Mai più!

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Dopo venti minuti di coccole sul divano al caldo, il telefono di Giorgio suonò ripetitivo nelle orecchie dei due ragazzi.
Era la madre del castano che dopo una nottata passata tra discoteche e bar, aveva mandato ripetuti messaggi a suo figlio per avvisarlo che a breve sarebbe tornata a casa.
Giorgio si allarmò non poco: d'altronde fino ad un mese prima nemmeno lui sapeva di essere gay, come avrebbe potuto spiegarlo alla madre...
G : "ALEX!"
A : "Chi, cosa, dimmi..."
Disse Alex, che stava per prendere la via del sonno, passandosi una mano sull'occhio.
G : "È MIA MADRE!"
Giorgio era ""leggermente"" terrorizzato.
Non sapeva nulla del pensiero di sua madre in merito alla diversa sessualità, non sapeva come poteva reagire.
A : "Bene, così mi presento"
Disse Alex stiracchiandosi e aggiustando il colletto della camicia della sera prima, che aveva dovuto indossare per forza a causa della mancanza di indumenti puliti.
G : "No Alex.. penso proprio di no.."
Disse Giorgio con un tono tra il divertito per via della continua voglia di scherzare del suo ragazzo e il disperato.
G : "Non sa nulla di te. E nemmeno di me. E sicuramente il vostro primo incontro, se avverrà, non dovrà essere così .Quindi alzati e aiutami "
Disse Giorgio cercando di adottare un tono più autoritario possibile.
Alex guardò il suo ragazzo preoccupato e si alzò, gli diede un bacio ed iniziò a mettere in ordine il salone, mentre Giorgio pensava alla sua camera e al bagno.
Quest'ultimo era un disastro: nonostante l'attenzione dei ragazzi per non far cadere acqua a terra, il pavimento era in buona parte ricoperto da un velo trasparente e scivoloso.
Invece la camera di Giorgio era abbastanza ordinata, tralasciando, ovviamente, il letto.
Dovette solo cambiare le lenzuola e mettere le sporche a lavare.
Dopo quindici minuti i due ragazzi si riunirono, battendosi il cinque per il buon lavoro svolto.
Il campanello emise un suono stridulo, era la madre di Giorgio.
Quest'ultimo fece segno ad Alex di sistemarsi e di accostarsi dietro il muro che divideva il salone dalle camere.
Giorgio si fiondò alla porta, aprendola con la sua solita grazia.
G :"Buongiorno mamma"
Disse il castano con la solita espressione che ricopriva il suo volto quando parlava con sua madre.
M :"Ciao bello di mamma!"
Una donna alta, abbastanza giovane e con stivaletti neri col tacco solcò la soglia di casa masticando rumorosamente una gomma alla menta.
M : "Scusa se non sono tornata stanotte, ma le mie amiche mi hanno trattenuta più del dovuto"
Disse la donna buttando la borsa sul divano e sedendosi a gambe incrociate su di esso.
Giorgio era letteralmente apatico quando parlava con quella donna.
G : "Si, tranquilla. Senti io dovr-"
La donna lo interruppe continuando a parlare con voce stridula.
M : "E tu cosa hai fatto ieri sera ? Hai giocato come tuo solito oppure sei uscito per una volta?"
Giorgio alzò gli occhi al cielo, aveva ricominciato con le frecciatine da bambini.
Trattenne la rabbia e con tono pacato si rivolse a lei.
G :"No, sono uscito ieri. Vorrei presentarti un mio amico, ha dormito qui perché ero solo e mi ha fatto compagnia."
Intanto Alex, dietro al muro, se la rideva e non poco.
G : "Alex, vieni ?"
Disse Giorgio cercando il più possibile di non tremare con la voce.
Alex uscì dal suo nascondiglio e si affiancò al castano, cercando di mantenere la distanza da "amicocheèvenutosoloperfarmicompagnia".
M :" Giorgio, potevi avvisarmi prima, non mi sarei fatta trovare così"
Disse la madre adottando la solita posa di quando doveva avere un discorso con qualsiasi individuo di sesso maschile.
Giorgio era molto più che imbarazzato.
G :"Ehm, lui è Alex, viene a scuola con me"
A :" Buongiorno!"
Alex uscì dal pericolo in modo veloce ed educato, senza approfondire troppo il discorso.
La madre di Giorgio era visibilmente stranita: suo figlio non era il tipo che usciva, figuriamoci se portava gente a casa.
M : "Quindi voi due siete "amici" ?"
Chiese con le sopracciglia alzate.
G :" Bene ora che vi siete conosciuti lui deve tornare a casa, a dopo, ciao"
Disse Giorgio prendendo Alex per il braccio e aprendo la porta velocemente, per evitare qualsiasi altro contatto con la donna.
Una volta fuori di casa il castano tirò un sospiro di sollievo.
G : " Uff, mai più!"
Disse Giorgio sorridendo sotto i baffi per la scena comica appena accaduta.
A : " Non è stato così brutto"
Disse Alex portando la mano lungo il busto, stringendo quella di Giorgio.
G : " Avresti dovuto vederla dal mio punto di vista...terrificante"
A : " Perché non provi a parlare con lei di noi ?"
G : " Stento a credere che mi ascolti, o che le interessi. Se pure le interessasse non penso sarebbe d'accordo ...quindi vaffanculo!"
A : "Più spontaneo di così si muore "
I due risero di gusto, mentre cercavano un qualsiasi bar per fare colazione, dato il loro stomaco brontolante.

HEY GUYS
¿TODO BIEN?
MI PIACE MOLTO COME È VENUTO QUESTO CAPITOLO, SPERO CHE PIACCIA ANCHE A VOI c:

Piccolo Grande Amore Where stories live. Discover now