9. Salsedine

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Lena

Il telefono suona e mi sveglia.
Sono le 10 e vorrei continuare a dormire, ma non resisto all'impulso di controllare il telefono.
S: tra 30 minuti sono da te, prepara il costume!

Cazzo, cazzo, cazzo. Me ne ero completamente dimenticata.

Mi alzo di fretta dal letto, faccio colazione e preparo lo zaino alla rinfusa. Avevo promesso a Sofia e le altre che oggi sarei andata al mare con loro, ma l'ho completamente rimosso dalla mente.
Indosso il costume sotto ai vestiti e spero di non aver dimenticato niente.
Suona il campanello e io mi fiondo fuori casa senza pensare a cosa ho dimenticato.

Dario

- Ti prego Dario! - mi sta implorando Francesco.
A quanto pare ha conosciuto una tipa che gli piace da morire e oggi lo ha invitato al mare, chiedendogli di portare degli amici.
- Ma c'è già Nicolas, perché devo venire anch'io? - non è che io abbia piani diversi per oggi, ma non mi piace fare le cose all'ultimo minuto, e poi mi diverto a vederlo mentre mi supplica.
- Ma devi esserci anche tu! - mi prega lui, come un bambino.
- E poi ci sono anche le sue amiche, è un'occasione d'oro per tutti e tre! -
Insiste ancora fino a che non cedo, davanti alla sua scenetta tragicomica. Avrei potuto accettare fin da subito, ma in quel caso mi sarei perso la sua recita disperata e non sarebbe stato altrettanto divertente.

Lena

Di tutte le cose che potevo lasciare a casa, ho dimenticato quella più importante: il mio bracciale. Passo l'ora del viaggio in macchina impegnata a coprirmi i polsi scoperti, dove i tagli sono visibili sulla mia pelle pallida.

Quando arriviamo sulla spiaggia e vedo la marea di gente che c'è, inizio a sentirmi a disagio. Sofia e la sua amica Carlotta, invece, si sono già spogliate e mettono in mostra i loro corpi magri e atletici.
Stringo le dita sulla mia maglia larga, insicura se toglierla oppure no, davanti a tutte queste persone pronte a giudicare.
Mi blocco quando Sofia risponde ad una chiamata.
- Noi siamo sulla spiaggia, e voi? Dai che vi stiamo aspettando! - sta dicendo, contenta.
Mi avvicino a lei e attiro la sua attenzione, perché non so che cosa stia succedendo.
- Chi stiamo aspettando? - le chiedo sussurrando, per non disturbare la chiamata. Lei tappa il microfono del cellulare con la mano.
- Un ragazzo che ho conosciuto alla festa insieme ai suoi amici. -
Non faccio in tempo a immagazzinare quell'informazione, che Sofia inizia a sbracciarsi per farsi vedere dai nuovi arrivati.

Dario

Vedo una ragazza con i capelli blu ed un costume molto striminzito che agita le mani tra la folla della spiaggia. Accanto a lei ci sono due ragazze: una con i capelli scuri e corti, e un'altra con i capelli lunghi e biondi.
Quando la riconosco, rimango sorpreso.

Vorrei andarle incontro e abbracciarla, ma poi mi ricordo della biblioteca e della sua amica.
Faccio finta di non conoscere nessuno e nel momento delle presentazioni, mi presento anche a Lena. Lei mi fa un sorriso timido e lancia un'occhiata a Sofia, per controllare che non noti niente. La ragazza sembra non riconoscermi, il che potrebbe essere un vantaggio.

Con i ragazzi decidiamo di pranzare al bar vicino, mentre le ragazze sono rimaste sulla spiaggia a prendere il sole, anche se fatico ad immaginarmi Lena stesa sull'asciugamano ad imitare le sue amiche.
- Avete visto che gnocca è Sofia? - se ne esce Francesco, contento della sua conquista. In effetti Sofia è una bella ragazza, ma ne conosco di più belle. La mia mente pensa automaticamente a lei.
- Eh sì, anche la mora, Carlotta, non scherza! - aggiunge Nicolas, prima di addentare il suo panino.
- L'altra invece è strana forte, non si è nemmeno messa in costume. - dice Francesco.
- È vero, ma poi ha proprio l'aria stramba, sta sempre zitta. - concorda Nicolas.
Sento un velo di rabbia ricoprirmi pesantemente, perché loro non la conoscono e stanno sparando giudizi a tappeto.
- Magari sta zitta perché non ha niente da dire. - rispondo allora secco, lasciandoli entrambi interdetti.
La prima volta che l'ho incontrata, la pensavo esattamente come loro, e questa consapevolezza mi fa sentire uno schifo.
Vorrei aggiungere qualcosa, ma un movimento sullo sfondo mi distrae.
- Vado in bagno. - annuncio, per poi allontanarmi dagli altri e seguire quella chioma bionda.

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