"Ho detto no."

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Il ragazzo abbassò lo sguardo.
La donna era completamente inespressiva, come se la persona avanti a lei non fosse suo figlio.
Alex nel vedere quella scena, ai suoi occhi più che pietosa, prese prepotentemente parola.
A : "Buonasera signora."
M : "Tu sei quello che ha fatto diventare mio figlio...gay?"
La pazienza di Alex, che era già andata a farsi benedire dal principio, cominciò a lasciare sempre di più il suo cervello.
M : "Lascia la mano di mio figlio, che schifo!"
Il ragazzo strinse più forte la mano di Giorgio.
A :"No."
M : "Come scusa ?"
Disse la donna con aria sempre più disgustata.
A : "Ho detto no."
La madre di Giorgio assunse un'espressione stranita in volto.
Alex continuò imperterrito.
A : "Lui sta bene con me ed io sto bene con lui.
Lei dovrebbe solo essere felice di questo! Invece è avanti ad una porta con una faccia indignata per giudicare suo figlio! Suo figlio!."
Nuovamente silenzio.
Giorgio voleva sparire.
Uno sguardo di sorpresa riempiva il volto della donna.
Attimi di silenzioso panico.
Ad un tratto, la voce più piccola e smorzata delle tre, si pronunciò.
G :"Io ti voglio bene lo stesso..."
Alex abbassò lo sguardo verso il castano.
Aveva davvero detto quella frase ?
A : "Giorgio non s-..."
G : "Ti voglio bene anche se da quando è morto papà tu non sei più la stessa; ti voglio bene anche se non torni quasi mai a casa la notte; ti voglio bene anche se a volte non mi lasci cibo perché te ne dimentichi. Perché non puoi provare a fare la madre...almeno questa volta..."
La donna perse un battito.
Un respiro affannato.
Un altro battito sfumato.
Lacrime scendevano numerose dagli occhi truccati in nero della figura alla porta.
L'espressione della donna era cambiata.
Nei suoi occhi i ragazzi non leggevano più odio e disgusto, ma compassione e soprattutto tanto pentimento.
M : "Giorgio io..."
La donna si inginocchiò affianco al castano, portando la mano sul suo braccio e accarezzandolo.
M :"Hai ragione ...io non sono una brava madre.
Ho sbagliato, non so nemmeno perché sono qui a rimproverare mio figlio solo perché si è innamorato."
La madre di Giorgio era pentita per davvero.
Solo in quel momento si rese conto che suo figlio le stava chiedendo il permesso, forse, di essere felice.
Il castano si sentì avvolto da braccia che, questa volta, non appartenevano ad Alex.
Lo stava abbracciando, sua madre lo stava abbracciando.
Giorgio non ricordava nemmeno quando fosse stata l'ultima volta che aveva sentito quel contatto.
G : "Mamma..."
M : "Ti voglio bene, scusa per tutto..."
Alex lasciò la mano di Giorgio così che quest'ultimo potesse stringere la donna.
Giorgio si lasciò prendere dal momento e dei piccoli singhiozzi riempiono le orecchie dei tre. 
Alex era felice.
Molto probabilmente era riuscito nel suo intento.
Era riuscito a portare più serenità nella vita del suo topolino.
Anche se in fondo, Giorgio aveva solo bisogno di averlo al suo fianco per poter parlare con sicurezza.
Quando la donna ruppe l'abbraccio, la sua attenzione cadde su Alex.
M :"Ragazzo, mi scuso anche con te; sicuramente questo non é il lato di me che il fidanzato di mio figlio deve conoscere."
A : "Non vi preoccupate"
La madre di Giorgio si alzò in piedi e strinse la mano del ragazzo, in segno di serenità e pace.
G : "Grazie.."
Il castano portò lo sguardo al suo ragazzo.
I suoi occhi brillavano di felicità.
G :"Grazie per essere stato con me...anche ora"
Alex portò la mano sul viso di Giorgio, accarezzando la guancia con delicatezza.
A : "Voglio vederti felice piccolo."
Un abbraccio avvolse i fianchi si Alex.
Giorgio era attaccato al busto del suo ragazzo, con il viso che premeva sul suo stomaco.
Alex avvolse le braccia attorno al collo di Giorgio, dando un bacio sui suoi morbidi capelli castani.
M : "Bene! Alex, vuoi rimanere qui per cena ?"
Disse la donna portando la mano sulla porta per far entrare i ragazzi nell'abitazione.
I due si ricomposero.
A :" Grazie, ma devo parlare anche io con mia madre..."
Disse il ragazzo portando una mano dietro la nuca.
La madre di Giorgio annuì.
G : "Ci vediamo domani?"
Chiese il castano stringendo la mano del ragazzo.
A: "Certo."
Alex lasciò un piccolo bacio sulle sottili labbra del suo topolino e salutando la donna, iniziò a lasciarsi indietro l'abitazione.

HEY GUYS ,TUTTO BENE ?
purtroppo devo dirvi che siamo giunti quasi alla fine della storia...
e si ,mi dispiace tantissimo.
but ,godiamoci assieme questi ultimi capitoli . *piange*  c:

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