"Ti amo"

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Giorgio arrossì leggermente, un piccolo ghigno solcò il volto di Alex.
Il castano prese la mano al ragazzo e i due iniziarono a camminare.
G : "Dove vogliamo andare ?"
Giorgio fremeva, voleva sapere dove voleva portarlo il suo principe azzurro per quella sera così speciale.
A : "Spero ti piaccia il pesce"
G : "Fai doppi sensi ora ?"
Disse Giorgio ridendo di gusto.
A : "Ha ha ha .Va bene, allora se il posto non ti piace non fa niente"
Disse Alex tirando la testa sù, fingendo scherzosamente di essere offeso.
I due iniziarono a ridere dandosi qualche piccola pacca sulle spalle.
Arrivati al ristorante si accomodarono uno di fronte all'altro ed iniziarono ad esaminare attentamente il Menù .
Dopo poco la cameriera arrivò con i loro piatti : ravioli di carne per Giorgio, accompagnati da involtini primavera .
Sashimi e Nigiri per Alex.
Il tutto era accompagnato da due bottiglie, una di vino e una di acqua.
Alex andò giù col vino, ma si moderó molto rispetto al suo solito.
Giorgio invece bevvè solo acqua.
I due parlavano tranquillamente, scambiandosi qualche occhiata dolce ogni tanto.
Una volta terminati i loro piatti presero qualche minuto per sistemarsi, pagarono ed uscirono dal locale.
Non appena misero piede fuori da quest'ultimo il cielo si aprì, lasciando che miliardi di gocce fredde e trasparenti toccassero il suolo.
A : "Cazzo, dove andiamo ora ?"
Disse Alex incrociando le braccia sul petto per riscaldarsi.
G : "Se vuoi possiamo stare a casa mia, mia madre stasera è fuori, come sempre."
Disse Giorgio portando leggermente gli occhi al cielo.
Alex accettò e i due iniziarono a correre facendo attenzione a non scivolare.
Quando arrivarono avanti casa del castano, quest'ultimo prese freneticamente le chiavi dalla tasca dei pantaloni e i due entrarono rapidamente nell'abitazione.
Quando il fiatone diminuì Giorgio iniziò ad illustrare la casa ad Alex.
Dopo aver fatto un giro per tutta la casa, i ragazzi arrivarono avanti la camera di Giorgio.
G : "Questa è la mia camera, prego entri pure"
Disse Giorgio imitando scherzosamente un maggiordomo.
Alex entrò nella stanza, strisciando le mani contro le pareti cercando un interruttore.
Giorgio era dietro di lui.
G : "Fa molto più caldo ora"
Disse Giorgio portando la mano al colletto del suo maglione, abbassandolo leggermente mostrando il collo.
Alex quando vide quella scena avvampò, sentendo dentro di sé una sensazione strana.
A : "Sì, direi di si"
Rispose Alex con sguardo malizioso.
G : "Sai, solo un mese fa non avrei mai pensato di poter 'stare' con un ragazzo.
Anzi, non pensavo di poter stare proprio con nessuno."
Disse Giorgio toccando vari oggetti sulla sua scrivania nella speranza di distogliere lo sguardo da Alex, che nel mentre aveva tolto il gilet lasciando che il suo fisico risaltasse sotto la camicia.
A : "Invece ora stai con me!"
Disse Alex con il suo solito fare scherzoso.
G : "Tecnicamente tu non me lo hai ancora chiesto, quindi..."
Disse Giorgio girando la testa verso la porta di ingresso.
Quando si rigirò per sentire la risposta di Alex, non vide nessuno nella stanza.
Iniziò a guardarsi intorno stranito, quando un lieve fischio arrivò da sotto di lui.
Alex era lì in ginocchio, con gli occhi alti verso di lui che lo guardava, con quelle iridi cielo che lo facevano impazzire.
A : "Non avrò un anello, ma non conta"
Disse Alex sorridendo e porgendo la mano a Giorgio.
Giorgio era stralunato; non riusciva veramente a credere a quello che stava succedendo.
G : "Alex..."
A : "Giorgio, vuoi diventare il mio ragazzo?"
Sul volto di entrambi un sorriso enormemente ampio comparve.
Giorgio tremava leggermente, mentre stringeva sempre più forte la mano di Alex.
G : "Si! Certo!"
Giorgio fece alzare Alex e lo abbraccio fortissimo, portando le mani attorno al suo collo.
I due iniziarono a baciarsi.
Le loro mani iniziarono a perlustrare ogni centimetro del corpo dell'altro.
Alex teneva Giorgio per i fianchi, mentre quest'ultimo gli spingeva leggermente la testa verso di se per averlo più vicino.
Giorgio iniziò a sbottonare la camicia di Alex, scoprendo sempre più velocemente i pettorali scolpiti del suo ragazzo.
Alex intanto gli baciava il collo, facendo scivolare qualche volta la lingua su di esso e giocando con le sue labbra.
Giorgio tolse la camicia di Alex, facendola scivolare lungo le sue braccia verso il basso.
Alex prese per mano Giorgio e lo portò sul letto, lasciando che si stendesse per primo.
Quando Giorgio si stese Alex gli montò sopra,
baciandolo e muovendo il bacino sul suo membro.
Giorgio ansimava, provocando fuoco in Alex.
G : "C-continua..."
Disse Giorgio tenendo Alex per i fianchi e assecondando i suoi movimenti.
A : "Non mi fermo."
Disse Alex muovendosi più velocemente su di lui.
Quando l'erezione di Giorgio arrivò al massimo Alex iniziò a scendere, baciando ogni singolo centimetro del petto di Giorgio, arrivando alla vita.
Alex iniziò a guardare Giorgio in modo provocante, mentre con le mani sbottonava i suoi pantaloni.
Quando questi arrivarono alle caviglie di Giorgio, Alex iniziò a strusciare con il viso sui boxer del suo ragazzo, facendo stringere il lenzuolo tra le mani di Giorgio.
G : "A-alex.. cazzo...ah ..ah"
Alex sentendo il proprio ragazzo ansimare così
piacevolmente abbassò con i denti anche l'ultimo dei suoi indumenti.
Quando questo finì per terra, Alex iniziò a fare su e giù con la lingua sul membro di Giorgio, facendolo impazzire.
Lo prese tutto in bocca, lasciando che le mani di Giorgio accompagnassero la sua testa.
G : 'S-sei bravissimo..."
Quando sentì quelle parole Alex iniziò a toccare il membro di Giorgio, alternando con la bocca.
Dopo poco le labbra di Alex si riempirono di liquido bianco viscoso.
Alex risalì e guardando Giorgio negli occhi si leccò le labbra.
Giorgio iniziò a baciare il suo ragazzo, alzando le gambe e portandole all'altezza del viso di Alex, poggiandole sulle sue spalle.
G : "Voglio essere tuo."
Disse Giorgio guardando Alex negli occhi e iniziando a fare su e giù su sul membro.
Alex sorrise maliziosamente, passandosi una mano sulle labbra, per poi bagnare il suo membro.
A : "Così non ti farà male."
Disse Alex appoggiando la sua escrescenza sull'entrata di Giorgio.
G : "Alex, fai piano.."
A : "Non preoccuparti piccolo"
Alex infilò lentamente il suo membro, accompagnato dai lievi gemiti di dolore che uscivano dalle labbra di Giorgio.
A : "Tranquillo piccolo, ora passa."
Alex iniziò a spingere, tenendo le mani sul viso di Giorgio e baciandolo.
G : " Ah ..ah.. Alex..io ti.."
A : "D-dimmi piccolo...ah"
I due ragazzi ansimavano assieme, riempiendo la stanza dei loro gemiti.
G : "Ti a-amo..."
A : " Ti amo...".
Quella notte Giorgio e Alex la passarono assieme, nel piccolo letto del castano.

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