Ero ancora arrabbiata con Sophie perché non mi aveva fatto andare al circo Lupin e aveva voluto che uscissi con Maximilian Poe, giovane imprenditore che stava imparando il mestiere del padre. A me stava antipatico perché parlava solo di lavoro, politica ed economia dell'America, cose che a me non interessavano proprio, ma mia madre aveva deciso che fosse un buon partito per me e avrebbe saputo trattarmi bene. Per fortuna questa sera saremmo andati al teatro vicino casa mia a vedere un'opera nuova ma ben vista dalla critica mondiale.
Ridendo per finta alle sue battute sulla politica che francamente neanche capivo, arrivammo davanti all'enorme portone. Lui aveva già il palchetto prenotato, uno dei migliori posti dicevano.
Sentì uno sguardo puntatomi addosso e girai lentamente la testa in quella direzione. Non credetti ai miei occhi quando vidi nientemeno che Sherlock Holmes appoggiato al muro affianco al portone del teatro.
Gli sorrisi felicissima di vederlo e facendo un piccolo cenno con la mano in segno di saluto. Non era cambiato di una virgola; era diventato solamente più alto e spigoloso, in più quel cappotto lungo fin sotto le ginocchia non faceva che amplificare ciò.
Max mi richiamò e rigirai lo sguardo davanti a me trovando Arsène fermo a guardarmi con gli occhi spalancati e la bocca aperta. Feci una leggera risatina e un sorriso gigantesco. Ero felicissima di rivederli insieme qui e gli mandai un bacio con la mano. Lui diventò rosso in volto con un sorriso enorme che mi fece ridere nuovamente.
A quel punto Maximilian, molto serio e infastidito, aumentò il passo ed entrò nel teatro rosso di gelosia.
Erano entrambi cresciuti come me ed erano ancora più belli di quanto ricordassi.
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𝖀𝖓 𝖆𝖒𝖔𝖗𝖊 𝖒𝖔𝖗𝖙𝖆𝖑𝖊 - 𝓢𝓱𝓮𝓻𝓵𝓸𝓬𝓴, 𝓛𝓾𝓹𝓲𝓷 𝓮 𝓘𝓸
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