ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴛᴛᴇ

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Seokjin era sdraiato sul letto di Namjoon, che dormiva beatamente circondando il suo corpo con le braccia. Era stata un'altra giornata fin troppo tranquilla senza Jimin. Ogni volta che Jungkook e Yoongi gli portavano da mangiare, tornavano con il vassoio quasi pieno. Sia per la cena di ieri, sia per la  colazione e il pranzo di oggi. Dire che erano un po' preoccupati per questa situazione era un eufemismo, dato che tutti avevano paura di rivivere la quasi anoressia del loro migliore amico.

E anche dire che Seokjin era preoccupato era una bugia bella e buona. Lui era terrorizzato. Sapeva quanto Jimin tenesse a Taehyung, era il suo amato soulmate, e gli sembrava alquanto strano che quest'ultimo si fosse allontanato da lui. Doveva parlare con Taehyung e lo avrebbe fatto, al più presto.

Spostò la testa verso Namjoon e restò incantato dalla sua bellezza: aveva la bocca leggermente aperta e sembrava un bambino. Quando dormiva infatti i lineamenti, di solito un po' duri, del suo volto si trasformavano in quelli dolci e belli di un angelo. Accarezzò con dolcezza la sua guancia, lasciandogli poi un leggero bacio sul naso. Namjoon sbatté le palpebre e sorrise vedendo il volto del suo fidanzato a pochi centimetri dal proprio. «Buongiorno, tesoro» borbottò con la voce impastata dal sonno.

«Buon pomeriggio, vorrai dire, amore» replicò Seokjin ridacchiando.

Gli lasciò un bacio a stampo sulle sue morbide labbra, delle quali si era innamorato dopo tanto tempo. Namjoon aveva provato fin da subito qualcosa per il più grande, mentre l'altro aveva scambiato il proprio amore per dell'affetto profondo, quasi fraterno. Tra i due era sì, il più grande, ma anche il più coglione a volte – come quando non riusciva ad accettare qualcosa che era dentro di lui e si convinceva che fosse tutt'altro.

Namjoon sbuffò. «Scusami tanto, ma la notte fatico a dormire» disse mostrandogli un sorriso malizioso, con le sue solite fossette a farne da contorno.

Seokjin avvampò e gli diede una manata sul braccio. «A proposito, mi fa ancora male la schiena» disse e increspò le labbra piene in un piccolo broncio.

«Stanotte non mi sembrava ti facesse poi così male» replicò l'altro.

«Namjoon!» urlò Seokjin avvampando in pochi secondi, quindi gli diede l'ennesima manata sul braccio per l'imbarazzo. «Dio, quanto ti odio».

Namjoon lo abbracciò e si mise sopra di lui, appoggiando i gomiti al lato del suo corpo per non fargli male con il suo peso. «E invece io ti amo più di quanto tu possa immaginare, Jin» mormorò per poi baciarlo con passione.

Seokjin ricambiò il bacio. «Io ti amo più di quanto tu ami me, ricordalo» replicò con voce roca staccandosi da quel leggero contatto, che racchiudeva solo tanto amore.

Namjoon mise il broncio, offeso. «No, io ti amo di più» affermò e si mise a sedere, incrociando le braccia al petto e aggrottando le sopracciglia in un'espressione corrucciata. Un bambino, ecco cosa era in fin dei conti il leader del loro gruppo, senza il quale i BTS non sarebbero mai esistiti.

Seokjin sbuffò, sia per il suo comportamento da bambino, che per il fatto che si era staccato dal bacio e allontanato dal suo corpo, lasciandolo al freddo. «Ci amiamo allo stesso modo, va bene?» disse cercando un compromesso. Era l'unica cosa che poteva fare in situazioni del genere.

Namjoon sorrise e annuì. «Va bene!» esclamò.

Mi sembra di avere a che fare con un bambino, pensò Seokjin. A volte si chiedeva come avesse fatto a innamorarsi di lui, poi quando sorrideva lo capiva, e quando facevano l'amore ancora di più. Mentre quando aiutava gli altri con quei discorsi filosofici che tanto amava, il suo cuore esplodeva e provava soltanto il desiderio di amarlo ancora di più.

ho bisogno di te ; vmin, kookga ✓Where stories live. Discover now