Capitolo 8 - Giorno 45 (parte 3/5)

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Erano le 4 di pomeriggio e Jae insieme ai suoi amici stavano guardando delle serie TV a casa della ragazza per potersi rilassare dopo l'ultimo duro esame, intanto che i BTS davano il meglio di loro stessi alle prove.
Ne avrebbero avuto un altro solo la prossima settimana, per cui decisero di prendersela con comodo e cazzeggiare un po' quella giornata.
- Andiamo al The Min's? – domandò d'un tratto Jae, sperando che i suoi amici non chiedano il motivo o quant'altro, solo che ovviamente Nari, fu la prima ad inarcare un sopracciglio.
- Come scusa? – chiese lei facendo finta di pulirsi l'orecchio con il mignolo – Credo di aver sentito delle voci, perchè di sicuro non sei stata tu a chiederci di uscire. –
- Già, stai bene Jae? – Daeshim la guardò a sua volta con espressione basita.
- Non è così strano voler uscire. –
- Questo è vero... se non parliamo di te! Non usciresti neanche se ti puntassero una pistola addosso! – Nari parlò lanciando le mani per aria in disperazione, gesto che provocò risatine soffocate dagli altri due.
- Ora che ci penso... è da stamattina che sembra con la testa tra le nuvole. – osservò Daeshim portandosi la mano sotto al mento ed analizzando l'amica dalla testa ai piedi.
- Giusto, e poi chi era il tizio con cui ti sei fermata a chiacchierare ieri? –
- E soprattutto perchè non ci hai presentati? Ti vergogni di noi? – Daeshim sapeva essere molto teatrale, ma lo faceva solo per far ridere le sue amiche.
- Oh ragazzi, andiamo, era solo un amico... di vecchia... data e non poteva rimanere per molto. – cercò di scusarsi senza destare troppi sospetti.

La verità era che Jae sperava che avesse rivisto Jungkook dopo quello che si erano detti ieri, e sapeva che poteva sembrare infantile, quasi stupido, però voleva essere sicura di aver fatto tutto quello che poteva per rivederlo, ed andare in un locale sembrava il minimo.
- Tu non ce la dai a bere, però andiamo, ho proprio voglia di un caffè. – Daeshim si alzò dal divano, facendo cenno anche a Nari di alzarsi.
- Ok... ma ci devi delle spiegazioni! – concluse con un sorriso.

Nel mentre, i BTS avevano finito la millesima prova e lo staff, contento dei risultati, cominciò i preparativi tecnici in quanto i ragazzi avevano dato come al solito il meglio di loro, per cui si erano ritrovati ad avere un'oretta libera per sè stessi.
- Spero di non svenire sul palco questa sera, abbiamo provato come animali. – Yoongi era sempre il primo a lamentarsi.
- Eddai hyung, andiamo a prenderci qualcosa da bere e poi ti sentirai meglio. – propose immediatamente Jungkook, sperando di convincere in modo subdolo gli altri ad andare al The Min's come al solito.
- Jungkookie, in momenti come questi, mi rendi orgoglioso di te. – Jin affermò portandosi la mano in viso e facendo finta di piangere.
Il piano del minore andò a gonfie vele visto che in meno di un quarto d'ora tutti caddero d'accordo per uscire al loro solito posto.
Una volta arrivati al bar, che quasi sempre a quell'ora era vuoto, si sedettero al loro tavolo vicino alla finestra e Jungkook cominciò a guardarsi intorno in modo quasi nevrotico, cercando con lo sguardo la ragazza che sperava fosse là.

Non le aveva chiesto un vero e proprio appuntamento ieri, anche perchè non può permettersi certe cose, però sperava che magari si facesse trovare "per caso" nel locale; avrebbe voluto vederla prima del concerto, come una specie di incoraggiamento, ma di Jae non c'era traccia.
Leggermente incupito, il minore riportò l'attenzione sui suoi compagni che, anche se avevano notato il comportamento assente di Jungkook, continuarono comunque a fare finta di niente e chiacchierare tranquilli, aspettando che fosse lui a parlarne apertamente.

