Capitolo 9 - Giorno 45 (parte 4/5)

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- È difficile credere che tu sia una celebrità visto che ti trovo sempre qui. – Jae aveva finalmente ordinato le bibite insieme a Jungkook che aveva insistito per pagare tutto.
Jae non è tipo che si faccia convincere, soprattutto quando si tratta di soldi, ma in un modo o nell'altro non potè rifiutarlo.
Forse per il sorriso, forse per il suo modo di essere o per la gentilezza, fatto sta che le risultava quasi impossibile dirgli di no, qualcosa di nuovo per lei.


- È difficile credere che tu riesca a superare gli esami visto che ti trovo sempre qui. – rimbeccò Jungkook che si era appoggiato al bancone in attesa della loro ordinazione, guadagnandosi una risatina da parte della ragazza.


- 100 punti per Jungkook. – affermò lei, alzando le braccia in segno di arresa – Come siamo acidi mister celebrità, non ti ha insegnato nessuno che alle persone più anziane va portato rispetto? –
- Oh, dovrei chiamarti noona allora? – domandò lui inarcando un sopracciglio.
- Quello come minimo, e poi ti ricordo anche che mi devi 3 favori. –


- Sarei più che felice di sdebitarmi con te, noona, ma ancora non ho ricevuto alcuna richiesta. –
La ragazza ghignò, rispondendogli esattamente come la prima volta.
- Tutto a suo tempo giovane Jungkook. –

Il barista portò le bibite dei due gruppi su un vassoio unico e Jae e Jungkook lo guardarono perplessi sul da farsi.
Jimin, che li aveva osservati quasi ogni istante, intuendo il piccolo problema sbocciato, si avvicinò velocemente ai due salutando Jae.
- Hey! Chi si rivede, ci siamo incontrati anche ieri ma avevo... –
- La mascherina in volto. – completò Jae con un sorriso disarmante che obbligò Jimin a sorridere a sua volta.
- Esatto! Il mio nome è Jimin. –
- Jae, molto piacere. –


Jungkook non capiva cosa stesse facendo il suo amico, ma decise di stare zitto e vedere che pazza ideea era venuta al suo compagno.
- Sentite, perchè non vi unite a noi? – chiese Jimin con naturalezza alla ragazza che si ritrovò in una situazione un po' complicata.
Non che non le facesse piacere conoscerli, ma il problema era Daeshim, un fan sfegatato del gruppo, non voleva metterli a disagio oppure infastidirli, ma qualcosa dentro di lei le consigliò di accettare.


- Per me va bene, vado dagli altri a comunicarglielo. –
- Ok, noi portiamo le cose da bere al nostro tavolo. – esclamò contento Jimin che prese il vassoio dalle mani di un Jungkook palesemente stressato.

- Hyung... – cominciò lui una volta allontanati dalla ragazza - ... che diavolo stai facendo? –
- Che sto facendo? – domandò innocuo riprendendo posto al tavolo tra gli altri che ancora non sapevano cosa fosse successo.
- Che sta facendo? – chiese Hobi curioso.
- Jimin ha appena invitato Jae e i suoi amici al nostro tavolo. – gli sguardi di tutti quanti caddero su Jimin che sembrava fresco come una rosa e senza una preoccupazione al mondo.
- Che c'è di male? – chiese ancora lui con fare innocente.
- Già. – intervenne Yoongi che capì al volo cosa stesse confabulando il suo compagno – Vogliamo solo incontrare i tuoi amici. Giusto? – domandò a tutti i presenti che annuirono solo per dispetto a Jungkook.

Jae invece arrivò al suo tavolo e parlò velocemente.
- Ok, ragazzi, prima che cominciate con le domande devo dirvi... –
- QUELLI SONO I BTS!! – sussurrò gridando Daeshim.
- E conosci Jungkook? – anche Nari era sconvolta, questo non era mai un buon segno.
- Ok, vi spiegherò tutto più tardi, ora però vi prego di comportarvi come due persone civili, e qui mi riferisco più a te Dae, perchè i ragazzi ci stanno aspettando per berci una cosa insieme. –
Il viso di Daeshim divenne rosso ed euforico, poi blu a causa della mancanza di respirazione ed infine viola rischiando il soffocamento, invece Nari, come suo solito, non fu destabilizzata più di tanto, ma le rimase la bocca aperta comunque.


- B-Bere c-con i B-B-BTS? –
- Perfetto, ora Daeshim ha perso la capacità della parola. – Jae voleva spararsi a questo punto.
- La soluzione è che stia zitto, ora andiamo prima di dare nell'occhio come nostro solito. –

I tre si avvicinarono al tavolo dove i ragazzi li aspettavano con fare accogliente e sorrisi sui loro volti.

StarstruckWhere stories live. Discover now