Capitolo 5B: Ultima notte in compagnia

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Vivo la giornata chiuso in camera e con una scusa non vado neanche a scuola. 

La vera domanda è come potrei andarci in queste condizioni? Mi prenderebbero per malato terminale a rischio infettivo e mi metterebbero in quarantena. 

La mia trasformazione è quasi completa, la cosa sta diventando sempre più seria. Cosa mi toccherà fare dopo? Questa è l'unica cosa che davvero non riesco ad immaginare.

E niente, tra cucina e camera mi stanco e mi metto a riposare, non è ancora notte ma non so come, sono qui, nella mia seconda vita. Nel mio incubo.

Stavolta però non sono a casa mia, mi trovo al parco, luogo in cui tutto è iniziato. Li vedo arrivare da lontano, tutti mi abbracciano esclamando "Per fortuna sei ancora salvo!", io sconcertato non riesco a proferire verbo. Ci incamminiamo tutti verso casa di Marco.

"Vi va di vedere un film" chiede Marco, "Un film non può salvarmi ma okay, guardiamolo" replico.

Così passa la serata, alla fine del film tutti sono pronti a parlarmi seriamente conoscendo già il mio possibile destino.

"Sai quello che ti aspetta Nik, vero?" chiede retoricamente Marco,

"No, non lo so proprio" rispondo.

"Ti aspetta una lunga strada... nel vero senso della parola!" continua Chiara

"Già, un bel po' di chilometri..." conclude Giovanni.

"Potete essere più chiari?" replico insistentemente.

Marco si alza prende un foglio piegato dal mobile e me lo consegna

"Questa è una mappa, dovrai raggiungere questa Cartomante, l'unica persona di questo pianeta che può salvarsi... dal momento che non potrai più accedere al pianeta Terra è l'unica alternativa che ti rimane!" aggiunge Marco.

"Già" dicono tutti in coro.

La rassegnazione solo mi manca. Così deve andare, ed io ce la devo fare. Ce la posso fare.

"Ragazzi... perché non sto ritornando sulla Terra, in genere a quest'ora già mi teletrasporto. Cosa sta succedendo?" chiedo preoccupato.

"Nik, non tornerai mai più sulla Terra se non riferendoti alla Cartomante, ti sei completamente trasformato nel Ragazzo Nero" dice Giovanni.

Che ansia...

"Aspetta, ti preparo qualcosa per il viaggio" dice Marco scendendo in cucina.

Risale pochi minuti dopo e mi consegna uno zainetto colmo di cose da mangiare e vestiti.

"Siete seri?" chiedo per ultima cosa.

"Purtroppo sì!" replica Francesca.

"Sappi che seppure riuscirai ad arrivare sulla Terra e non ci vedremo mai più noi ti ricorderemo sempre, sarai per tutta l'eternità nei nostri cuori" replicano in fine.

Uno per uno mi abbracciano, poi si fa una certa ora e io devo andare. Addio famiglia e amici paralleli.

La mia seconda vita 1: Un incubo che diventa realtàWhere stories live. Discover now