ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜᴀᴛᴛᴏʀᴅɪᴄɪ

823 72 93
                                    

Non sapeva da quanto tempo era sdraiato sul proprio materasso a guardare il letto sopra di lui. Probabilmente ore, o forse anche pochi minuti. Ma con il dolore che provava, era probabile che il tempo passasse molto più lentamente. Osservava il letto sopra di lui, sì, ma a quale scopo? La forma del corpo di Jungkook sul materasso era molto diversa da quella piccola e sempre rannicchiata del suo ChimChim. Che poi, si ostinava ancora a chiamarlo "suo", quando non lo era mai stato. Un giorno avrebbe tanto voluto sussurrargli all'orecchio: «Sei mio», magari mentre facevano l'amore, oppure quando qualcuno gli si avvicinava ammiccando, per ricordargli che non sarebbe mai stato di nessun altro all'infuori di lui.

Sospirò e si voltò verso il comodino. Aprì un cassetto e prese una scatola lunga, prima contenente il braccialetto che gli aveva regalato Jimin – gioiello che indossava tutt'ora. La aprì e tirò fuori una foto di loro due, che aveva portato a stampare all'insaputa di Jimin e che rimaneva a guardare ogni volta che sentiva la sua mancanza.

 La aprì e tirò fuori una foto di loro due, che aveva portato a stampare all'insaputa di Jimin e che rimaneva a guardare ogni volta che sentiva la sua mancanza

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

La osservò col sorriso sulle labbra: erano così felici insieme, lo erano sempre stati. A Taehyung bastava stare con Jimin quando era triste, che subito il suo morale saliva alle stelle.

Richiuse il comodino e baciò la foto, buttandosi poi sopra il letto e stringendosela al petto. Sorrise e si sentì una di quelle adolescenti delle serie tv o dei film su Netflix, che sorridevano come delle ebeti solo a guardare una foto del loro amato, anche se andava tutto male. Una lacrima scomparve tra i suoi capelli castani, ma fu l'unica. Era probabile che Jimin fosse etero, non doveva preoccuparsi se stava appiccicato a Yoongi, soprattutto perché proprio lui era innamorato perso di Jungkook. Eppure non riusciva a togliersi quel macigno dal petto: la cosiddetta gelosia.

Sbuffò e si mise a sedere. Prese il cuscino e infilò la foto dentro la federa per averla sempre accanto a sé la notte, poi strinse con le braccia il cagnolino che gli aveva lanciato Jimin una settimana prima riempiendosi con il suo profumo ancora presente.

«Taehyung?» La voce triste di Jungkook lo sorprese.

«Mh?»

«Ehm... non so come dirtelo» mormorò l'altro affacciandosi dal letto di sopra.

Taehyung gli sorrise dolcemente. «Dimmelo e basta. Sai che non ti giudicherei mai».

«Okay» Jungkook prese un respiro profondo. «Secondo te Yoongi è innamorato di Jimin?»

Inutile dire che Taehyung rimase sorpreso da quelle parole e, soprattutto, dal tono preoccupato e ansioso con il quale gli erano state rivolte. Un dubbio iniziò a farsi strada nel suo cervello: non lo scacciò, come era solito fare, ma decise di indagare per poter aiutare il suo amico. «Non so cosa provi Jimin-»

«Ma infatti io ti ho chiesto cosa prova Yoongi, non lui».

«Oh» Taehyung si schiarì la voce. «Non credo, sai? Il suo cuore urla un altro nome».

ho bisogno di te ; vmin, kookga ✓Where stories live. Discover now