MESSAGGERI

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Si sedette si fresco traccio di erba, che inumidiva i pantaloni della tuta, che non erano neanche di suo possesso

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Si sedette si fresco traccio di erba, che inumidiva i pantaloni della tuta, che non erano neanche di suo possesso. La chioma verde della terra, era intinta dalla riguarda, che dava un profumo molto bello. La primavera, stava arrivando, dando fiori che sbocciavano, dando vita anche agli amori. Guardava danti a se, dove il lago faceva la specchio ai boschi, che riflettevano al contrario il fitto bosco. Dalla limpida acqua, era la casa di tantissime creature, di cui lei si prendeva cura in quel periodo. I draghetti acquatici, danzavano sbucando fuori dallo specchio limpido. Le ranocchie saltavano ai bordi, gracchiando bizzarramente. Erano animali dai colori sgargianti, che sembravano magnifiche creature dei cartoni animati. Erano protagonisti di uno scenario, che faceva scusa ai migliori quadri di tutto il mondo. Non poteva credere, che quel paradiso terrestre, potesse essere la proprietà di una bestia come Dabi.

Dal canto del corvino, adorava il fatto che tenesse qualcosa di tanto splendido per se. Ovviamente non si intende solo nel bosco, ma in [Nome] che ormai si stava abituando alla sua nuova vita. La mattina si svegliava, senza neanche fare colazione, doveva soddisfare le voglie mattutine del demone. Successivamente, poteva sfamarsi di quello che il demone la portava da caccia. Non era affatto una vita monotona, al contrario, ogni giorno si intratteneva con nuove stramberie. Quel giorno, stava aspettando che il demone corvino, ritornasse da caccia. Lo faceva principalmente per sfogarsi, datosi che i giorni del calore si stavano avvicinando senza blocchi. Era il ciclo dei demoni, stare in un perenne calore che avrebbe portato a sessioni continue, lei ne era consapevole. Si godeva quindi quei giorni pre calore, in cui lui si sfuriava facendo attività da demone. Come bruciare teenager e mangiare salamandre vive.

-Sono tornato- ringhiò il demone, mentre fra le mani bruciate dall'odio e potere, manteneva dei pesci d'acqua dolce, che tentavano lo fuga dimenandosi. Sembravano davvero lei, che cercava sempre un metodo per scappare da quel mostro, che si tramutava in una creatura sensuale. La vide e subito si dipinse un ghigno malefico sul volto. Era arrivato il calore.
-Si [Nome] è arrivato- diede conferma il demone, guardandolo con un ghigno.
-Ehi Dabi!- sentirono una voce squillante, dai fari bambineschi. I due si voltarono verso lo provenienza dell'interlocutore. Era una ragazza dai capelli biondi e gli occhi oro, che li guardava malignamente. Il corvino lo squadrò disgustato, già lo conosceva, era sicuro.
-Che vuoi Toga?- chiese in un ringhio, guardando la creatura scendere da un albero.

-Overhaul è vivo- urlò eccitata, saltellando da una parte all'altra con allegria. Fece rimanere perplessa la [colore capelli] che la guardava con molto dubbio, chiedendosi chi fosse.
-Cosa cazzo dici? Shigaraki lo aveva ucciso- disse in un bisbiglio impietrito il demone, che ripiegò la schiena in avanti perplesso.
-No, li ho visti parlare vicino al trono prima di venire- disse la ragazza con entusiasmo, raggomitolandosi nel golfino color crema.
-A proposito, sono venuta qui per un invito- disse la ragazza frugando nelle tasche del capo color tabacco. Nel mentre, guardava in direzione della ragazza, che si rifugiava dietro il suo demone, che la proteggeva come dovere.
-La festa si primavera, nel purgatorio, ciao!- disse sventolando la mano, prima di volatilizzarsi in una poltiglia di cera e argilla.

❝ 𝐃𝐄𝐌𝐎𝐍 ❞ dabi , lemon Where stories live. Discover now