L'inizio del tutto (Cap.1)

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"Così com'è tu lo sai,
nonostante tutti i guai
È la strada più diretta
verso il cuore delle cose
Che è sempre un cuore che batte
Come un tamburo che
annuncia la vittoria"
-Jovanotti - Nuova era-

Principato di Monaco, 2018

«Maggie, pronto mi senti? Mi senti? Pronto?»
«Sì, Josie, ti sento. Perché hai il fiatone? Stai correndo?»
«Ci siamo riuscite! Ci hanno scelto!»
«Aspetta, Josie, non ho capito, cosa hai detto? C'è rumore qui, la macchina del caffè sta macinando...»

«Ho detto che ce l'abbiamo fatta! Lascia stare, sto arrivando e ti racconto tutto... arrivo!»

Josie correva il più veloce possibile, quanto i polmoni glielo permettevano, non vedeva l'ora di raggiungere Maggie alla tavola calda per dirle tutto.

*****

Il rumore della campanella sulla porta attirò l'attenzione di Maggie, la quale era assorta a preparare l'ennesimo caffè della giornata, alzò la testa e vide davanti a lei una Josie completamente accaldata e senza fiato.
«Accidenti tesoro, sembra tu abbia fatto una maratona. Avanti, vieni qui. Siediti... dimmi tutto!»
Oltrepassò il bancone e accompagnò la sorella minore verso lo sgabello più vicino.
Una volta seduta e calmato il respiro, Josie guardò Maggie con occhi pieni di euforia e parlò:

«Maggie, ce l'abbiamo fatta, è andata! Hanno scelto noi!»

Maggie sapeva perfettamente di cosa stesse parlando Josie, e la guardò completamente sbalordita.

«Stai scherzando?!»

«No, te lo giuro! Mi ha chiamato oggi Evelin, la responsabile dell'associazione Paddock Club, il buffet è nostro!»

Maggie fu costretta a sedersi, un'ondata d'ansia le travolse ogni singola parte del corpo. Non poteva credere a quello che Josie le stava dicendo, certo lei aveva acconsentito a partecipare al bando, ma mai avrebbe pensato che sarebbero state scelte tra tanti partecipanti. Il solo pensiero di preparare un buffet per i quattro giorni del gran premio di Monte Carlo per persone di un certo calibro la mandavano in tilt.
Josie si accorse che la sorella aveva completamente cambiato colore, conoscendo Maggie capì immediatamente che l'ansia l'aveva posseduta; le prese le mani e avvicinandosi al suo viso sussurrò:

«Andrà tutto bene, Maggie! Siamo brave e ce la possiamo fare!»

Maggie si svegliò dalla trance, la guardò e sospirò profondamente cercando di ripetersi: «Siamo brave... siamo brave...»

«Sì, Maggie, lo siamo.»

«Ce la possiamo fare...», ripeté di nuovo Maggie con voce piatta, quasi in un sussurro.

«Sì, certo che lo possiamo fare!», insisteva Josie piena di speranze stringendole le mani, cercando di dare alla sorella tutta la forza necessaria per poter cacciare via l'ansia.

Conosceva bene Maggie, conosceva le sue paure più nascoste, combatteva spesso insieme a lei le sue ansie. La dolce e frenetica Maggie non era esattamente sua sorella ma bensì la sua sorellastra, poiché era figlia della seconda moglie di suo padre, Joseph Moreno. Quest'ultimo, di origini italiane, ventidue anni prima aveva sposato una sua compaesana marchigiana, due anni dopo la loro unione nacque una splendida bambina, Josie.

Purtroppo, subito dopo il parto, la mamma Isabella morì con un'emorragia. Papà Joseph si ritrovò ad essere un uomo del tutto solo con una neonata senza libretto d'istruzione per fare il genitore; lui era un meccanico di auto, ma, a causa della situazione improvvisa che si era creata, non aveva modo di lavorare. Fu così che venne licenziato dall'officina dove era assunto, dopo aver ricevuto diversi richiami di assenza ingiustificata sul lavoro.
Prese l'unica decisione che gli sembrava giusta, con i pochi risparmi in tasca che aveva e una bambina in fasce si trasferì da alcuni suoi amici che vivevano nel Principato di Monaco. Grazie al loro aiuto trovò modo di lavorare qua e là, senza particolare qualifica, un tuttofare. Un anno dopo conobbe Abigail, una ragazza monegasca di origini indiane e la sposò, anche lei aveva una figlia quattro anni più grande della piccola Josie, la quale aveva appena un anno. E fu allora che le loro vite cambiarono radicalmente.

My passion /Charles LeclercWo Geschichten leben. Entdecke jetzt