PRESENTARSI

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Non c'erano termini specifici per descrivere il suo stato d'animo, semplicemente era vuota

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Non c'erano termini specifici per descrivere il suo stato d'animo, semplicemente era vuota. Era stata toccata senza pietà alcuna, da una creatura a lei sconosciuta. Si ricordava quella pelle decadente, che sarebbe diventata il suo tormento più grande. Era rimasta in quel luogo per tanto tempo, così tanto da porsi sgretolare fra le mani. Le pareti in corteccia le facevano da riparo da ogni catastrofe naturale, dandole un minimo di conforto. La liscia pelle nuda, veniva riscaldata da una coperta in pelliccia. Il silenzio per fortuna non c'era. L'udito veniva accarezzato da gracili uccelli cinguettanti, ed dal piacevole brusio di foglie secche e vive che danzavano in bellissimo vortici. Non si ricorda bene come si chiamava il suo assalitore, per ricordarselo lo sillabava con la poca voce rimasta. Si sentiva ripudiata persino da se stessa, sentendo la pelle violata sciogliersi. Era tutto molto confusionario se ci pensava, come se fosse successo velocemente. In realtà fu uno dei momenti più lenti e crudi della sua vita. La cosa più agghiacciante, era sapere che lui non fosse umano. Era un qualcosa di superiore, che lei non poteva combattere in nessun modo.

Una scia di baci scese della mascella fino alla clavicola, inumidendo di saliva afrodisiaca la dolce pelle. Subito tremò spaventata, lui era arrivato e lei non poteva farci nulla.
-Giorno mia piccola umana- grugnì il demone ruggendo agli albori del mattino, appena sveglio. La mano cicatrizzata accarezzò il legno vicino alle loro coperte stropicciate, in poco la fiamma ossidrica di accese viva. Gli occhi gelidi si posarono sul corpo nudo della ragazza, che tremava impaurita come era normalità ormai. Il seno era schiacciato contro le coperte, mentre la schiena nuda veniva accarezzata dal caldo della fiamme. Il mostro le mise le mani sulla schiena piccola e fragile, iniziando a massaggiare i muscoli spogli e poco formosi. La rendevano sciupa a piccola, rispetto alla possente corporatura muscolosa.
-Dai, questa notte sono stato più delicato, non credi?- disse avvicinando le labbra all'orecchio composto da qualche piccolo buco, dove prima c'erano degli orecchini.

-Te la taglio la lingua datosi che non la usi- urlò il demone, facendola balzare dal terrore sussultando. Si girò verso l'uomo, ingoiando un grande groppo di ansia e rancori.
-Hai fatto meno male rispetto al solito- bisbigliò guardando in basso, dove si vedevano le coperte stropicciate. Si sorreggeva con il gomito sinistro, mentre l'altro braccio era disteso sul fianco. Il torso era leggermente piegato, mostrando i due bei seni tondeggianti.
-Stenditi- impose il corvino, quando la ragazza si mise a pancia all'aria sapeva che le brutte sensazioni si sarebbero ripresentate. Il demone si mise fra le pallide e gracili gambe, posizionandosi con il petto sullo stomaco della ragazza. Mise l'indice ed il medio sulla piatta pancia, simulando i passi di un omino.
-[Nome] ascoltami, dopo mi voglio solo svagare- lei annuì, sorreggendosi al di sopra con i gomiti. Vedeva il viso carbonizzato sotto una luce diversa, la vedeva con un altro tipo di serietà. Temeva davvero il peggio.

-In questi giorni ti procurerò vestiti, ti devo spiegare un paio di cose- in questi giorni la ragazza aveva saputo davvero poco di lui. Erano stati impegnati in altro, di certo non avevano tempo di conoscersi.
-Noi demoni possiamo avere il proprio umano, ma prima dobbiamo chiede consenso a quel rompi palle di Shigaraki- iniziò a spiegare, mentre con le dita accarezzava e passeggiava sulla pelle nuda. Lei annuiva ad ogni pausa, capendo i vari meccanismi di quel mondo parallelo. Poi arrivò alla parte cruciale.
-Shigaraki Tomura, prima di accettarti, ti deve ispezionare- continuò. [Nome] si sentì qualcosa di caldo e pulsante, alzarsi sulla gamba liscia. Di sicuro era un qualcosa che involveva la passione carnale, ne era certa.
-Dovremmo giocare tutti e tre- disse il corvino passando le mani per tutto il corpo della ragazza. Eccolo, adesso si sarebbe voluto sicuramente sfogare.

❝ 𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍 ❞ dabi , lemon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora