Capitolo 8: L'incubo dei rintocchi

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Oggi è il 6 Dicembre 2120 saranno passati, boh, circa 5 giorni, ho perso anche il conto... fino a poco fa ero in cammino, ma finalmente mi sono potuto fermare in un ostello qui vicino per fare un pisolino come si deve, le persone che ho conosciuto qui sono gentilissime e apparentemente meno strane del solito, un bellissimo passo avanti...

"TIC-TOC, TIC-TOC" -ascolto con un forte mal di testa. "Come scusa?, non ci sono orologi in questa ca**o di stanza!" -inizio a immaginare che altro guaio avrei passato di lì a poco.

"TIC-TOC, TIC-TOC" -persistevano i rintocchi. È come un conto alla rovescia, non ci capisco niente ed i rintocchi continuano ad essere sempre più veloci di volta in volta. Erano le 17:30 del pomeriggio ed accendendo il mio telefono mi accorgo che invece sono le 23:59. "Ma questa cosa non ha senso" -continuo a pensare.

*rumore di stoviglie che cadono*

Le cose si incominciano a chiarire, quelli che ho conosciuto in questo infestato manicomio chiamato ostello sono dei semplici psicopatici...

*suono di un carillon*

"Ahahah, che ridere, manca solo la bambola assassina"

-penso ingenuo.

"Chi manca?" -sento una voce femminile intenta a richiamare la mia attenzione. Non mi giro, ho troppa ansia. "Non ti preoccupare piccolo" -esclama la stessa voce mentre qualcosa mi sfiora la spalla...

"Ok, ok, ok, ok, calma Nicolas, CALMA NICOLAS"

-continuo a ripetermi in mente in un silenzio assoluto. "Sono io, sono il tuo incubo, ti perseguiterò sempre ovunque tu sia, mi trasformerò in qualsiasi cosa pur di vederti soffrire" -esclama con quel sorrisino psicopatico. Dopo neanche 30 secondi cedo alla tentazione e mi giro. "Certo, ora non c'è nessuno" -urlo dando pugni ad un vecchio mobile. "Ne sei proprio sicuro" -sento la voce provenire dal basso. "TIC-TOC, lo senti? Ahahah". Abbasso lo sguardo e mi ritrovo un'innocua bambola intenta ad ammazzarmi, e non posso fare altro che mettermi nei panni di un sofisticato detective in una delle sue sfigate avventure in cui si ritrova con una bambola indemoniata avanti...

"Mmm, com'era il nome di quel film? Ah giusto, Xfiles" -pensavo velocemente sapendo che ogni secondo è vitale. Prendo la bambola e la sbatto nel microonde di questo stupido ostello, premo il tasto verde e... BOOM! Ecco che la bambola prende fuoco. Secondo una vecchia leggenda, facendo prendere fuoco ad una bambola indemoniata, essa si libera da tutte le entità, che così facendo sarebbero rimaste bloccate nel microonde. "Beh infondo se sei in un mondo di pazzi, devi pensare come un pazzo...".

Faccio subito i miei stupidi zaini per scappare via da questi problematici mentali, e mentre sollevo lo zaino dal letto, si sente profondamente il click della serratura della porta in questa stanza muta...

"Oddio mi hanno chiuso dentro... e ora? Devo per forza saltare dalla finestra" -dico a me stesso autoconvincendomi...

"Ca**o se fa male" -appena mi alzo da terra dopo essermi lanciato dal 1° piano mi ritrovo 7 signori in camice nero con tanto di candela a rincorrermi.

"Ma che drama, non c'è la posso fare" -ironizzo su una questione seria sorridendo, ormai sono abituato a correre... Corro e corro a più non posso, faccio altri 3km circa e mi addormento nel mio sacco a pelo. Infondo, meglio soli che male accompagnati. Inoltre, continuo imperterrito a fantasticare su cosa accadrà in questa mia enorme avventura alla sconfitta del male.

La mia seconda vita 1: Un incubo che diventa realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora