LAGO

2.7K 109 16
                                    

Le diede un bacio, di quelli che solo gli amanti si possono dare

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Le diede un bacio, di quelli che solo gli amanti si possono dare. Quelli in cui ci si contorce, come un complicato nodo con la lana. E poi quella passione, che solo loro due potevano avere. Si baciarono ancora una volta, cibandosi del bisogno dell'altro. In quel momento, lo due erano la stessa cosa. Nessuna differenza li divideva, c'era solo una grande passione. La ragione ed il sentimento erano diventate la stessa cosa, fondendosi in un'unica unione. Ma quella volta, era diversa dalle altre. Lei era consenziente, la rendeva una prima volta come per magia. Un brusio dovuto dal vento, fece venire i brividi sulla pelle briscolata dal tempo. In quel momento sembrava davvero un umano, che magicamente diventava l'amante perfetto. I pensieri si facevano più reali. Si sentiva in modo diverso assieme a lei, dalla prima volta che aveva visto quegli occhi persi vederlo dubbiosa. Era qualcosa di naturale, ne era sicuro.

Mentre con una mano la spingeva per la schiena vicino a se, con l'altra gesticolava di andar via ai suoi amici animali che li accompagnavano dall'inizio. [Nome] poggiò le mani ai lati del viso demoniaco, facendolo ritornare con l'attenzione al bellissimo corpo.
-Questa notte ti dimostrerò che mi puoi amare- disse il demone, affogando le ultime sulle e fra un bacio e l'altro. Le dita femminili accarezzarono i capelli, stringendoli con forza.
-Provaci, prima che lo faccia io- disse la [colore capelli] abbassandosi verso il collo perfettamente formato della creatura. Era appena iniziata una sfida sulla lussuria, molto pericolosa. I denti umani, poco aguzzini rispetto a quelli delle bestie che la circondavano, morsero delicatamente la pelle buona e bruciata. La lingua danzava facendolo diventare duro.

-È un gioco pericoloso il tuo, lo sai?- chiese il demone ghignante. Lei fece finta di non sentirlo, sorridendo provocante. Era caduta nel tranello dell'amore, che stava attaccando anche quel mostro. Iniziò a muovere con lentezza il bacino, sfregando il tessuto degli slip con il pantalone di fabbrica, rubato dal demone. Ogni movimento, che riusciva a toccare la parte più debole, lo faceva ringhiare di piacere. Stava candendo piano piano, sotto il pugno della mortale. Mentre lei aveva vista sui boschi lunghi e larghi, lui vedeva il grande lago. La lucentezza che lo abbagliava, lo fece ritornare per un attimo in se. Alzò lo sguardo verso di lei, che cercava di lavorare indisturbata.
-Il lago, è caldo- disse ghignando. Lei apprese subito la proposta. Si alzò oscillando i fianchi sfidandolo, mentre con lentezza immane si spogliava davanti agli occhi oceanici. Il demone, si godette lo spettacolo del tessuto nero, cadere giù dalle spalle, seguito dalle mutandine. Constatò in poco, che non indossasse alcun capo, per la parte superiore.

Si immerse nell'acqua stranamente calda, bagnando i capelli, che in poco diventarono lisci e lucenti d'acqua. Inutile dire che quel piccolo spettacolo, aveva reso la creatura demoniaca eretto come mai gli era capitato prima di allora. La vide sedersi sulla sabbia di acqua dolce, aspettandolo impaziente.
-Mia piccola umana, non ti pentirai, fidati- ringhiò eccitato, prima di carbonizzarsi i panni, non standoci più nella pelle. Si avvicinò con passo preloquente, dalla grande falciata, per poi immergersi dietro di lei, nell'acqua limpida. Le sollevò il capello dal collo nudo, che le solleticavano la pelle, dandole molto fastidio. Umidi baci, tendenti al calore, la fecero pervadere dai brividi. La prese con i fianchi, continuando a marcarla, volta dopo volta.
-Dabi, vai al sodo dannazione- pianse di piacere la ragazza, scuotendosi per l'ennesimo brivido. Il demone, sorrise sulla pelle femminile, portando una mano alla propria erezione. Iniziò a stuzzicarla, per renderla pronta all'inizio del gioco. Concluse con una spinta cauta, di cui si susseguirono altre. Il piacere immenso di essere amati, la faceva brillare. Magari in quel momento, non era amore a comandare tutto, ma bensì l'eccitazione del momento. Eppure, mentre gli affondi si facevano profondi e lei si piagava dal piacere, le piaceva pensare che fosse amore. Nel suo cuore, sbocciavano mille fiori diversi, che la faceva sentire finalmente viva. E nonostante lui volesse rinnegarlo, gli piaceva sentire che lei provasse questo per lui.

Lo faceva risentire umano, un'altra volta.

❝ 𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍 ❞ dabi , lemon Where stories live. Discover now