All'improvviso i campanellini aggregati alla porta del locale rieccheggiarono nell'aria, segno che qualcuno stesse entrando e gli occhi di Jungkook viaggiarono velocemente verso quella direzione, per poi scorgere tre persone entrare, accompagnate da molteplici risate.
Gli occhi di Jungkook si illuminarono capendo che era proprio Jae ed i suoi amici con i quali era anche ieri.

- Quindi, a che cos'è dovuto questo cambiamento? – Jungkook sentì l'amica di Jae chiederle, non osservando i ragazzi nascosti da un piccolo separè dai motivi floreali.
- Non lo definirei un cambiamento – rispose con un sorriso cercando con gli occhi un tavolo libero – direi che forse ora ho la giusta motivazione. – esclamò contenta scegliendo un tavolo e posizionandosi in mezzo ai due amici sotto gli occhi attenti do Jungkook.
- Hey... – bisbigliò Jimin a Namjoon - ... non è lei la ragazza di ieri? –
- Sì... anche oggi è qui. – rispose fissando lo sguardo su Jungkook che era intento ad osservarla da lontano. – Una coincidenza? -
- Vi ricordo che ieri le ha detto "Magari ci rincontreremo qui" – si intromise Yoongi – ed ha aggiunto anche "Magari domani" – esordì con fare losco, addocchiando a sua volta il minore.
- Giusto! – Jimin fece gli occhi grandi mentre sussurravano – E lei gli ha anche risposto "Magari"! –
- Quindi, queste cose le tenete a mente ma i passi per le coregrafie no? – Hoseok sbuffò contrariato.
Osservando l'espressione di Jungkook ancora rivolta verso la ragazza, Yoongi ghignò.
Qualcosa stava succedendo e sarebbe stato divertente da guardare.

D'altro canto, Jae era terribilmente in imbarazzo a causa della raffica di domande da parte dei suoi amici.
- Ora basta! – Nari esclamò decisa, catturando anche l'attenzione dei barman ed obbligando Jae a coprirsi la faccia con le mani imbarazzata e soffocando una risata.
- Magari non gridi, così non ci sente tutta la Corea! – ghignò Jae con il viso ancora coperto.
- È per caso... la canzone? – affermazione alla quale Jae sgranò gli occhi e deglutì nervosamente.
- Oddio, sì! È per quello che è così felice? – Daeshim era sconvolto – Oh Jae, benvenuta tra gli ARMY! –
- Hey hey! Non portarmi nel vostro mondo fatto di pazzia. C'è una differenza tra il piacerti una canzone ed essere ossessionato da un gruppo di ragazzi. – dichiarò Jae decisa – E dicendo questo, ditemi cosa volete da bere, così vado ad ordinare e non vi sento per un po'. –

Tutti i BTS avevano sentito la conversazione e si erano divertiti parecchio anche se non avevano la minima ideea di cosa stessero discutendo. Tutti tranne Jungkook, che grazie alla sua doppia identità, sapeva esattamente a quale canzone si stesserro riferendo.
- Hey... – Yoongi si riferì al minore - ... quella non è la ragazza di ieri? –
- Giusto, il tuo angelo custode? – intimò Namjoon sbattendo le palpebre teneramente.
- La tua salvatrice? – insistette Taehyung cominciando a ridere sempre più forte.
- La tua guardia del corpo. – aggiunse Jimin con gli occhi ridotti a due fissure.
- La tua... – Hobi stava per continuare il gioco ma Jungkook lo interruppe con un gesto della mano ed alzandosi dal tavolo.
- Sì sì, la mia tata, la mia salvezza, la mia eroina, dai, almeno inventatene altre se dovete prendermi per il culo tutto il tempo. Venite con qualcosa di fresco, nuovo, insomma... sorprendetemi! – e dicendo queste parole si allontanò dal tavolo dei ragazzi con un enorme sorriso, senza neanche aspettare una loro replica e s'incamminò verso la fila per ordinare, posizionandosi proprio dietro a Jae in silenzio.

Lei stava trafficando con il cellulare e grazie all'altezza di Jungkook, quest'ultimo fu in grado di vedere perfettamente con chi stava parlando: era la madre.
Non potè vedere la conversazione, anche perchè non voleva essere inquietante del tutto, ma osservò Jae aprire la fotocamera con l'intenzione di farsi una foto, probabilmente per mandargliela.
Quando l'immagine di Jae apparse sullo schermo del telefono, Jungkook si intromise nella foto all'ultimo istante e la ragazza quasi fece cadere per terra il telefono dallo spavento per poi girarsi con un enorme sorriso verso di lui.
- Signor celebrità! Ci si rivede. – cantò lei allegra – E non solo, ora ho anche una foto con Jeon Jungkook in persona! – affermò lei mostrandogli la foto che aveva appena scattato - Secondo te c'è qualcuno che pagherebbe una somma decente per questa? –
- Non vedo un motivo per il quale la gente non la vorrebbe pagare profumatamente. – scrollò le spalle guadagnandosi un'occhiataccia da Jae vista la sua arroganza improvvisa – Ci sono due bellissime persone in quella foto e da quello che so, la bellezza si paga. –
Jae, nell'udire il complimento indiretto, gli offrì un sorriso timido ed impacciato che Jungkook trovò assolutamente adorabile.

- Secondo voi cosa si staranno dicendo? – Jimin li osservava dal tavolo insieme agli altri, tutti estremamenti vicini l'uno all'altro intenti a borbottare.
Hobi: - Non so cosa si stiano dicendo, ma sembrano rincoglioniti tutti e due. –
Taehyung: - Perchè sorridono così? –
Jin: - Così come? –
Taehyung: - Così... strano. – proferì facendo un espressione spaventata facendo ridere Jin ed obbligando Yoongi a darsi uno schiaffo sulla fronte.

Dall'altra parte del locale gli amici di Jae stavano avendo una conversazione simile.
- Ma quello... – comincio Daeshim con sguardo sbarrato, sull'orlo di un infarto.
- S-Sì... quello è proprio Jungkook! – Nari non riusciva a togliere gli occhi dai due – Cioè... Quel Jungkook. – aggiunse ancora più sopresa.
- Ma si conoscono? – Daeshim ormai stava per avere una crisi essendo un grande fan dei BTS – Allora era sempre lui anche ieri? –
Nari si voltò verso l'amico a bocca aperta, incredula, per poi ritornare lo sguardo verso i due che chiacchieravano allegramente ancora davanti al bar, ma senza ordinare.
Infatti i barman li guardarono in cagnesco per qualche minuto visto che avevano fermato la fila, ma comunque non dissero nulla, procedendo con gli altri clienti alle spalle dei due che continuavano a parlare come se non si accorgessero di niente attorno a loro.
- Ma se lui è qui, questo potrebbe dire che... – Nari ormai sembrava un investigatore privato e Daeshim colse al volo a cosa si riferisse l'amica, per cui cominciarono a guardarsi intorno, per vedere se effettivamente anche il resto del gruppo fosse là.
Una volta localizzati, Nari prese parola.
- Ok... Daeshim, guardami e ascoltami attentamente ok? – l'amico annuì con la testa prendendo una grande boccata d'aria ad occhi chiusi e unendo le mani sul tavolo a mo' di preghiera – Bene, allora, non voltarti, ma dietro di te, al tavolo più remoto di questo posto dietro ad un separè ci sono... loro. – bisbigliò l'ultima parola e Daeshim, colto dall'entusiasmo improvviso, si voltò con uno scatto difficile da ignorare e fece contatto visivo con Jimin, il quale fu attirato dall'improvviso movimento eseguito da Daeshim.

I due si guardarono per qualche secondo senza dire o fare niente, pietrificati, fino a quando, per porre fine alla situazione imbarazzante, Jimin gli fece un cenno di saluto con la mano e lanciò un sorriso nella loro direzione, imitato anche dal resto dei suoi compagni.
- Quelli sono gli amici della ragazza? – domandò Jimin dopo aver finalmente rotto il contatto visivo con il tizio dalla faccia allibita.
- Questo... o potrebbe semplicemente venire nei bar e sedersi con degli sconosciuti a cazzo. – commentò ironico Yoongi – Certo che sono i suoi amici! Sono venuti insieme! –

I due gruppi rimasero divisi ma collegati allo stesso tempo, collegati dall'attaccamento di Jae e Jungkook che non riuscivano a fermarsi dal sorridere l'uno all'altra.

StarstruckWhere stories live. Discover now