1. Per il bene della comunità

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"Genteeeee la cena è pronta!"

Urlò Hyunjin a squarciagola, grembiule giallo canarino ancora legato in vita e guanti da forno abbinati sulle mani.

"Finalmente, stavo morendo di fa-... Hyunjin, che significa?"
"Come che significa? È pronto da mangiare, non vedi?"
"Era oraaa! Ho una fame da lupi!"

Chungha, che raggiunse i due ragazzi in cucina, rimase estremamente delusa dalla 'cenetta' tanto decantata dal suo coinquilino.

"Eeeeeh!? Ancora ramen istantaneo!? Jinnie avevi promesso una cenetta coi fiocchi! Io stasera lavoro, se non mangio come si deve mi ingozzerò di schifezze! Ma poi a che ti sono serviti il grembiule e i guanti se hai dovuto solo mettere un po'd'acqua calda in microonde?"
"Colpa di Binnie, dopo quello che è successo mi obbliga ad indossare quest'armatura... Prevenire è meglio che-"
"Che curare, certamente! Non vi ricordate cosa è successo l'ultima volta?"
"L'ultima volta? Ti riferisci a quando ha bruciato la padella antiaderente? O a quando ha fatto esplodere il caffè nel micro? Ah, no aspetta, forse intendi..."
"Che puntigliosi... Non potete semplicemente sedervi e godervi il pasto caldo che il più piccolo della casa vi ha preparato con tanto amore?"

Hyunjin era famoso per tante cose, ma di certo l'arte culinaria non rientrava nei suoi talenti e i suoi due amici nonché coinquilini, l'avevano imparato a loro spese.

150mila won per essere precisi: il totale  di due pentole nuove e un nuovo servizio di tazzine da caffè.

"Oh insomma, qui ci vogliono le maniere forti"

La maggiore afferrò al volo una penna dall'astuccio sulla scrivania vicino l'ingresso, andò verso il frigorifero e con un tratto deciso, cancellò tutti i turni di cucina che quella settimana spettavano a Hyunjin.

I tre ragazzi infatti, fin dall'inizio della loro convivenza, avevano stabilito un'organizzazione ben precisa su chi dovesse pulire la casa, lavare le stoviglie e apparecchiare e chi si fosse dovuto occupare dei pasti.

Ormai erano trascorsi due mesi e ogni volta che quell'ultimo compito toccava al minore, gli altri due avevano il terrore di rientrare dal lavoro e ritrovarsi la casa ridotta in cenere.

"Noona che stai facendo!? Lo sai quanto a me piaccia cucinare!!"
"Ti sbagli, a te piace farci soffrire! Sei un sadico bastardo Hyunjinnie!"
"Ma stai zitto! Tu allora sei un perfettino del cazzo! Ogni volta che tocca a te fare le pulizie poi non possiamo nemmeno respirare perché nooo ragazziii attenti oggi ho pulito questo, quello, i germi, gli acari!"
"La piantate da soli o devo chiamare lei?"

Al solo sentire quel pronome femminile, il moro avvertì dei brividi percorrergli la schiena.

"N-no, tutto ma non il demone! La smettiamo subito, vero Hyunjin?"

Hyunjin incrociò le braccia e gli rivolse uno sguardo divertito.

"Binnie non capirò mai come fai ad aver così paura di tua sorella... Voglio dire, è bellissima, intraprendente, forte, intelligente..."
"Hwang, vacci piano, è della mia donna che stai parlando"

Chungha alzò un sopracciglio, mentre il castano sospirò, sedendosi con fare di chi si è appena arreso al suo triste destino.

"Noona toglimi una curiosità... Come mai una come Sunmi, sì fidanzata con una come te?"
"Che vai blaterando, razza di ragazzino cieco?! Ma mi hai vista!? Sono la barista più sexy che tu possa mai incontrare in vita tua, cocco!"
"Sì, sì, sei sexy, ma ora datti da fare e salva la situazione"
"Cioè?"
"Cioè cucinaci qualcosa di commestibile"

La mora aprì il cassetto delle posate e in tempo record, sbatté il cucchiaio di legno sul tavolo.

"P-per favore! Per favore noona, ci potresti deliziare coi tuoi piatti squisiti???"

Changbin diede un leggero colpetto col gomito a Hyunjin, che si affrettò a partecipare a quella scenetta.

"Oh sì, ti prego, le mie papille gustative vogliono essere accarezzate dalle pietanze prelibate che la tua fantastica manina prepara di solito!"
"Beh, se la mettete così, allora..."

Chungha sorrise e, rubando il grembiule a Hyunjin, si mise subito all'opera.

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"Cazzo, questa sì che è stata una cena!"
"A me sarebbe andato bene anche del ramen istantaneo..."

Farfugliò il più alto, riempiendosi il bicchiere di acqua.

"Hyunjin, qua la situazione è seria, o fai qualcosa per imparare a cucinare, oppure non so come andrà a finire"
"Ma che ci posso fare? Io ci provo, però ogni volta qualcosa va storto"
"Basterebbe che tu facessi un po'più di attenzione mentre sei ai fornelli... Non è possibile che in due mesi abbiamo collezionato una visita dai pompieri e una dai vicini..."
"Beh lì non è stata colpa mia... Il fumo che usciva dalla finestra era della candela"
"Sì, che hai lasciato accesa vicino alle tende!"
"Questi sono dettagli!"
"Sentite, io ho accettato di venire a vivere con voi perché dove abitavo l'affitto era davvero troppo alto, ma soprattutto perché Sunmi me l'ha chiesto. Tuttavia così non possiamo più andare avanti, dobbiamo trovare una soluzione"

I tre amici restarono seduti sul divano a gambe incrociate per circa una mezz'oretta, quando Changbin si diede da solo un pugno sul palmo della mano.

"Ci sono! Perché non ci ho pensato prima!"
"Perché sei scemo, ma questo è un altro discorso"
"Taci Jinnie, e fallo parlare prima che la scimmietta si scordi!"
"Hey, Changbin non è una scimmietta!"
"Oh, grazie fratello"
"Somiglia più a un porcellino"

Il moro roteò gli occhi, fingendo di non aver sentito il commento di Hyunjin, poi si diresse verso il suo zaino del lavoro ed estrasse uno strano volantino.

"E quello da dove arriva?"
"Tadaan! Un corso di cucina!"
"Un corso di... Cucina!?"
"Mi sembra un'ottima idea! Bravo Binnie, era ora ti rendessi utile anche tu"
"No fermi, io non voglio fare un corso di cucina... Ci saranno tutte signore di mezz'età che mi strapazzeranno le guance!! Lo sapete come fanno le vecchie quando mi vedono! Dannata madre natura che mi ha donato questo bel faccino"

Hyunjin alzò il pugno al cielo e si lasciò cadere sul divano.

"Bravo, ottima recitazione, ma tu ci andrai. Dove si svolge il tutto?"
"È a due isolati da qui! Lo dirige uno studente universitario di nome... Kim Seungmin"
"Ma tu come fai ad avere quel volantino?"
"È venuto lui oggi in negozio a portarli, mi ha chiesto di poterli tenere in vista alla cassa"
"Bene, è deciso! Hyunjin, tu frequenterai quel corso, per il tuo bene, ma soprattutto per il nostro! Su, telefona, c'è scritto il numero"

Il castano, affranto per la piega che la serata avesse preso, compose le cifre sul suo cellulare e si maledì mentalmente per aver deciso di preparare, di nuovo, del fottuto ramen istantaneo.

A FIREPROOF love 🔥~ SungjinWhere stories live. Discover now