado al suo tavolo e glielo lascio senza dire niente. Quando vede la mia risposta sorride e viene da me.

-Quando hai finito il turno passa in libreria da mio nonno- dice facendo il misterioso e poi se ne va senza aggiungere altro.

Non resisto più così dieci minuti prima della fine del mio turno chiedo a C di coprirmi e scappo in libreria. Quando entro vedo Sam pronto per uscire.

-Dove vai? Tuo nipote mi ha chiesto di venire qui- dico

-Fidati, non mi vorrai fra i piedi quando vedrai quello che ha preparato. Va' al tuo piano. Ci vediamo Faith- dice abbracciandomi

-Ciao Sam- lo saluto prima che esca poi corro su per le scale impaziente rallentando quando arrivo agli ultimi gradini

-Dylan!- lo chiamo per capire dove si trova, ma non risponde. Continuo a camminare e lo trovo che mi aspetta seduto a terra su una coperta, dove di solito mi siedo io, con una cesta per picnic e delle candele appoggiate sopra.

-Cos'è tutto questo?- chiedo

-Considerala come una cena a lume di candela- dice aiutandomi a sedermi sulla coperta

-Perché?- chiedo incrociando le gambe per stare più comoda

-Perché tu mi piaci Faith e voglio fare le cose per bene con te-

-Davvero? Allora mi farai conoscere la tua famiglia e il tuo mondo da ricchi?- chiedo scherzando

-Ne sarei felice. E tu mi farai conoscere la tua famiglia?- chiede guardandomi intensamente

-Vedremo-

-Non riesci proprio a darmi una risposta precisa vero?-

-Così è più divertente. Hai preparato tutto tu?- chiedo indicando il cestino che presumo contenga del cibo

-In realtà mi ha aiutato Dorotea, la mia governante. Mi ha cresciuto ed è stata molto contenta di aiutarmi. È felice che abbia trovato una ragazza per bene- dice iniziando a tirare fuori degli spaghetti e del pollo.

Per tutta la sera Dylan mi è sembrato strano. Quasi assente eppure ha preparato tutto questo per me.

-Mi dici a cosa pensi? Hai detto a malapena due parole da quando abbiamo iniziato a mangiare. Cosa ti preoccupa?- dico rompendo il silenzio

-Devo chiederti una cosa- dice abbastanza nervoso. La luce delle candele ormai quasi consumate illumina le goccioline di sudore sulla sua fronte. Sembra preoccupato e anche parecchio.

-Puoi dirmi quello che vuoi- lo incoraggio a parlare

-Però devi dami una risposta concreta-

-Ci proverò-

-Vuoi essere la mia ragazza?- mi chiede tutto d'un fiato. Rimango spiazzata per un attimo e poi mi riprendo dalla sorpresa per questa domanda

-Sì- rispondo avvicinandomi a lui. Si avvicina lentamente e mi bacia con delicatezza prima la fronte, poi la punta del naso, le guance, l'angolo della bocca e infine sulle labbra. Mi appoggio sul suo petto e restiamo abbracciati fino a quando le candele non si consumano del tutto costringendoci a tornare nel mondo reale che per un attimo mi è sembrato sparire, mentre ero fra le sue braccia. 

Solo NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora