≈Tu per me sei aria [Aizawa x OC]

~ The Night We Met ~

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Mi sono impegnata molto per scrivere questo capitolo perché ci tenevo, avendolo già programmato da molto. Spero non vi risulti noioso😅

Grazie di cuore a tutte per i voti e le views che continuano ad aumentare, rendendomi felicissima!! 😁

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Take me back to the night we met.
When the night was full of terrors
And your eyes were filled with tears
When you had not touched me yet
O

h, take me back to the night we met

I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met

I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Take me back to the night we met

◊ Aizawa POV ◊

Mi sembra di vivere la vita di un altro. Le mie giornate erano impiegate dalle stesse cose che facevo prima di incontrare Aria, ma non riuscivo a capacitarmi di come le giornate finissero, sapendo che non potevo assaporare le sue labbra.

Aria. Solo il suo nome mi faceva sentire una fitta al petto, difficile da ignorare. Quel nome che da quando l'aveva pronunciato la prima volta mi aveva attratto così tanto, quel nome così libero.

    Non riuscivo ancora a capacitarmi di come l'avessi lasciata andare via, senza dire nulla, ormai due settimane fa. Rimasi schiacciato dalle sue parole, dal senso di inadeguatezza che non sapevo provasse, ma che in realtà condividevo anche io, solo che non gliel'ho mai voluto dire.

Sento il cuore divorato in un buco nero se penso all'ultima volta che l'ho vista. Gli occhi rossi, le ciglia bagnate, le guance arrossate e le labbra rubino. Era bellissima, peccato che stesse piangendo solo per colpa mia. Non ho resistito a stringerla a me, sentendo il suo corpo minuto scosso dai singhiozzi, che io ho causato. Per un attimo ho dimenticato tutto, beandomi solo della sua vicinanza e del suo profumo.

    Però è inutile negarlo, avevo combinato un gran casino in quel bagno del cazzo. Se solo fossi riuscito a spiegarle, forse sarebbe cambiato qualcosa. Volevo dirle che quella ragazza era vicina al bagno, con la nausea e che mi ha chiesto aiuto, ma poi si è chiusa in bagno con me e, prima che me ne rendessi conto, mi stava spogliando.

Non so se è stata maggiore la mia stupidità o la sua sfrontatezza. Però so che gli occhi di Aria quando ha aperto quella porta mi hanno ucciso. L'ho vista andare in pezzi davanti a me, perdere ogni certezza, per poi odiarmi. I suoi occhi cristallini si sono macchiati di una nuvola oscura, solo per colpa mia.

    L'unica cosa che frena i miei sensi di colpa, che mi impedisce di andare da lei per riprendermela, e che mi lascia infinite domande senza risposta, è come mi abbia detto freddamente che è stata con un altro.
Mi ha guardato senza un minimo di incertezza, dicendo che non gli importa quello che faccio perché non siamo mai stati insieme.

Quando ci penso è difficile trattenere la rabbia, verso chi poi? Non verso Aria, né verso l'uomo senza volto che si è preso quel corpo perfetto. Forse, solo verso me stesso, che non sono stato in grado di parlare con lei, che non sono stato abbastanza maturo da dirle i miei sentimenti, abbandonando la paura della sua reazione.