6-Irene

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Dopo la stancante serata con Maximilian ero tornata a casa, salutato mia madre che leggeva nel salotto, ed ero salita per andare in camera mia. Mi misi la mia camicia da notte preferita e sprofondai nella lettura di un libro e nelle morbide coperte del mio letto.

Ero molto ansiosa del loro arrivo. Ero sicura sarebbero arrivati, sono sempre venuti a casa mia, perché non dovrebbero farlo adesso. E se non venissero per quello che ho fatto anni fa? Però sono qui entrambi e sono venuti a cercarmi.

Dopo nemmeno mezz'ora non ero andata più avanti di due pagine, rapita dai miei pensieri, che sparirono improvvisamente quando sentii bussare alla finestra. Corsi ad aprire lanciando il libro in qualche punto non definito della mia stanza.

"Siete in ritardo." scherzai guardando i due appesi alla grondaia sotto la mia finestra.

"Scusaci." rispose Arsène scavalcando la finestra. "Sherlock si era perso per le strade e l'ho dovuto aiutare io." ridacchiò sedendosi sulla sedia della mia scrivania mentre io aiutavo Sherlock a salire.

"Non è vero!" tuonò lui serio appena dentro la stanza. "Sono io che ti ho dovuto guidare perché 'si, si, tranquillo, so la strada'!" rispose il nostro amico.

Mi sedetti sul letto ridendo. Mi erano mancati tanto.

"Sono felice che siate qui. Pensavo foste arrabbiati con me dopo quello che è successo." dissi loro abbassando leggermente la testa per non far vedere il leggero rossore sulle guance. L'unica fonte di luce era il lampione fuori che puntava proprio su di me.

"All'inizio un po'." rispose l'inglese per primo. "Poi mi ci sono fatto una ragione."

"Io sono dovuto tornare a Parigi da mio padre ed ora lo devo seguire in tutto il mondo."

"Dovevi vederlo, sembrava un Clown per come era vestito!" lo prese in giro Sherlock.

"Eddai, è solo trucco di scena!" ribatté Arsène. Ci mettemmo a ridere tutti e tre.

"Dobbiamo fare piano, Sophie ha il sonno più leggero di Orazio." e ricominciai a ridere con loro.

"Ho da dirvi un sacco di cose. Non penso basterà nemmeno tutta la notte!"

"Anche io. In questi 5 anni ho visitato l'intero continente e gran parte del mondo." mi rispose il francese.

"E poi ci sono io che non ho fatto niente di che." e ci mettemmo nuovamente a ridere alla battuta del mio amico inglese.

Continuammo a parlare e a ridere di quello che avevamo fatto negli ultimi 5 anni.

𝖀𝖓 𝖆𝖒𝖔𝖗𝖊 𝖒𝖔𝖗𝖙𝖆𝖑𝖊 - 𝓢𝓱𝓮𝓻𝓵𝓸𝓬𝓴, 𝓛𝓾𝓹𝓲𝓷 𝓮 𝓘𝓸Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon