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Era decisamente un timbro di voce che faceva venire i brividi addosso a entrambi

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Era decisamente un timbro di voce che faceva venire i brividi addosso a entrambi.
Richard perché non si aspettava che avrebbe iniziato a parlare, beh, così presto e con Gavin.
Mentre quest'ultimo si era forse arreso troppo presto, ma il fatto era che non voleva costringere il corvino a parlare fino a quando lui non se la sarebbe sentita di farlo.

《Sì, Richard. 》
Un sorriso nacque spontaneo sulle labbra del ragazzo mentre incastró gli occhi grigi in quelli blu di lui, e per un attimo ci fu quella fusione di colori che gli fece avvertire un secondo brivido.
Si mise inginocchiato davanti a lui, raccogliendo tra le mani quelle pallide del suo ex paziente e le andò a stringere leggermente.
Le sue dita era fredde ma le mani erano così morbide che sarebbe rimasto a riscardarle per tutta la notte.
《Ripetilo, ti prego. 》
Sussurrò ancora una volta Gavin e il corvino, togliendo le sue mani da quelle dell'altro, appoggiò le dita sul petto del ragazzo.

《Gavin.》
La sua voce era leggermente rauca, forse dovuta proprio al fatto che non aveva parlato per molto tempo e quindi si sentiva un po' quel tono marcato che sarebbe passato con il tempo.

《Cosa succede qui ?》
Entrambi si voltarono in direzione della porta, dove sulla soglia di essa ho era un Connor  confuso e arrabbiato. Più che altro era incazzato nero, vedendo il suo ragazzo fin troppo vicino a suo fratello.

《Richard h-》
Venne subito interrotto dal corvino maggiore, il quale strinse i denti e i pugni.

《Non me ne fotte un cazzo, Gavin. Ora torna in stanza.》
Sibilò  scrutando gli occhi intrisi di terrore del suo ragazzo; il quale già sapeva che gli aspettava una punizione per non essere rimasto a letto con lui. Connor  non era mai stato geloso, perché Gavin non aveva mai trasgredito le sue regole  e si era sempre comportato in modo fedele nei suoi confronti.  

Gavin parve pensarci su, prima di rispondere:《no.》disse finalmente, guardando parecchio male l'altro.

Connor ci rimase, era paralizzato perché nessuno mai aveva infranto un suo ordine.
Fece un sibilo mentre si avvicinò piano a lui, con fare minaccioso.
《Cosa hai appena detto ?》
Sibilò  tra i denti.
Richard invece guardava la scena, in disparte, come se stesse guardando un film.

《Non verrò in camera da te. Te lo scordi. 》
Sussurrò.
Connor caricò  uno schiaffo e fece scontrare la sua mano con la guancia dell'altro, producendo uno schiocco così pesante che in poco tempo si formò  anche una bella stampa sul viso del più basso.
《Ripetilo se ne hai il coraggio. 》
Disse poi l'altro.
Il viso del suo ragazzo era rimasto girato a causa dell'impatto e guardava gli occhi chiari, freddi del corvino e fratello minore dell'altro, quasi supplicandolo  con lo sguardo.
Richard  non mosse nemmeno un muscolo, anche se sentiva dentro di sé un grande nodo  di emozioni che io andava  a stringere.

《Non verrò nella tua camera.》
Disse una seconda volta, portandosi una mano sulla guancia lesa, mentre l'altro  caricava un altro schiaffo.

Richard, prontamente si alzò e bloccò il suo polso, facendolo voltare verso di  sé.
Molto probabilmente  aveva fatto uno sguardo spaventoso, dato che Connor lasciò con uno strattone quella sua presa, fece dietrofront  e se ne tornò in camera.

《Grazie.》
Sentì  sussurrare Gavin.
Richard non disse nulla, gli lanciò uno sguardo e se ne andò anche lui in camera.

Doppio aggiornamento in questa settimana solo perché avevo voglia di scrivere ed ho la testa che è  un pozzo pieno di idee~

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