ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠᴇɴᴛɪǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ

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«Jin, ho intenzione di riavvicinarmi a Jimin» disse Taehyung e guardò il ragazzo accanto a lui dritto negli occhi, nei quali vide tanto affetto. Poco più in là sedevano Yoongi e Jungkook, che annuivano in contemporanea mentre intrecciavano le loro dita. Che coppia, pensò Taehyung prima di sospirare rumorosamente. «Ma non so come fare».

Seokjin sorrise e gli strinse la mano con affetto. «Fagli vedere che ci sei».

Il castano aggrottò le sopracciglia. «E come?» domandò, scoraggiato. Non sapeva da che parte farsi per rimediare ai suoi errori. L'unica cosa che sapeva è che avrebbe dovuto farsi il culo per riavere Jimin accanto a sé. L'aveva ferito troppo, ma aveva intenzione di rimediare in tutti i modi possibili. Avrebbe girato per la città nudo, se voleva significare poter riacquistare la sua fiducia e il suo affetto.

«Aiutandolo, semplice. Cerca di esserci quando ha bisogno di aiuto, preoccupati per lui. Mostragli che ci tieni davvero a rimediare» propose Namjoon facendo sembrare davvero fin troppo semplice il percorso che Taehyung avrebbe dovuto affrontare. «Jimin non ha mai smesso un attimo di volerti bene».

Taehyung sbuffò. «Dubito che me ne voglia ancora» mormorò e abbassò lo sguardo lucido sui propri piedi. Si sentiva soffocare. L'unica cosa che avrebbe voluto fare in quel momento era abbracciarlo e basta, ma sapeva bene che un solo abbraccio non avrebbe risolto il casino che aveva combinato.

«Ma certo che te ne vuole! Davvero, ripeto: sei un coglione» replicò Hoseok ed entrò nella sua visuale con un sorriso a increspargli le labbra. «Andrà tutto bene. Avete la benedizione del dio del sole e...» Posò lo sguardo su Nam e ridacchiò. «di quello della distruzione».

I ragazzi scoppiarono a ridere nel sentire il nomignolo che Hoseok aveva dato a Namjoon, il quale si alzò e iniziò a ricorrerlo per il salotto con una ciabatta in mano. E mentre li osservava con un sorriso sulle labbra, Seokjin si chiese cosa gli fosse passato per la testa quando aveva deciso di mettersi con il suo attuale fidanzato, nonché bambino della situazione.

Namjoon andò a sbattere contro il tavolino di vetro e fece cadere un vaso, che si frantumò in mille pezzi sul pavimento. Le risate dei ragazzi presenti si intensificarono e il povero ragazzo avvampò.

«Vedi? Avevo ragione!» urlò Hoseok, mentre si piegava in due e si teneva lo stomaco a causa delle risate.

Namjoon sospirò e si lasciò cadere sulla poltrona, mentre le risate cominciavano a spegnersi. Taehyung sorrise e posò lo sguardo su Yoongi e Jungkook, che si guardavano negli occhi. Si stavano tenendo per mano e sembravano non fare caso a quello che accadeva intorno a loro. Era come se esistessero solo loro due. Si chiedeva se in futuro anche lui e il suo angelo sarebbero potuto essere come loro, se ciò che sognava giorno e notte sarebbe mai diventato realtà e tutto il dolore che stava provando sembrasse nulla rispetto alla gioia che avrebbe provato stando con lui.

«Ragazzi!» La voce di Jimin arrivò forte e chiara alle orecchie di Taehyung, il cui cuore iniziò a battere più velocemente del normale. Tutti si zittirono. Ci fu un po' di confusione proveniente dallo studio. «C'è qualcuno così gentile da aiutarmi?»

Hoseok sorrise. «Ora arriva Taehyung! Noi altri siamo troppo occupati a prendere in giro Nam» urlò, quindi ghignò in direzione del castano, che aveva iniziato a tremare.

«Che!?» gridò il biondo. «Oh, ehm, okay!»

Taehyung sbiancò. «Voi siete pazzi» mormorò e sentì le gambe farsi mollicce.

Seokjin lo prese per un braccio e lo costrinse a mettersi in piedi. «Vuoi riavvicinarti a lui? È il momento giusto per cominciare» disse e lo spinse verso il corridoio.

ho bisogno di te ; vmin, kookga ✓Where stories live. Discover now