2-Sherlock

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Il mio piano era semplice, trovare dei vestiti adatti e dei soldi, andare a teatro e cercare di incontrarla.

La mattina successiva, io e Arsène uscimmo insieme per orientarci un po' nella città. Era molto diversa da Londra o Parigi e lo si capiva dagli enormi palazzi che toccavano quasi il cielo.

Entrammo in molti negozi e all'ora di pranzo un ristorantino di periferia.

Alla sera ritornammo in hotel, cenammo, ci preparammo e ci dirigemmo verso il teatro.

"Vado a prendere i biglietti, aspettami qui." mi fece lui ed io mi appoggiai la schiena al muro alzando lo sguardo verso il cielo stellato.

Affianco a me stavano entrando nobili e benestanti di ogni genere; dame con vestiti enormi e gioielli di ogni tipo. Gli uomini erano tutti vestiti in frac tranne qualcuno che aveva il nuovo smoking. Non c'erano molte ragazze quindi non doveva essere difficile riconoscerla.

Tornai a guardare il cielo immaginando come potesse essere diventata e in quel momento sentì delle risate, inconfondibili nonostante fossero passati 5 anni. All'inizio pensai di essermele immaginate ma quando diventarono più forti capii che non era immaginazione. Vagai con lo sguardo in mezzo alla folla e la vidi abbracciata ad un altro ragazzo più grande di lei.

Non era cambiata per niente, i suoi ricci rossi erano ormai arrivati nuovamente alla schiena, le sue forme erano ormai da giovane donna e non più di una ragazzina. Ma il suo sorriso, beh, il suo sorriso era ancora lo stesso, quello della ragazzina di 12 anni di cui mi ero innamorato e che ancora oggi mi fa battere il cuore.

Scattai in piedi e lei, girando leggermente la testa per scrutare i presenti, mi notò; il suo sguardo cambiò e mi sorrise, il sorriso felice e sincero che tanto mi era mancato.

Rigirò lo sguardo richiamata dal suo accompagnatore un poco infastidito e notò Arsène tornato dalla biglietteria. Sorrise anche a lui e gli fece il gesto di un bacio volante non curando lo sguardo seccato del ragazzo affianco a lei che allungò il passo ed entrò velocemente.

Il francese tornò da me completamente rosso in volto dall'emozione e mi porse i biglietti saltando.

"Avevi ragione, è qui e non si è scordata di noi!" quasi urlò raggiante.

"Si ma calmati, entriamo muoviti!" gli dissi ridendo alla scena.

𝖀𝖓 𝖆𝖒𝖔𝖗𝖊 𝖒𝖔𝖗𝖙𝖆𝖑𝖊 - 𝓢𝓱𝓮𝓻𝓵𝓸𝓬𝓴, 𝓛𝓾𝓹𝓲𝓷 𝓮 𝓘𝓸Where stories live. Discover now