Occhio non vede, cuore...?

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Quando Alex riaprì gli occhi era pomeriggio.
Stringeva ancora tra le mani il fazzoletto impregnato di lacrime.
I suoi occhi erano ridotti a due piccole fessure, il celeste cielo delle sue iridi si notava a malapena.
Era colpa del risveglio, oppure del pianto.
Alex decise di alzarsi dal letto per cercare di rintracciare il suo amato topolino, in qualche modo.
Si svestì e si infilò sotto la doccia.
Dopo qualche minuto un ragazzo bello e profumato uscì dal bagno, con un asciugamano che lo copriva dal ventre in giù.
Avvicinandosi al cassetto, lasciò cadere l'asciugamano e prese un paio di boxer neri che portavano una scritta sulla parte elastica, che fungeva da etichetta.
Infilò di fretta i boxer, aprì l'armadio e cercò i vestiti più belli che aveva.
Il suo armadio non era molto ordinato; c'erano diversi appendiabiti vuoti, le maglie e le felpe erano tutte disposte sul pavimento dell'armadio, come se fossero state buttate lì con noncuranza .
I vari Jeans, che probabilmente erano gli unici indumenti sistemati a dovere lì dentro, erano disposti su di un porta-pantaloni marroncino.
Alex si abbassò leggermente per cercare una maglietta stirata in mezzo a tutto quel casino di colori che era il suo armadio.
Tirò fuori una maglia celeste, che si intonava perfettamente con il colore dei suoi capelli.
Teneva molto all'abbinamento di colori che poteva creare con i suoi indumenti e i suoi capelli.
Buttò la maglia sul letto e iniziò a frugare tra i vari jeans, scegliendo quello che poteva essere abbinato al meglio.
Scelse un jeans semplice di un colore neutro che andava sul celeste, con qualche piccola sfumatura di bianco.
Una volta vestito, pettinò i suoi meravigliosi capelli e uscì di casa felicissimo.
Pensava che il posto in cui poteva incontrare Giorgio con più facilità, era il parco del loro quartiere.
Si incamminò a passo svelto verso quest'ultimo, con un sorriso che gli percorreva l'intero viso.

Giorgio's Pov

Giorgio stava leggendo uno dei suoi numerosi libri sull'informatica, quando la sua mente tornò a quella mattina.
Alex, il suo principe azzurro, letteralmente azzurro.
Giorgio mandò a farsi benedire il libro ed andò ad infilare le scarpe.
Aveva voglia di vedere Alex.
Afferrò di fretta le chiavi sulla libreria all'entrata dell'abitazione e con fare scocciato si limitò ad un " io esco " generale.
Mentre camminava cercava con la mente un modo per incontrare Alex, quando passò per il parco.
Giorgio era così preso dai pensieri che non si accorse subito della presenza del ragazzo.
Quando però girò lo sguardo, lo notò.
Era lì, seduto su quella panchina come se lo stesse aspettando, ed effettivamente era così.
Giorgio rimase per un attimo immobile, pensando a quanto aveva voglia di stare con lui e a tutte le cose di cui voleva parlare con il suo principe azzurro.
Fece per avvicinarsi alla panchina, quando una figura femminile e di bell'aspetto occupò il suo posto affianco ad Alex.

Piccolo Grande Amore Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz