"In vino Veritas"

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Ad un tratto le risate dei ragazzi si interruppero, lasciando spazio al suono delle onde del mare che serene si infrangevano contro gli scogli.
Alex era appoggiato con la schiena ad uno scoglio che si trovava dietro di lui, mentre Giorgio aveva appoggiato la testa sulle gambe del suo ragazzo.
Il castano era girato su un lato, mentre entrambi guardavano l'orizzonte pensando a chissà cosa.
Ad un tratto il silenzio venne bruciato da un urlo allarmato da parte del ragazzo seduto.
A : "Ma noi domani abbiamo scuola!"
Alex controllò l'orologio del telefono in fretta e furia mentre Giorgio sulle sue gambe inizió nuovamente a ridere e a dimenarsi.
A : "Piccolo, dobbiamo andare. È davvero tardi e domani dobbiamo svegliarci"
Il castano borbottò qualcosa di incomprensibile e si mise in piedi con molta fatica.
Alex mise il braccio di Giorgio attorno al suo collo in modo da non farlo cadere e acchiappando di scatto lo zaino, i due risalirono dagli scogli arrivando al porto.
A : "Ti rendi conto che sono le 23:43 ? È passato velocissimo il tempo. Ora ti riporto a casa e chiediamo scusa a tua madre, va bene ?"
G : "Casa ? HAHAHAH no io non posso tornare a casa HAHAHAH"
Disse Giorgio facendosi prendere da una fragorosa risata, che aveva solo confermato ad Alex che c'era qualcosa che non andava.
A :" Ah no ? Dimmi, quali mostri strani ci sono in casa che non ci puoi tornare ?"
G : "HAHAHAHAHA eeeh c'e mia mamma HAHAHA e non vuole che torni li quindi starò sotto ad un ponte HAHAHA"
Alex si fermò e abbastanza stranito sgranò gli occhi.
A :"Giorgio, che cosa è successo?
Il ragazzo fece girare verso di sé il castano, ponendogli due dita sotto il mento e facendogli alzare la testa per incrociare il suo sguardo.
G : "Come sei sexy Alex, si davvero molto sexy"
Giorgio chiuse gli occhi e cadde rovinosamente addosso al suo ragazzo, addormentandosi.
A :"Il tuo tempismo è sempre ottimo amore mio..."
Alex alzò gli occhi al cielo e accarezzò il capo di Giorgio.
Il ragazzo era abbastanza smarrito in quel momento; non sapeva cosa fosse successo al castano e non sapeva come avrebbe fatto a portarlo fino a...
Ma effettivamente, dove doveva portare Giorgio ora ?
Poteva portarlo a casa sua, ma con quale scusa lo doveva presentare ?
Alex riempì il suo cranio di migliaia di diverse idee tutte abbastanza fattibili.
Alla fine decise di portare la bella addormentata a casa sua, come lo avrebbe presentato e cosa avrebbe detto a sua madre non importava.
Prese Giorgio per il fianco e iniziò a camminare.
Quando arrivò a casa sua, aprì la porta e ad aspettarlo c'era sua madre.
La donna, quando lo vide entrare con un ragazzo apparentemente svenuto, si allarmò subito.
M : "Alex ciao, ma cosa è successo a questo ragazzo?Sta bene ?"
A : "Si mamma, tranquilla, deve solo riposarsi, sai, oggi ha bevuto per la prima volta."
Alex girò lo sguardo verso il suo ragazzo, i suoi occhi parlavano da soli; era totalmente innamorato di lui.
La madre sorrise leggermente, capendo tutta la situazione dall'inizio.
M : "Va bene, allora portalo a letto e copritevi bene che stanotte pioverà molto, buonanotte "
La madre diede un bacio sulla guancia di Alex e tornò avanti alla televisione.
Il ragazzo portò l'addormentato nel letto, con tutta la cura e la delicatezza che aveva.
Gli tolse scarpe e calzini e infilandosi nel letto assieme a lui, alzò le coperte fino a coprire i loro nasi.
Alex guardava Giorgio dormire; era bellissimo ai suoi occhi, così innocente, con quelle fossette leggermente accennate che gli davano un'aria da bambino.
Il ragazzo stava per prendere sonno, quando sentì il castano borbottare qualcosa.
G : "PERCHÉ !!"
Giorgio stringeva gli occhi, mentre muoveva le gambe freneticamente.
G : "No! Non è vero! No!"
Alex quando vide il suo ragazzo così spaventato gli portò una mano sulla guancia e lo svegliò, chiamandolo.
G :"A-Alex ? Cosa è successo ? Dove siamo ?"
A : "Tranquillo piccolo, siamo a casa. Domani ti spiego tutto, ora dormi"
Alex diede un bacio sulle labbra di Giorgio, che chiuse gli occhi e accostò il volto sul petto del suo ragazzo.
Il castano riprese velocemente sonno.
Alex, invece, era spaventato.
Aveva paura che anche Giorgio, come lui, poteva avere dei demoni che non aveva liberato mai con nessuno.
Voleva sapere, doveva.
Chiuse gli occhi, promettendo a se stesso di portare felicità nella vita di quel piccolo ragazzo che dormiva accostato al suo petto.
La mattina successiva i due si svegliarono trovando sul comodino un vassoio contente la colazione e un bigliettino.

     "La colazione è per voi,
          state tranquilli per la scuola. 
                Ps. siete davvero belli abbracciati"
                                  -Mamma-

Alex arrossì leggermente nel leggere quel bigliettino, ma era felicissimo del 'consenso' della madre.
Nel mentre anche Giorgio aprì gli occhi, ridotti a due piccole fessure dal sonno profondo che lo aveva colpito dopo la sbronza.
G : " Ora mi dici dove sono ?"
Disse Giorgio stiracchiandosi, producendo vari mugolii e portando le braccia attorno al busto di Alex.
A : " Siamo a casa mia piccolo "
Disse Alex mettendosi a sedere sul letto e accarezzando i capelli castani del suo ragazzo.
G : " Mh, bene. Ricordavo di essere al porto."
Disse Giorgio guardandosi attorno spaesato, con aria addormentata.
Alex però aveva i pensieri distanti; voleva sapere cosa aveva portato incubi nei sogni del ragazzo assonnato affianco a lui.
Alex socchiuse leggermente gli occhi e strinse a se il castano.
A : "Giorgio.."
Il ragazzo alzò la testa verso la voce che lo stava chiamando.
G : " Ah, allora ci sei"
Disse il castano ridacchiando.
A : " Cosa stavi sognando questa notte ?"
Disse Alex diretto.
Giorgio si bloccò per un istante.
Davvero avrebbe dovuto raccontare...quello ?
Le sue guance diventarono rosse, bollenti.
Il suo tic alla gamba iniziò a farsi sentire, attirando l'attenzione di Alex.
Silenzio.
Un vuoto riempiva il petto e i pensieri del castano.
Era di nuovo li, in quella maledetta classe, tre anni prima.

HEY GUYS ,TUTTO BENE ?
spero che la storia vi stia piacendo ,fra qualche capitolo posterò una parte abbastanza "forte", spero di non rovinare la vostra infanzia.
(io vi ho avvisati eh c: )

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