24. Worries

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"Ok, basta, ora mi dici che ti prende. In uni non hai preso nemmeno la metà degli appunti che prendi di solito e adesso... È mezz'ora che stai sottolineando la stessa identica frase... Così bucherai la pagina"

Seungmin, che non era riuscito a concentrarsi durante tutta la lezione, se ne stava seduto composto alla caffetteria dell'edificio in compagnia del suo amico di corso Daewhi, il quale aveva tentato in ogni modo di distrarlo dai suoi pensieri, ma tutto ciò che aveva ottenuto era che la frase 'Cibo e vino sono la chiave per la felicità dell'animo' venisse evidenziata più e più volte dal un bel verde fluo.

"Scusami, oggi non sono in vena"

Disse, chiudendo il libro di gastronomia e lanciando l'evidenziatore sopra di esso.
Daewhi, lo imitò, passandogli la sua tessera del bar.

"Caffè e mi racconti?"

I due si sorrisero e dopo aver ordinato degli espressi, scelsero di uscire nel cortile del campus per parlare più in tranquillità e godersi la vista di una delle più belle università di tutta Seoul.

"Ti ha semplicemente detto che ti vuole parlare Min, magari ti vuole invitare a cena da lui"
Il castano ghignò ammiccante, ricevendo in cambio uno sguardo di ghiaccio.
"Dae, abbiamo già fatto sesso"
"Ah. E dillo prima! Quindi di che pensi voglia parlarti?"

Seungmin fece un respiro profondo e finalmente gli spiegò l'intera situazione, per filo e per segno.
Si fidava di Daewhi, si erano trovati bene fin dal primo momento. Entrambi avevano caratteri molto simili. Somigliavano al pane appena sfornato, croccante all'esterno, ma morbido e friabile all'interno.

"Ahia! Se hai fatto la prima mossa significa che questo Hyunjin ti piace molto"
"Taci per favore... Non so che mi sia preso. Lui era lì, con le guance rosse, le labbra socchiuse e mi guardava..."
"Sì, va bene, ho afferrato. Comunque meglio così, di qualunque cosa ti voglia parlare, cogli la balla al balzo e digli anche tu la tua"
"La fai facile tu"
"Perché ti spaventa così tanto saperlo?"

Il rosso sospirò e mi coprì gli occhi con le mani.

"Ecco... All'inizio non è che io sia stato tanto gentile con lui... Ho paura che ci abbia ripensato"

L'amico, prima lo osservò scettico, poi scoppiò in una risata.

"Minnie, se ti è rimasto accanto dopo qualche tua cattiveria allora è cotto sul serio, e io so con chi ho a che fare"

Seungmin gli scagliò contro una piccola nocciolina raccattata ai piedi dell'albero sotto cui erano seduti, colpendo Daewhi sulla spalla.

"Visto? Sei la malvagità fatta a persona Kim Seungmin"
"E tu sei scemo"
"E tu sei innamorato"
"E tu sei un verginello"
"Assolutamente. Sto aspettando la persona giusta, mica posso dare al primo che passa tutto questo ben di Dio"

I due ridacchiarono, ma vennero interrotti dalla suoneria del cellulare del più grande, che notando il nome che lampeggiava, si affrettò a rispondere.

"Chan? Non mi chiami mai quando sono in università"
"Certo, ne va della tua istruzione. Comunque prima che torni, passa da Hyunjin a ordinare un mazzo di fiori, domani è il compleanno di Hannah e viene a trovarci perciò... Festa a sorpresa in stile Bang"
"Fiori? Non sarebbe meglio una torta gigante?"
"A quella ci penserai tu infatti. I fiori sono immancabili, sai quanto lei ami le Peonie. Falle anche un bigliettino di auguri, ne compie diciassette. A dopo!"
"Chan aspetta... Niente, ha messo giù"

Seungmin aveva appena preso coraggio nel decidere di andare da Hyunjin, farlo seduta stante sarebbe stato davvero troppo.

"Daewhi-sshi mi serve un favore"

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"Che palle che stacchi prima! Minho ti odio"
"Ho un appuntamento importante stasera, che vuoi!?"
"La solita biondina Chanel con venti litri di profumo e due kili di trucco non mi sembra così tanto importante"
"Nah, stavolta ti sbagli"
"Cioè non ha i capelli biondi??"
"No, li ha-"
"Ecco"

Hyunjin e Minho vennero "disturbati" da una signora sulla trentina alla ricerca di una pianta grassa da regalare ad una sua amica.
Si offrì il più grande di aiutarla, mentre l'altro, rimase ad annoiarsi dietro il bancone.
Seungmin aveva risposto in modo negativo alla sua proposta di vedersi, dicendogli che avrebbe dovuto studiare col suo compagno di corso in vista di un esame e che perciò si sarebbe fatto vivo non appena avessero terminato la sessione di studi.

Una volta conclusa la vendita, Minho corse a cambiarsi e in men che non si dica scappò dal posto di lavoro, lasciando Hyunjin solo in negozio, anche se, solo, ci restò per poco.
Una manciata di minuti più tardi, entrò un ragazzo bassino, con un cappellino giallo e la divisa di chissà quale università.

"Ciao! Posso chiedere a te?"
"Dimmi pure!"
"Dovrei ordinarti un mazzo di fiori, Peonie, se non sbaglio"

Il moro trascrisse su un foglietto di carta tutti i dettagli dell'ordine.

"Nome del destinatario?"
"Hannah Bang"
"Perfetto, vuoi un bigliettino?"
"No, grazie, non sono io il mittente, ci penserà lui quando verrà a pagare"
"Oh, d'accordo, allora che nome lascio? Chi è il gentleman?"

Dopo un lieve sorriso, il castano gli rispose.

"Kim Seungmin"

A FIREPROOF love 🔥~ SungjinWhere stories live. Discover now