Capitolo 9: Il gioco della mezzanotte

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"OOOH" -sbadiglio uscendo dal mio sacco a pelo, "Che bel sole!" -esclamo subito dopo...

Ho deciso che più tardi andrò a fare un giro nel bosco, ma ora faccio colazione.

"Vediamo un po', mah, le cose che ho portato fanno tutte schifo, BLEAH". Strano ma vero si intravede un bar vicino al mio accampamento.

Dopo essere uscito dal bar mi fa quasi strano non essere stato assassinato da nessuno che incomincio a mangiare tranquillamente senza pensare a quali potrebbero essere le conseguenze... mangio, mangio, chiudo gli occhi e mi risveglio guarda caso proprio nel bosco dove di lì a poco sarei andato...

"WOW, sono già qui! -penso entusiasta, ma poi ricordo che fino a qualche secondo prima ero da tutta un'altra parte a mangiare uno stupendo muffin... 'sto bosco sembra la foresta di Hoia-Baciu (il luogo più infestato al mondo), e in effetti non ne differisce molto..."Benvenuto nel Midnight Game" -leggo il titolo di una lettera trovata per terra.

"Mezzanotte? Ma se non sono neanche le 11 di mattina..." -penso tra me e me, anche se in effetti è buio

"Ma... mi hanno rapito e portato qui?" -penso, penso e ripenso finché non decido di continuare a leggere il bigliettino.

"Devi prendere un foglio, scrivere il tuo nome e..." -leggo dal bigliettino, "No, non è possibile" -penso, "...fare attenzione allo spirito" -continuo a leggere, "GIOCO? SPIRITO? Beh, altro che horror..."

-penso.

Ma poi leggo quelle minuscole scritte quasi invisibili che definiscono totalmente i rischi di questo gioco malato. "Dovrai tenere per tutto il tempo in mano una candela accesa e portare con te un accendino o qualsiasi cosa che possa riaccendere la candela in caso lo spirito la spegnesse quando si trova vicino a te; il gioco terminerà alle 3:30 del mattino seguente e durante tutto il gioco non puoi fermarti per più di un paio di secondi altrimenti lo spirito potrebbe prendere possesso di te e conviverci per sempre, ricorda inoltre che è impossibile rifiutarsi di giocare e che un semplice rifiuto porterà a gravi conseguenze e pegni da pagare" -leggo ciò che comprendevo a stento da quelle minuscole paroline scritte sul foglio.

Mi viene un'altra crisi e me la prendo con l'albero vicino a me, ma ormai devo iniziare prima che si faccia tardi... "NICOLAS" -scrivo sul foglio dopo averlo girato dalla parte vuota, mi giro intorno, e guardo l'orologio, sono le 23:59, lascio il foglietto per terra,, prendo la candela e l'accendino a fianco ad essa ed incomincio a camminare...

"Che cavolo, si ghiaccia!" -esclamo ad alta voce. Sono ancora le 00:35, sto camminando a vuoto da circa mezz'ora in questo ridicolo bosco, ed ecco che davanti a me si intravede un'ombra. "Perché tutto questo a me, voglio dire, siamo miliardi di persone al mondo proprio io devo subire tutto questo?" -penso facendomi venire un altro attacco isterico. Così butto la candela per terra, ovviamente essa cede e si spegne e io svengo di conseguenza risvegliandomi dove ero prima, ora sono circa l' 1:40 di mattina...

"E ora cosa succede? Non ho rispettato le regole" -continuo a farmi dei film mentali, ma ormai è troppo tardi, una cosa è sicura, è stata tutta colpa di quel dannato muffin... Mi rifugio di nuovo nel mio sacco a pelo e torno a dormire, pronto per riprendere la mia camminata verso la collina il giorno seguente. Devo arrivarci il prima possibile, devo sapere con precisione cosa mi sta accadendo e da dove spunta questo mondo parallelo.

La mia seconda vita 1: Un incubo che diventa realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora