ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ sᴇᴅɪᴄɪ

826 65 40
                                    

Taehyung, seduto sul letto lasciato vuoto da Hoseok (l'aveva dato per scomparso già da due ore), osservava la figura di Jungkook sul materasso sopra al suo. Dopo pranzo si era sdraiato sul proprio letto e non aveva spiccicato parola. Aveva solamente guardato il soffitto con gli occhi persi in chissà quali pensieri.

«Kookie?» Jungkook si affacciò e Taehyung notò uno sguardo diverso dal solito: sembrava più tranquillo e forse anche più felice e rilassato rispetto ai giorni prima, ma non disse nulla. Era come se fosse lì solo con il corpo, mentre la sua mente l'aveva lasciata chissà dove. «Tutto bene?»

Jungkook sorrise. «Mai stato meglio» rispose.

«Hai finalmente capito di essere gay e ti sei scopato Yoongi?» domandò una voce che conoscevano fin troppo bene.

Taehyung sobbalzò e si voltò di scatto verso la porta, senza accorgersi del viso del minore che stava diventando sempre più rosso. Vide Hoseok appoggiato al muro con le braccia incrociate, che sorrideva ammiccando nella direzione del maknae.

Sbuffò. «Tu devi sempre essere nel mezzo, eh?» domandò sorridendo leggermente a causa della domanda scomoda che aveva fatto al suo migliore amico.

Ma il pensiero di Jungkook e Yoongi insieme lo rattristò un po'. Non tanto per la coppia, sinceramente li vedeva molto bene insieme e se Hoseok avesse avuto ragione, sarebbe stato contentissimo per Yoongi, che lo amava con tutto se stesso, quanto per il fatto che avrebbe voluto esserci lui al loro posto con Jimin. Desiderava il suo soulmate fin troppo. Non c'era una notte in cui non pensava a lui che, oltre che avergli preso completamente mente e cuore, era entrato come un tornado anche nei suoi sogni. Sognava sempre loro due, in un futuro migliore, dove si tenevano per mano, si baciavano, facevano l'amore e, soprattutto, si amavano.

Chiuse gli occhi per frenare le lacrime che arrivavano puntualmente ogni volta che pensava a lui e, soprattutto, a loro due insieme. Non sarebbe mai potuto accadere, perché Jimin non lo amava e ora l'aveva perso, forse per sempre; ma sapeva che era la cosa migliore per entrambi.

«Ei» Un Hoseok sorridente appoggiò una mano sulla spalla di Taehyung risvegliandolo dai suoi sogni a occhi aperti. «Sono il vostro sole, io ci sono sempre!»

L'altro scosse la testa e un leggero sorriso gli increspò le labbra. «Sicuro» rispose alzando gli occhi sul volto radioso di Hoseok.

«Allora?» domandò il maggiore spostando lo sguardo sul letto del moro.

Jungkook arrossì. «C-Cosa te lo fa pensare, scusa?»

Taehyung sorrise di fronte al suo imbarazzo. Era così ingenuo. Il suo corpo aveva risposto per lui: anche se non avessero fatto sesso, qualcosa era accaduto, e Taehyung ne era felice. Cercò di non fare caso alla tristezza che, nel sentire quella notizia, era apparsa in un punto della sua anima, e si focalizzò solo sulla gioia che provava per i suoi due amici. O almeno ci provò, perché i suoi occhi dicevano tutt'altro.

«Il fatto che sei arrossito come un cretino, per esempio?» replicò Taehyung e sorrise vedendo lo sguardo pieno d'odio che gli puntò addosso Jungkook. «Sai che puoi dirmi tutto, Kookie».

Hoseok lo prese per i capelli e lo fece abbassare. «Volevi dire "dirci", vero?» domandò e lo guardò dritto negli occhi finché non annuì. A quel punto lasciò la sua chioma e sorrise tornando a guardare il minore. «Ammettilo».

Jungkook sbuffò e si lasciò cadere all'indietro, battendo poi il capo sul muro e scatenando le risate dei suoi compagni di stanza. Si portò una mano alla testa e li guardò male. «Non ridete, mi sono fatto male!»

Taehyung roteò gli occhi comicamente e Hoseok urlò: «È il karma!» scoppiando a ridere subito dopo.

Il corvino mise il broncio e incrociò le braccia al petto. «Fatevi gli affari vostri» Cominciò a scendere le scale del suo letto, ritrovandosi poi faccia a faccia con gli altri due. «Anche perché io sono ancora vergine».

ho bisogno di te ; vmin, kookga ✓Where stories live. Discover now