Capitolo 7: "PROPRIETÀ PRIVATA"

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Passano un paio di giorni e sono ancora in viaggio, non mancano le prime sorprese...

"BOOM" -uno sparo mi sfiora l'occhio,

"Chi ca**o seiiii??" -sento un isterico urlare dalla finestra.

"Sono Nik ho 12 anni e mi sto incamminando pacificamente verso la collina" -rispondo con area apparentemente e decisamente stressata, tesa e incosciente, anche leggermente stordita dal suono di quel maledetto colpo...

"Questa è proprietà privata" -mi urla contro con l'occhio nel mirino che continua a puntarmi.

"Cosa volete da me, ammazzarmi?" -chiedo con molta nonchalance nascondendo i miei nervi pronti ad esplodere...

"Cerco di proteggermi ragazzino, e dovresti farlo anche tu"

-esclama posando il fucile sul pavimento del balcone.

"In che senso proteggermi?" -chiedo incosciente.

"Questa città, questo paese, questa gente è molto strana"

-mi esclama con occhi rossi...

"Signore questo lo avevo capito, io vengo pacificamente per dirigermi verso la collina" -gli dico intento a calmarlo.

"E chi dovresti incontrare alla collina? Lo sai vero che ci sono ancora circa 260km da percorrere?"

"Sì signore, lo so!" -esclamo rivolgendomi a lui.

"Beh ci vuole coraggio a fare tutti quei chilometri a piedi"

-mi risponde.

"Non si preoccupi, di cose strane ne ho passate abbastanza" -gli rispondo a mia volta...

"Entra in casa se ti va!" -mi dice il signore che fino a poco prima tentava di ammazzarmi.

"Grazie mille, ma non posso" -gli dico senza pensarci un secondo.

"Hey ti sembrerà strano ma io posso aiutarti, so quello che stai passando e so dove stai andando. Se ne vuoi parlare con calma sono qui per darti supporto" -mi sento urlare mentre mi incammino verso la via giusta.

"Ah sì, cosa sai di me?" -gli rispondo anche io urlando...

"So di te, del ragazzo nero e della voce che gira in paese riguardo la maledizione... beh se non vuoi entrare sappi una cosa, con tutto il mio cuore ti sconsiglio di andare da Greece (la cartomante su in collina) potrebbe trarre da te solo profitto, sei un ragazzo sensibile e potrebbe usarti per i suoi sporchi motivi senza che tu te ne accorga neanche"

"Grazie, ma finora non ho rischiato niente e ho perso tutto, ci devo almeno provare è la mia unica via di uscita da questo maledetto tunnel, tra l'altro il vecchio me è ancora in coma se non mi muovo potrei non capirci più niente, meno di quello che capisco ora" -gli rispondo deciso a non ascoltarlo, rialzo lo zaino che ho appoggiato per terra e me ne vado. Mi incammino verso la strada giusta e continuo a camminare verso una direzione ben precisa ma... rischiandoci la vita.

Inoltre, non credevo che qui in Niaco ci fossero leggi così concessive sulla legittima difesa

Finora non sapevo neanche che la cartomante si chiamava Greece, effettivamente una parte di me sa che sto sbagliando a consultarmi con una cartomante, diciamo che sono considerate le persone più spregevoli e opportuniste del mondo, però credo che sia la mia unica possibilità, chi altro potrebbe riportarmi sulla terra se non la persona con i contatti giusti per farlo. Devo rischiare altrimenti rimarrò bloccato qui per sempre, e io non sono pronto a lasciarmi una vita indietro e iniziarne un'altra...

La mia seconda vita 1: Un incubo che diventa realtàWhere stories live. Discover now